Maltempo in GermaniaAnche gli animali soffrono per le inondazioni
tafi
21.7.2021
Le inondazioni in Germania provocano sofferenza anche agli animali. Le associazioni animaliste, i rifugi e i proprietari di animali hanno bisogno di cibo, stalle asciutte e comfort. La solidarietà è grande.
tafi
21.07.2021, 10:24
tafi
Le inondazioni dopo le forti piogge della scorsa settimana non stanno causando solo problemi alle persone. Nei Paesi Bassi, una mucca è stata trasportata per più di 100 chilometri dal fiume Maas. Inizialmente data per sopravvissuta, successivamente i proprietari hanno fatto sapere che l'animale è purtroppo stato ritrovato morto.
Aggiornamento: Elly è stata purtroppo trovata morta e potrebbe essere recuperata oggi. I nostri cari amici sentono la mancanza della loro mucca...
Post di Hofzeit
Solo in Germania, migliaia di animali (sia domestici che di fattoria) sono annegati e altrettanti sono tuttora dispersi. Non c'è ovviamente una stima per quelli selvatici. Ci sono rifugi che sono dovuti essere completamente evacuati, i pompieri di Treviri hanno salvato più di 60 animali domestici in un'azione notturna, mentre non si hanno notizie di altre centinaia di animali.
Certo, si potrebbe dire che bisognerebbe concentrare gli sforzi per le persone e per la ricostruzione, ma gli animali non sono colpevoli delle condizioni meteo estreme, e ancora meno sono in grado di aiutare se stessi.
Per non parlare del fatto che preoccuparsi per il destino dei propri animali provoca ulteriore stress emotivo nelle persone colpite. Il primo ministro della Renania-Palatinato, Malu Dreyer, ha fatto sapere di «capire pienamente» le persone che temono per i propri animali domestici lasciati indietro, «perché si tratta di una creatura che si ama e che fa parte della propria vita».
Eppure c'è molto di più in gioco: gli amanti degli animali e i vari rifugi stanno affrontando sfide imprevedibili nelle zone inondate della Germania, avverte l'Associazione tedesca per la protezione degli animali, che è costernata dalla portata di quanto avvenuto.
«I nostri pensieri vanno a tutte le persone e gli animali che hanno perso la vita nelle inondazioni, hanno perso i propri cari o sono stati colpiti dalle conseguenze del disastro. È una tragedia orribile», dice il presidente Thomas Schröder. Il servizio di soccorso animali di Essen, per esempio, è dovuto intervenire nel cuore della notte per salvare nove pony da un paddock che stava visibilmente affondando nell'acqua. Due degli animali erano sul punto di annegare.
«I rapporti e le immagini che riceviamo dalle zone inondate sono scioccanti. Stalle divelte, cavalli annegati: Il bisogno è grande», dice Hans-Joachim Erbel, presidente della Federazione equestre tedesca, che sottolinea: «Vogliamo aiutare».
E tutto ciò dà speranza: «Siamo molto commossi dalla solidarietà e dalla volontà di aiutare dimostrata dagli amanti degli animali», dice il presidente di Animal Welfare Schröder. Vi sono anche diverse iniziative private, soprattutto su Facebook, che riscuotono grande successo.
In gruppi come «Help for flood-affected animal owners» e «Flood victims - animals - who can help, who needs help?» gli amanti degli animali stanno offrendo aiuto e sostegno: da posti di toelettatura a donazioni di cibo per cani e gatti, o anche a strumenti o consegne di fieno e insilato per cavalli, bovini e pecore.
Gli animali selvatici sono particolarmente a rischio
Quando si tratta di animali selvatici, l'Animal Welfare Association si affida soprattutto alla considerazione e al buon senso. Non è possibile dire esattamente quanti animali selvatici sono morti a causa delle inondazioni.
Ma poiché attualmente ci sono «molti giovani animali che non possono mettersi in salvo, o non possono farlo abbastanza rapidamente», gli effetti delle inondazioni sono certamente gravi.
Oltre ai piccoli animali come conigli, lepri e uccelli, vengono colpite anche specie più grandi. Per gli animali selvatici, è ormai vitale che siano lasciati in pace. «Se possibile, gli escursionisti e i proprietari di cani dovrebbero stare lontani dall'acqua e dalle rive, perché i nascondigli degli animali selvatici sono diventati più piccoli o non esistono più», chiedono gli animalisti.
Se gli animali vengono spaventati, può «provocare il panico in cervi o altri animali selvatici, che poi potrebbero fuggire in acqua e, a seconda della corrente e dell'ambiente, alla fine annegare, anche se in realtà potrebbero nuotare bene».