Guerra in Ucraina Proseguono i negoziati, ma anche le bombe: «Oltre 3'000 morti a Mariupol»

ATS / sam

21.3.2022

Nel ventiseiesimo giorno di guerra in Ucraina, si è registrata l'ennesima notte di bombardamenti russi. Le bombe sono cadute in particolare su Kiev e nella regione nordorientale di Sumy. Intanto Kiev e Mosca hanno negoziato per un'ora e mezza. Le discussioni vanno avanti nei gruppi di lavoro. Le novità più importanti nel live-ticker.

ATS / sam

21.3.2022

L'essenziale in breve

  • Ennesima notte di bombardamenti russi sull'Ucraina. Le bombe sono cadute in particolare su Kiev e nella regione nordorientale di Sumy, mentre le sirene d'allarme antiaeree hanno risuonato in diverse zone.
  • Kiev e Mosca hanno negoziato per un'ora e mezza. Le discussioni vanno avanti nei gruppi di lavoro. Continua a muoversi la diplomazia internazionale. Berna sarebbe pronta a ospitare negoziati tra Russia e Ucraina, o comunque a fare da mediatore.
  • «Sarebbe importante che Kiev si rendesse più disponibile». Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla Tass, riferendosi alla possibilità di un incontro tra Putin e Zelensky.
  • Otto corridoi umanitari sono stati concordati per la giornata di oggi in Ucraina, ma nessuno dalla città assediata di Mariupol. Il bilancio delle vittime nella città avrebbe raggiunto quota 3'000 persone.
  • Gli Stati Uniti stanno inviando sistemi di difesa aerea dell'era sovietica all'Ucraina. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti.
  • Sono 11.021 i rifugiati registrati finora in Svizzera giunti dall'Ucraina a causa della guerra. In totale, per l'ONU, sono oltre 3,5 milioni le persone fuggite.
  • Bruxelles sta accelerando i piani per migliorare la risposta sanitaria dell'Ue in caso di incidente nucleare in seguito all'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca. A rivelarlo è il Financial Times.
  • Verso nuove sanzioni USA ai piani più alti dell'economia Russia.
  • Liveticker
    Nuovi contributi
  • Liveticker finito
  • 22h30

    Il nostro live-ticker sulla ventiseiesima giornata di guerra in Ucraina è terminato

    Grazie per averci seguito. Riprendiamo martedì mattina.

  • 22h26

    Zelensky a residenti città occupate: «resistete a invasori»

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha lanciato un appello agli abitanti delle città del sud del Paese occupate dai russi perché resistano all'invasore.

    «Grandi persone della grande Ucraina, in questo video voglio rivolgermi ai coraggiosi abitanti di queste città», esordisce Zelensky nel suo messaggio, pubblicato dall'agenzia Unian, citando in particolare le città di Berdyansk, Kakhovka, Energodar, Melitopol e Kherson.

    In quest'ultima città oggi militari russi hanno sparato in aria per disperdere una manifestazione ostile degli abitanti. Qui, afferma il presidente, «abbiamo visto schiavi sparare su persone libere».

    Zelensky aggiunge poi di volere rivolgersi a tutti gli ucraini, quelli residenti nel Paese e quelli all'estero: «Tutti – afferma – devono lottare per la libertà e non aspettare».

  • 22h25

    USA: continueremo a imporre costi a Mosca

    L'amministrazione Biden «continuerà ad imporre costi pesanti per fermare la macchina da guerra russa e sostenere il popolo ucraino, prendendo nello stesso tempo azioni concrete per mitigare l'aumento dei prezzi per i consumatori americani causate dalla azioni di Putin».

    È il messaggio che alti dirigenti del governo hanno lanciato nell'incontro con 16 Ceo di grandi azione americane, tra cui ExxonMobil, JPMorgan, Bank of America. Lo riferisce la Casa Bianca.

    Nella riunione si è discussa anche la necessità di affrontare le interruzioni dei mercati globali e delle catene di approvvigionamento, specialmente per i prodotti energetici e agricoli, e di identificare fonti alternative di fornitura per le merci cruciali.

    All'incontro, al quale ha partecipato in parte anche Joe Biden, c'erano la segretaria al tesoro Janet Yellen, la segretaria al commercio Gina Raimondo, il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan, l'alto consigliere Cedric Richmond, e il consigliere economico Brian Deese

  • 22h24

    8.000 persone evacuate oggi da zone guerra

    «Più di 8.000 persone sono state evacuate oggi dalle zone di battaglia». Lo ha detto nel briefing quotidiano per i giornalisti la vice premier ucraina Iryna Vereshchuk, citata su Telegram dall'agenzia Nexta.

    «Degli 8 corridoi umanitari attivati – ha spiegato – 7 sono risultati operativi: in un caso, le truppe russe hanno sparato su un convoglio di autobus e l'evacuazione ha dovuto essere interrotta».

  • 22h06

    La Russia blocca il sito di Euronews

    Il sito web del canale televisivo Euronews è stato bloccato in Russia. Ne dà notizia il regolatore russo dei media Roskomnadzor citato da Interfax.

    Secondo il servizio universale RKN per il controllo del blocco di pagine e siti, l'accesso al sito web euronews.com e alla sua versione russa ru.euronews.com è stato limitato su richiesta della Procura generale che accusa i siti di diffondere notizie false sulla situazione in Ucraina.

    Il 4 marzo, l'RKN aveva riferito che una serie di risorse informative appartenenti a media stranieri erano state bloccate nella Federazione Russa con la stessa motivazione. Si tratta dei siti web di Voice of America, Bbc, DW, Meduza, Radio Free Europe/Radio Liberty.

  • 21h56

    14 sindaci e deputati locali prigionieri

    La vice premier ucraina Iryna Vereshchuk ha affermato che attualmente 14 politici locali ucraini sono stati catturati dalle truppe russe. Lo scrive Ukrinform citando Radio NV.

    «14 funzionari, sindaci, vicesindaci, deputati dei consigli locali sono tenuti in ostaggio dagli occupanti. Si tratta di atti di terrorismo», ha affermato Vereshchuk, aggiungendo che le informazioni sui prigionieri ucraini non sono disponibili.

    Il ministro ha assicurato che le autorità ucraine stanno cercando di stabilire dove si trovino tutti i prigionieri. Le comunicazioni con i russi sono attualmente in corso attraverso il Comitato Internazionale della Croce Rossa.

  • 21h55

    Due bambini feriti mentre fuggono da Mariupol

    Due bambini sono rimasti gravemente feriti oggi in Ucraina a causa di un bombardamento dopo che con le loro famiglie avevano lasciato la città di Mariupol in direzione di Zaporizhzhia. Lo riferisce un rappresentante governativo locale, Oleksander Starukh, citato dalla Cnn.

    Starukh, in una dichiarazione sul suo canale Telegraph, ha segnalato pesanti bombardamenti lungo la linea di contatto tra le forze ucraine e russe. Un bambino è stato ferito nel distretto di Polohivsky, un altro nel villaggio di Kamianske.

  • 21h25

    Quasi 10 mila soldati russi uccisi

    La Komsomolskaya Pravda, un «tabloid pro-Cremlino», ha riferito che secondo il ministero della Difesa di Mosca sarebbero «9'861 i soldati russi morti» dall'inizio della guerra in Ucraina e «16'153 quelli rimasti feriti». Lo scrive il Moscow Times.

    L'informazione era stata inclusa in un articolo pubblicato sul sito web della Komsomolskaya Pravda domenica sera, ancora accessibile online ma che al momento risulta modificato, senza più il riferimento alle presunte cifre delle vittime.

    L'articolo sulla Komsomolskaya Pravda è stato scoperto, tra gli altri, da Yaroslav Trofimov, corrispondente-capo per gli esteri del Wall Street Journal e nel frattempo ripubblicato su Twitter da molti utenti.

    «L'ultima cifra ufficiale russa, il 2 marzo, era di 498, affascinante che qualcuno abbia fatto trapelare» cifre ben superiori, ha osservato Trofimov su Twitter.

  • 21h18

    Pentagono, non osservato flusso foreign fighter nel Paese

    «Non abbiamo visto un flusso di foreign fighters andare in Ucraina». Lo afferma il portavoce del Pentagono, John Kirby, mettendo comunque in guardia che gli Stati Uniti non hanno il quadro esatto e una visibilità assoluta.

  • 21h17

    Ministro serbo attacca collega lituano su sanzioni

    Il ministro dell'interno serbo Aleksandar Vulin ha reagito con durezza alle dichiarazioni del capo della diplomazia lituana Gabrielius Landsbergis che ha evocato sanzioni Ue alla Serbia per la sua posizione nei confronti della Russia e il suo rifiuto di aderire alle sanzioni contro Mosca per l'intervento armato in Ucraina.

    «La Serbia sceglie da sola i suoi amici. Minacciare la Serbia con sanzioni è stupido quanto ipocrita. Stupido poiché il ministro lituano dimentica che i serbi non attaccano gli amici e non amano i ricatti, ipocrita poiché neanche l'Unione europea ha imposto sanzioni sul gas e il petrolio russi», ha detto Vulin, politico noto per le sue posizioni filorusse e nazionalpatriottiche.

  • 21h16

    Pentagono: «aiutiamo a raccogliere prove su crimini guerra Russia»

    Gli Stati Uniti stanno aiutando a raccogliere le prove sui crimini di guerra della Russia. Lo afferma il portavoce del Pentagono, John Kirby.

  • 20h55

    Zelensky: «accordo con garanzia sicurezza di singoli Paesi Nato»

    Se la Nato non vuole concedere l'adesione all'Ucraina, allora singoli Paesi che fanno parte dell'Alleanza devono garantire la sua sicurezza. Lo ha spiegato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un'intervista con emittenti ucraine, britanniche e ceche, citate da Ukrinform, facendo riferimento ai negoziati con la Russia.

    «La Nato non concede l'adesione all'Ucraina poiché i membri dell'Alleanza hanno paura della Russia – ha osservato -. Va bene, allora dateci altre garanzie di sicurezza. Ci sono membri della Nato che vogliono essere garanti della nostra sicurezza, che, purtroppo, non possono darci l'adesione alla Nato al 100%, ma sono pronti a fare le cose che l'Alleanza dovrebbe fare se fossimo membri dell'Alleanza. E penso che sia un normale compromesso», ha aggiunto.

  • 20h49

    Bozza umanitaria, in settimana atteso voto Assemblea Onu

    L'Assemblea Generale dell'Onu dovrebbe votare verso la fine della settimana la bozza di risoluzione elaborata da Francia e Messico sulla situazione umanitaria in Ucraina. Lo riferiscono fonti diplomatiche.

    Il testo chiede un immediato cessate il fuoco, la protezione dei civili, degli operatori sanitari e dei giornalisti, oltre ad incoraggiare fortemente il ritorno al dialogo e il proseguimento dei negoziati tra le parti per un'immediata risoluzione pacifica del conflitto.

    L'Assemblea dovrebbe riprendere in questi giorni la sessione speciale di emergenza (che il 2 marzo ha visto il voto della risoluzione contro l'invasione russa) e la bozza franco-messicana è stata condivisa con tutti gli stati membri dell'Onu per aprire alle co-sponsorizzazioni.

  • 20h44

    Russia non ha ancora superiorità dello spazio aereo

    «Gli ucraini stanno difendendo Mariupol e il bombardamento» della città «si è intensificato negli ultimi giorni» ed è chiaro che i russi «vogliono Mariupol». Lo afferma il portavoce del Pentagono John Kirby, sottolineando che la Russia non ha ancora la superiorità dello spazio aereo.

    «Restiamo impegnati a consentire all'Ucraina di difendersi»: «siamo al giorno 26 e non hanno ancora preso Kiev, Charkiv o Mariupol. Il punto è che gli ucraini stanno difendendo in modo efficace il loro territorio», aggiunge Kirby.

  • 20h42

    «Biden offrirà aiuto a presidente Polonia»

    Joe Biden chiederà al presidente polacco, durante la sua visita a Varsavia, che cosa possono fare gli Usa per sostenere i suoi sforzi umanitari: lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki.

    Intanto, Mosca sta intensificando gli attacchi sulle città ucraine: «siamo al giorno 26 e la Russia non ha chiaramente centrato quasi nessuno i suoi obiettivi». Lo afferma il portavoce del Pentagono, John Kirby.

  • 20h41

    Borrell: «spendere di più e meglio nella difesa»

    «Oggi la spesa militare in Europa, di tutti gli Stati membri, è di circa 200 miliardi di euro. C'è stato un rapido calo fino al 2014», quando la spesa militare «ha iniziato ad aumentare nuovamente» arrivando all'1,5% del Pnl». Lo afferma l'Alto rappresentante Ue, Josep Borrell, in conferenza stampa al termine del Consiglio Esteri.

    «È chiaro che se vogliamo incoraggiare l'innovazione nell'ambito della difesa ed essere in grado di affrontare situazioni come quella in Ucraina, non basterà una spesa militare all'1,5% del Pnl», ha spiegato Borrell, sottolineando la necessità di «spendere di più e meglio», evitando che ci siano «doppioni e lacune».

    La spesa militare degli Stati Ue, ha puntualizzato Borrell, «è pari al quadruplo di quella militare russa», ma senza avere la stessa efficienza.

  • 20h40

    Zelensky: «referendum su garanzie sicurezza e territori occupati»

    «I compromessi nei negoziati Ucraina-Russia saranno decisi con un referendum in Ucraina. In particolare, possono essere poste ai voti le garanzie di sicurezza e lo status dei territori temporaneamente occupati delle regioni di Donetsk e Luhansk e della Repubblica autonoma di Crimea».

    Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky in un'intervista con emittenti ucraine, britanniche e ceche, nella quasi annuncia la volontà di sottoporre a referendum un eventuale accordo con la Russia. Lo riferisce Ukrinform.

  • 20h39

    Scambi di azioni chiusi anche domani a Borsa Mosca

    La Borsa di Mosca resterà chiusa anche domani per quanto riguarda le negoziazioni di azioni: lo comunica la Banca di Russia, precisando che invece, come oggi, continueranno gli scambi di titoli di Stato denominati in rubli.

  • 20h35

    Kiev, nessun compromesso sull'integrità territoriale

    Kiev non accetterà nessun compromesso sull'integrità territoriale e sulla sovranità dell'Ucraina. Lo dice il negoziatore ucraino Mykhaylo Podolyak alla Bbc.

    La resistenza ucraina all'invasione, afferma Podolyak, ha costretto la Russia «a valutare in modo più adeguato la realtà» della situazione, il che ha contribuito a incoraggiare «una sorta di dialogo».

    Ma qualsiasi decisione su un eventuale accordo di pace sarà presa dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky e dal leader russo Vladimir Putin, aggiunge.

  • 20h33

    Summit Nato per coordinare risposta a escalation russa

    L'obiettivo del vertice Nato cui Joe Biden parteciperà la prossima settimana è continuare a coordinare la risposta all'escalation delle azioni russe: lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki.

    Il ministro della Difesa americano, Lloyd Austin, sarà al vertice della Nato assieme al presidente Joe Biden e lo accompagnerà in Polonia. Lo afferma il portavoce del Pentagono John Kirby.

  • 20h25

    65 morti nella capitale da inizio guerra

    Dall'inizio dell'invasione russa, a Kiev sono morte in totale 65 persone, quattro delle quali erano bambini. Lo ha dichiarato il sindaco di Kiev Vitaly Klitschko citato da Ukrinform.

    «Oggi nella nostra città, quasi 300 persone sono state colpite dai bombardamenti delle truppe russe, inclusi 16 bambini. Molte persone sono negli ospedali», ha spiegato Klitschko precisando che il bilancio totale dei morti nella capitale ucraina è di « 65 civili uccisi, inclusi quattro bambini».

  • 20h24

    Casa Bianca: focus Biden-alleati su brutali tattiche russe

    Joe Biden e i leader di Germania, Francia, Gran Bretagna e Italia hanno discusso oggi nel loro video collegamento delle «brutali tattiche» russe in Ucraina, compresi gli attacchi ai civili: lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki.

    Joe Biden e i leader di Germania, Francia, Gran Bretagna e Italia hanno anche discusso del sostegno militare e umanitario all'Ucraina, ha aggiunto Psaki.

  • 20h19

    USA: «faremo avere all'Ucraina sistemi difesa era sovietica»

    «Stiamo lavorando per far avere all'Ucraina esattamente i sistemi antimissili di cui ha bisogno, inclusi quelli di fabbricazione sovietica e gli S-300». Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato americano Ned Price in un briefing con la stampa.

    Price ha poi aggiunto che «la Cina è il Paese con la maggiore influenza sulla Russia quindi potrebbe fare di più per mettere fine alla guerra. Finora non abbiamo visto niente di tutto ciò, abbiamo solo sentito dichiarazioni».

    «Se la Russia farà un cyber attacco contro di noi, gli Usa risponderanno», ha dichiarato dal canto suo Anne Neuberger, consigliera per la cyber sicurezza statunitense.

    Neuberger ha poi aggiunto che comunque gli Stati Uniti vedono alcune attività preparatorie di un cyber attacco e hanno informazioni di cyber infiltrazioni.

  • 20h14

    Una task force esamina possibili crimini di guerra

    Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) sta approfondendo con una task force possibili crimini di guerra ed evasioni delle sanzioni decise in relazione al conflitto in Ucraina.

    Leggi qui l'articolo completo.

  • 20h08

    Nessuna certezza cyber attacco russo contro Stati Uniti

    Non c'è certezza che ci sarà un cyber attacco alle infrastrutture critiche americane: lo ha detto Anne Neuberger, consigliera per la cyber sicurezza statunitense, rispondendo ad una domanda dopo il monito di Joe Biden al settore privato di rafforzare subito le cyber difese.

    Neuberger ha aggiunto che gli Usa non hanno ancora attribuito l'attacco del 24 febbraio.

  • 20h05

    Stati Uniti: «saltato il piano di Putin, truppe in stallo»

    «Il presidente russo Vladimir Putin aveva un suo piano, pensava di conquistare Kiev in poche ore se non giorni. Ma è stato fermato dalla resistenza degli ucraini e le sue forze sono in stallo». Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato americano, Ned Price, durante il briefing con la stampa.

    «Questa è una guerra più grande della Russia e dell'Ucraina, ci sono in gioco principi universali che Putin ha cercato di violare, tra questi la sovranità di un Paese di determinare la sua politica estera e le sue alleanze», ha sottolineato.

    Intanto, l'ambasciatore americano in Russia John Sullivan «ha chiesto a Mosca di seguire la legge e le convenzioni internazionali e poter avere subito accesso consolare a tutti gli americani detenuti in Russia».

    «Quello che Mosca abbia detto al nostro ambasciatore bisogna chiederlo al Cremlino», ha detto Price definendo «incredibile» sentir parlare di «commenti inaccettabili da parte di un Paese che sta perpetrando violenze atroci sui civili».

    Dal canto suo l'Alto rappresentante della politica estera Ue, Josep Borrell, in conferenza stampa al Consiglio Esteri a Bruxelles, ha dichiarato: «sono convinto che Putin stia usando i profughi come un'arma mandandone il più possibile. Non ha distrutto le infrastrutture ma ha distrutto le città per terrorizzare i civili e farli scappare. Siamo pronti ad aiutarli tutti».

    «Tutti gli Stati membri sono uniti nel sostenere l'Ucraina. Sono lieto di annunciare che è stato raggiunto l'accordo politico per altri 500 milioni di euro nell'ambito dell'European Peace Facility» per l'acquisto di armi, ha aggiunto Borrell, precisando che «quello che sta accadendo in Ucraina non può rimanere senza risposta».

  • 19h43

    «Kirill intervieni con Putin»

    Il Patriarca russo ortodosso Kirill intervenga con Vladimir Putin affinché «intraprenda immediati passi» per fermare la guerra e «cercare una soluzione pacifica». La richiesta è contenuta in una lettera, firmata da un gruppo di leader di varie confessioni religiose, affissa questa sera al muro esterno della Cattedrale russo- ortodossa della Santa Trinità a Gerusalemme.

    «Siamo addolorati nel vedere questa lotta che mette principalmente i cristiani ortodossi l'uno contro l'altro. L'attuale conflitto – è scritto – ha già registrato una significativa perdita di vite di combattenti di entrambi le parti e di civili». 

    All'iniziativa, secondo i media, hanno dato il loro assenso il Patriarca Latino di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa, il Reverendo Karin Ekblom dell'Istituto teologico svedese, lo sceicco islamico Hassan Abu Galion, il rabbino Rasson Arousi della Commissione per il dialogo con la Santa Sede del Rabbinato Centrale, il direttore dell'"American Jewish Committee» il rabbino David Rosen ed altri leader drusi, cristiani e musulmani.

  • 19h42

    Zelensky: «accordo con Mosca sarà sottoposto a referendum»

    Un eventuale accordo con la Russia dovrebbe essere sottoposto ad un referendum in Ucraina. Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky, secondo quanto riferisce la Tass.

  • 19h38

    Biden: «rischio cyber-attacchi di Mosca negli Stati Uniti»

    Il presidente americano Joe Biden torna a mettere in guardia sul rischio di cyber-attacchi russi contro gli Stati Uniti. «Avevo avvertito che la Russia potrebbe condurre attacchi informatici contro gli Stati Uniti. Oggi ribadisco quell'allarme basandomi su informazioni di intelligence: il governo russo sta esplorando la possibilità di sferrare cyber-attacchi», ha scritto Biden in un tweet.

    «Si tratta», ha sottolineato il presidente americano, «del tipico copione di Mosca».

  • 19h24

    Aiea: serve accordo Mosca-Kiev su centrali nucleari

    «È necessario che Russia e Ucraina firmino un accordo di regole di condotta sul comportamento bellico nei pressi di impianti di energia nucleare per evitare una potenziale catastrofe per il continente intero». Così il Direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), Rafel Grossi, durante una sua audizione alla commissione Industria del Parlamento europeo.

    «Al momento già due centrali nucleari ucraine sono sotto controllo russo, si tratta della centrale di Chernobyl e di quella di Zaporizhzhia», ha spiegato Grossi, che ha sottolineato come «in entrambi i casi durante i combattimenti si sono verificati danni gravissimi che sono stati risolti grazie all'intervento delle squadre di emergenza».

    Grossi ha spiegato che l'Aiea è pronta a mediare tra le parti per ottenere l'intesa sulla condotta al più presto, che includa regole come la garanzia dell'integrità delle strutture, dei sistemi di emergenza, dello staff e dell'approvvigionamento di componenti necessari al funzionamento, regole che, «se violate comportano un rischio enorme per l'intero continente».

    Il direttore ha infine richiesto che entrambi le parti si accordino per «permettere all'Aiea di istituire al più presto una missione di monitoraggio in ogni centrale» per avere più informazioni riguardo all'entità dei danni.

  • 19h23

    Un'ora la telefonata di Biden con gli alleati Ue

    È durata un'ora la telefonata del presidente americano Joe Biden con i leader europei, tra i quali il premier italiano Mario Draghi. Il colloquio è durato un'ora, dalle 11.14 alle 12.12, secondo quanto riferito dalla Casa Bianca.

    Nel corso della chiamata Biden ha parlato con il presidente francese, Macron, il cancelliere tedesco Scholz, il premier britannico Johnson, il presidente del consiglio italiano Draghi in preparazione del vertice NATO di giovedì prossimo e della partecipazione del presidente statunitense al prossimo Consiglio europeo.

    I leader hanno riaffermato l'importanza della unità di intenti e di azione dimostrata di fronte alla guerra in Ucraina e alle sue ripercussioni. Di fronte alla grave emergenza umanitaria i leader si sono impegnati a coordinare gli sforzi per aiutare la popolazione ucraina in fuga dal conflitto o bloccata in patria.

  • 19h15

    CICR via da Mariupol

    I collaboratori del CICR hanno dovuto lasciare la settimana scorsa la città assediata di Mariupol, in Ucraina, a causa della situazione drammatica in cui si trova. Non è «più possibile svolgervi un lavoro umanitario ragionevole», ha affermato oggi il presidente dell'organizzazione Peter Maurer.

    Intervistato dalla RTS di ritorno a Ginevra dopo una visita di cinque giorni in Ucraina, Maurer ha aggiunto che ora il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) aspetta che i belligeranti forniscano garanzie per permettere un ritorno nella città sul Mare d'Azov.

    «La situazione nella città (di circa 350'000 persone, per lo più russofoni) è estremamente complessa. Entrambe le parti l'hanno resa una questione di prestigio, e le evacuazioni sono molto difficili», ha proseguito Maurer.

    Su altri fronti, i team del CICR sono stati in grado di trovare accordi con i belligeranti per evacuare decine di migliaia di persone. «Incoraggiamo entrambe le parti a parlarsi, ma abbiamo bisogno di qualcosa di più delle intenzioni (per garantire la sicurezza dei civili)», ha detto Maurer. Le strade sono spesso disseminate di munizioni.

    La situazione è tesa anche a Lviv, con un'insicurezza ormai diffusa che probabilmente renderà ancora più difficili le condizioni per fornire aiuti umanitari nelle prossime settimane, secondo il CICR.

    Le esigenze in Ucraina sono diverse da quelle di altri conflitti, ha poi aggiunto Maurer, precisando che la situazione è in qualche modo paragonabile a quella della Siria dieci anni fa. «Oggi la Siria è un paese povero. Spero che non si arrivi a questo punto in Ucraina».

  • 19h07

    Boris Johnson starebbe pianificando il blitz a Kiev

    Affrontare il pericolo d'una missione lampo a Kiev, sotto l'escalation di missili e bombe russe, per essere il primo leader di un Paese occidentale importante a raccogliere la sfida diretta di un gesto di solidarietà sul campo verso il popolo ucraino e il presidente Volodymyr Zelensky.

    È l'obiettivo che Boris Johnson sembra deciso a mettere nel mirino a breve, secondo indiscrezioni che i tabloid della stampa popolare britannica accreditano alle solite gole profonde: tanto da aver dato incarico ai suoi 007, a quanto pare, di esplorare un piano concreto.

    Leggi qui l'articolo completo.

  • 18h57

    Strasburgo: ricollocare rifugiati da Paesi confinanti

    «C'è urgente bisogno che gli Stati europei si coordinino per mettere a punto dei programmi per evacuare le persone fuggite dalla guerra in Ucraina e che ora si trovano nei paesi confinanti» come Polonia, Moldavia e Romania. Lo scrive in una nota la commissione migrazioni dell'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa.

    La commissione evidenzia che secondo l'Alto commissariato dell'Onu per i rifugiati (Unhcr) sono già scappati dall'Ucraina tre milioni e mezzo di persone, e che nelle settimane a venire i rifugiati potrebbero aumentare fino a 10 milioni.

    «I Paesi confinanti non possono gestire questo immenso numero di persone da soli e inoltre gli individui in fuga sono persone estremamente vulnerabili al rischio di cadere vittime di abusi, della tratta di esseri umani e sfruttamento, e si deve quindi fornirgli ulteriore protezione», indica Strasburgo.

    La commissione chiede quindi agli Stati membri del Consiglio d'Europa di intervenire, anche attraverso i programmi di reinsediamento previsti dalla Ue.

  • 18h46

    Macron invitato a Kiev, lui: «non ora»

    «Emmanuel, ti aspettiamo». Il presidente francese nonché candidato ad un secondo mandato nelle elezioni del 10 e del 24 aprile ha ricevuto un appello dall'ex presidente ucraino, Petro Poroshenko, affinché si rechi a Kiev per esprimere maggiore sostegno al Paese aggredito dalle truppe russe di Vladimir Putin.

    Leggi qui l'articolo completo.

  • 18h39

    Serbia: transitati 13 mila profughi

    Sono stati 13 mila finora i profughi ucraini transitati per la Serbia, e di essi 2 mila sono rimasti nel Paese balcanico. È quanto è emerso da un colloquio svoltosi oggi in videocollegamento fra gli ombudsman di Serbia Zoran Pasalic e Ucraina Ljudmila Denisova.

    Nel colloquio, riferiscono i media, oltre al sostegno concreto ai profughi per garantire loro condizioni di vita dignitose, si è parlato al tempo stesso dei modi per prevenire potenziali pericoli che i rifugiati dall'Ucraina, in primo luogo donne e bambini, possano diventare vittime di traffici di esseri umani.

    Rados Djurovic, direttore del centro per la protezione e il sostegno ai richiedenti asilo, ha osservato da parte sua che la Serbia garantisce ai profughi il diritto di soggiorno, l'assistenza sanitaria, l'accesso al mercato del lavoro, l'istruzione per i bambini, il diritto al congiungimento familiare. Garanzie queste, ha detto Djurovic, che mettono al Serbia sullo stesso piano dei Paesi Ue.

  • 18h38

    Vicepremier: «serve no-fly zone su impianti nucleari»

    La vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk ha fatto appello ai partner europei affinché sostengano l'Ucraina decretando un no-fly zone sugli impianti nucleari. Lo riferisce Ukrinform.

    Secondo la vicepremier in Europa oggi la sicurezza non è garantita, compresa quella nucleare, perché tutti possono vedere l'incoscienza e l'imprevedibilità delle azioni dell'aggressore.

    «Pertanto, il minimo che la comunità internazionale può fare oggi – e questo è anche quanto afferma il presidente Volodymyr Zelensky – è garantire una no-fly zone sugli impianti nucleari in Ucraina per evitare una vera minaccia per il mondo intero» ha sottolineato Vereshchuk.

  • 18h36

    Lunghe file allo stadio per diventare «polacchi»

    «Pesel»: la speranza di migliaia di rifugiati ucraini è legata ad un acronimo tanto impronunciabile quanto fondamentale per poter godere di servizi essenziali come scuola, lavoro ed assistenza sanitaria.

    Per questo da due giorni lo stadio nazionale di Varsavia è preso d'assalto da chi è fuggito dalla guerra, per riuscire a ottenere quell'agognato numero con cui poter cominciare una nuova vita da cittadino polacco.

    Leggi qui l'articolo completo.

  • 18h16

    Per tv russa giornalista anti-guerra è «spia britannica»

    «Spia» al soldo dei britannici: di questo adesso viene accusata la giornalista russa Marina Ovsyannikova, apparsa improvvisamente in diretta durante un tg della tv di stato russa Channel One alcuni giorni fa con un cartello contro la guerra in Ucraina.

    Kirill Kleimyonov, direttore giornalistico del canale, in un video oggi ha lanciato una pesante accusa: «Non molto prima della protesta, secondo le nostre informazioni, Ovsyannikova ha parlato con l'ambasciata britannica», ha detto, citato anche da vari media britannici.

    Il 15 marzo Osvyannikova è comparsa con in mano un cartello di cartoncino con la scritta «Fermiamo la guerra».

  • 18h15

    Oim: sono quasi 6,5 milioni gli sfollati interni

    Sono quasi 6 milioni e mezzo le persone sfollate all'interno dell'Ucraina a causa della guerra, secondo uno studio condotto tra il 9 e il 16 marzo dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim). I dati dell'Oim mostrano che il 13,5% delle persone sfollate aveva già vissuto la stessa esperienza tra il 2014 e il 2015.

    Leggi qui l'articolo completo.

  • 18h13

    Spagna: arrivati circa 25'000 rifugiati

    Sono «circa 25'000» i rifugiati ucraini arrivati in Spagna dopo essere fuggiti dal loro Paese per la guerra scatenata dalla Russia: lo ha reso noto il ministro dell'Inclusione, José Luis Escrivá, con dichiarazioni alla televisione pubblica spagnola.

    Intanto, il Ministero dell'Interno ha già concesso oltre 10'000 permessi di soggiorno speciali a profughi ucraini, riporta l'agenzia di stampa Efe.

  • 18h10

    Ucraini con Statuto S gratis sui mezzi pubblici

    I profughi ucraini, accolti in Svizzera con lo Statuto S, potranno usare gratuitamente i trasposti pubblici elvetici in seconda classe all'interno della rete coperta dall'abbonamento generale (AG).

    Dal primo marzo per loro era già possibile viaggiare gratuitamente per arrivare alla destinazione prevista in Svizzera o per transitare attraverso il paese. L'estensione a tutto il territorio è valida in un primo momento fino al 31 maggio, si legge in un comunicato odierno di Alliance SwissPass.

    I viaggi esterni alla rete dell'AG o quelli effettuati in prima classe dovranno invece essere pagati a tariffa standard.

    Fino ad ora, i profughi dovevano effettuare diverse procedure amministrative al loro arrivo, con la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) che forniva loro i necessari titoli di trasporto, con i viaggi all'interno della Svizzera che rimanevano a tariffa normale.

    Con la crescita del numero di arrivi che hanno diritto all'accoglienza con lo Statuto S, ci si è chiesti se tale dispositivo fosse ancora gestibile. La decisione di Alliance SwissPass concretizza una proposta sottoposta al Parlamento all'inizio della scorsa settimana e approvata dal Consiglio federale. Negli scorsi giorni alcune comunità tariffarie avevano già applicato soluzioni simili a livello regionale.

  • 17.53

    Zelensky: «Non possiamo accettare l'ultimatum di Mosca»

    L'Ucraina «non può accettare alcun ultimatum dalla Russia». Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky.

  • 17.50

    Giornalista no war «in contatto con Londra», che nega

    Botta e risposta fra Mosca e Londra su Marina Ovsyannikova, la giornalista divenuta famosa nel mondo per la clamorosa denuncia della guerra in Ucraina fatta giorni fa durante la trasmissione delle news del primo canale della tv di Stato russa.

    La donna è stata accusata oggi da Kirill Kleimenov, direttore del telegiornale coinvolto, d'aver avuto contatti «con l'ambasciata britannica» in Russia prima d'inscenare la sua protesta.

    «Non ha alcun rapporto con noi, è solo un'altra bugia spacciata dalla macchina della disinformazione» del Cremlino, ha replicato un portavoce del ministero degli Esteri del governo di Boris Johnson.

    In precedenza, come riferisce la Bbc, il giornale d'opposizione russo Novaia Gazeta aveva scritto che Ovsyannikova - fermata e poi rilasciata dalla polizia dopo l'incursione televisiva - sarebbe stata interrogata a lungo a Mosca sul sospetto di presunti contatti con servizi segreti stranieri.

  • 17.41

    Fitch taglia le stime del pil mondiale

    L'agenzia Fitch taglia le stime di crescita mondiali con la fiammata dell'inflazione e l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia.

    Il pil del mondo è atteso crescere quest'anno del 3,5%, ovvero 0,7 punti percentuali in meno rispetto alle previsioni precedenti, mentre nel 2023 la crescita è prevista al 2,8%, -0,2 punti.

    Il pil di Eurolandia è stato ridotto di 1,5 punti percentuali al 3,0% nel 2022, mentre la crescita degli Stati Uniti è stata tagliata di 0,2 punti al 3,5%. «Questo riflette i più alti prezzi dell'energia ma anche l'aumento più veloce delle attese dei tassi di interesse negli Stati Uniti», afferma Fitch.

    L'outlook per la crescita globale è «deteriorato in modo significativo con l'intensificarsi delle sfide poste dall'inflazione e l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia che minaccia le forniture energetiche globali», afferma Fitch.

    La Russia fornisce circa il 10% dell'energia mondiale e un balzo dei prezzi del petrolio e del gas aumenterà i costi per l'industria e i redditi reali dei consumatori, spiega Fitch prevedendo che l'inflazione in Eurolandia sarà in media del 5% nel 2022.

  • 17.37

    «La Russia attaccherà anche altri Paesi»

    La Russia sta facendo del terrorismo di Stato in Ucraina e attaccherà anche altri Paesi. Lo ha affermato il ministro della Difesa ucraino, Oleksii Reznikov, nel corso di una conferenza stampa a Londra col suo omologo britannico, Ben Wallace.

    Si è trattato di un blitz non annunciato di Reznikov, il primo dall'inizio dell'invasione da parte delle truppe di Mosca.

  • 17.32

    «Non c'è più accesso a Mariupol»

    «A Mariupol non c'è più accesso sia in uscita per le evacuazioni, ma anche in entrata. E coloro che non possono andarsene perché non ci sono evacuazioni non hanno cibo, acqua, gasolio ed elettricità». Lo ha ribadito anche il presidente della Croce Rossa Italiana e della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (IFRC), Francesco Rocca, in una conferenza stampa a Siret in Romania, il quale si è augurato che «con un accordo tra le parti si possa presto riuscire a sbloccare la situazione».

    Rocca ha fatto anche un appello alla solidarietà internazionale: «I bisogni dell'Ucraina non stanno diminuendo ma stanno aumentando» e quindi pur ringraziando tutti ha voluto avvisare che «non si tratta di uno sprint ma di una maratona» di solidarietà.

    Di ritorno dall'Ucraina per portare solidarietà e ascoltare i bisogni dei volontari e del personale della Croce Rossa, Rocca ha parlato del lavoro che sta facendo la Croce Rossa Ucraina in varie zone del Paese, in particolare alcune evacuazioni a nord di Kiev, ed illustrato quali sono le richieste della Croce Rossa Ucraina. In questo momento la salute rimane la priorità: medicine, kit di pronto soccorso legate alle ferite di guerra, kit igienico-sanitari ma anche cibo e acqua

  • 17.21

    Boris Johnson vuole andare a Kiev

    Sfidare il pericolo di una missione a Kiev, sotto l'escalation di missili e bombe, per essere il primo leader di un Paese occidentale importante a sbandierare un gesto di solidarietà sul campo nei confronti del popolo ucraino e del presidente Volodymyr Zelensky di fronte alle devastazioni dell'invasione russa.

    È l'obiettivo che Boris Johnson ha dato incarico ai suoi 007 d'esplorare, secondo indiscrezioni che i tabloid della stampa popolare britannica accreditano alle solite gole profonde.

    La notizia resta in attesa di conferme ufficiali. Ma trova un riscontro se non altro nell'attivismo mostrato dal premier Tory fin dall'inizio della guerra, sullo sfondo del ritrovato ruolo di alleato numero 1 degli Usa; e nell'asse anche personale stabilito con Zelensky al ritmo di colloqui telefonici pressoché quotidiani.

  • 17.14

    Gli USA inviano sistemi di difesa dell'era sovietica a Kiev

    Gli Stati Uniti stanno inviando sistemi di difesa aerea dell'era sovietica all'Ucraina. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali gli Usa hanno acquistato tali sistemi - inclusi gli SA-8 - nei decenni scorsi per esaminare la tecnologia usata dai russi e che Mosca esportava nel mondo. Si tratta quindi di armi che le forze armate ucraine conoscono.

  • 17.07

    «I russi rapiscono il sindaco e attivista nel Kerson»

    I russi hanno rapito da sabato scorso il sindaco di Beryslav Oleksandr Shapovalov e un altro attivista locale nella regione di Kherson. Lo fa sapere il capo dell'amministrazione militare regionale di Kherson Hennadii Lahuta su Telegram, come riporta Ukrinform.

    «Il 19 marzo 2022, verso le 11, gli invasori russi hanno rapito il sindaco di Beryslav Oleksandr Shapovalov e un altro attivista locale», ha scritto Lahuta. Ieri Shapovalow ha potuto fare una telefonata ai parenti per tranquillizzarli. Secondo Lahuta, Shapovalov ha problemi cardiaci e ha avuto difficoltà a riprendersi dal coronavirus.

  • 16.55

    «Oltre 3 mila vittime tra i civili a Mariupol»

    Il bilancio delle vittime tra i civili nella città di Mariupol ha raggiunto oltre 3'000 persone. Lo afferma il comandante del distaccamento di Azov, il maggiore Denys Prokopenko in un commento alla Cnn, come riporta anche Ukrinform.

    «Il bilancio delle vittime tra i civili cresce ogni giorno e ora supera le 3'000 persone. Ma nessuno può dire il numero esatto dei morti, poiché le persone vengono sepolte in fosse comuni, senza nome. Molti cadaveri restano insepolti per le strade. Alcune persone rimangono intrappolate sotto le macerie, sepolte vive», ha detto Prokopenko.

  • 16.53

    Mosca: «Il centro commerciale di Kiev era un deposito di razzi»

    Una batteria di sistemi multipli di lanciamissili e un deposito di munizioni erano nel centro commerciale di Kiev, colpito dai russi con l'uso di armi di alta precisione a lungo raggio. Lo ha detto lunedì il portavoce del ministero della difesa russo Igor Konashenkov, come riporta la Tass. «Nascondendosi dietro i quartieri di abitazione nel sobborgo di Kiev di Vinogradar, le unità nazionaliste ucraine hanno condotto per diversi giorni il fuoco di missili lanciatori multipli contro i militari russi», ha detto. Secondo Konashenkov, il centro commerciale è stato usato come deposito di munizioni e missili.

    Secondo Konashenkov, "la ricognizione russa ha confermato attraverso diversi canali le coordinate della posizione dei sistemi ucraini di lanciamissili multipli e del deposito di munizioni.

    Nella notte del 21 marzo, una batteria di sistemi ucraini di lanciatori di missili multipli e un deposito di munizioni nel centro commerciale sono stati distrutti da armi ad alta precisione a lungo raggio".

  • 16.51

    Mosca: «Continueremo a usare i missili ipersonici»

    La Russia continuerà ad usare i missili ipersonici Kinzhal durante l'offensiva in Ucraina. Lo dice il ministero della Difesa russo citato da Interfax.

    Un missile Kinzhal, che ha colpito degli obiettivi militari in Ucraina, è stato lanciato da una distanza di oltre mille chilometri ed ha raggiunto l'obiettivo in meno di 10 minuti, ha precisato la Difesa russa, come riporta la Tass.

    «L'uso in combattimento del sistema missilistico Kinzhal ha confermato la sua efficacia nel distruggere bersagli altamente protetti», ha aggiunto il portavoce del ministero.

  • 16.47

    Biden agli alleati: «Alzare i costi a Mosca»

    Joe Biden chiama gli alleati in vista degli incontri faccia a faccia che avrà nei prossimi giorni in Europa, quando parteciperà al vertice della Nato e al Consiglio europeo sull'Ucraina e poi volerà in Polonia per un bilaterale con il presidente.

    Sul tavolo, oltre ai modi per incrementare gli aiuti umanitari ai civili ucraini, c'è un ulteriore inasprimento delle sanzioni alla Russia e l'eventuale invio di una missione di peacekeeping nel Paese, proposta da Varsavia ma alla quale gli Stati Uniti non intendono partecipare. Intanto il ministero degli Esteri russo ha convocato l'ambasciatore americano John Sullivan e gli ha consegnato una nota di protesta contro i commenti «inaccettabili» di Biden su Vladimir Putin minacciando una «rottura dei rapporti».

  • 16.41

    Prevale lo scetticismo, ma i negoziati continuano

    Mentre viene annunciato un nuovo coprifuoco a Kiev e Odessa denuncia bombardamenti dal mare che hanno colpito edifici residenziali, i negoziati vanno avanti senza sosta anche se prevale, da entrambe le parti, lo scetticismo.

    Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla Tass" ha detto, riferendosi alla possibilità di un incontro tra Putin e Zelensky, che «sarebbe importante che Kiev si rendesse più disponibile».

    «Organizzare un incontro tra i presidenti della Russia e dell'Ucraina richiede un accordo sui possibili risultati dei colloqui, ma le parti attualmente non hanno nulla da mettere sul tavolo a questo proposito», ha sottolineato Peskov parlando con i giornalisti. E Kiev definisce non seri i colloqui in corso per bocca del consigliere di Zelensky: «la Russia non è seria riguardo ai colloqui di pace» dice Alexander Rodnyansky alla Bbc.

    Secondo il consigliere, i colloqui mirano a «intrappolare l'Occidente nel pensare che ulteriori sanzioni non siano necessarie. Hanno usato questi colloqui come un modo per distrarre l'attenzione da ciò che sta accadendo sul campo di battaglia. Non si cerca la pace e allo stesso tempo si bombardano città su larga scala», aggiunge.

    Leggi l'articolo completo qui.

  • 16.31

    Kuleba chiede un «ruolo importante» della Cina

    Il ministro ucraino degli Esteri Dmytro Kuleba chiede alla Cina di assumere un «ruolo importante» nella soluzione del conflitto fra Russia e Ucraina.

    «Per decenni le relazioni Ucraina-Cina si sono basate su mutuo rispetto, comprensione, beneficio - scrive Kuleba su Twitter - Condividiamo la posizione di Pechino sulla necessità di trovare una soluzione politica alla guerra contro l'Ucraina e chiediamo alla Cina in quanto potenza globale di assumere un ruolo importante in questo senso».

  • 16.18

    «Quasi 2'400 bambini portati in Russia illegalmente»

    Il ministero degli Esteri ucraino ha denunciato che 2.389 bambini del Donbass occupato sono stati condotti illegalmente in Russia. «I casi di rapimento di bambini e di altri crimini commessi dagli occupanti russi contro i civili in Ucraina sono oggetto di indagine», ha aggiunto il governo di Kiev, secondo quanto riporta il Kyiv Independent.

  • 16.12

    Germania: 5000 soldati per una nuova forza d'intervento

    La Germania prevede di fornire fino a 5000 soldati alla nuova forza d'intervento dell'UE dall'anno 2025, lo riporta Bild. La ministra tedesca della Difesa Christine Lambrecht lo avrebbe detto oggi ai suoi colleghi UE a Bruxelles.

    Con un tweet dal profilo ufficiale del ministero della Difesa, Lambrecht ha anche dichiarato in merito all'incontro tra ministri UE: «Di fronte alla situazione in Ucraina, l'UE deve stare unita al fianco dell'Ucraina. A tal fine, un ulteriore programma di sostegno di 500 milioni di euro sarà deciso oggi».

  • 16.05

    6 milioni di bambini «intrappolati» nel Paese

    «Quasi sei milioni di bambini sono intrappolati all'interno dell'Ucraina e sono in grave pericolo a causa dei crescenti attacchi a scuole e ospedali. Molti di loro sono al riparo all'interno di edifici che rischiano di essere attaccati da un momento all'altro, in pericolo di essere feriti o perdere la vita, senza cibo, acqua pulita e assistenza sanitaria». Lo afferma Save The Children.

    «Le aree urbane di tutto il Paese sono state ripetutamente bombardate, intere strade sono state ridotte in macerie. Almeno 464 scuole e 43 ospedali sono stati danneggiati. L'incessante bombardamento ha costretto almeno un bambino su cinque in Ucraina, più di 1,5 milioni, a fuggire dal Paese», aggiunge Save The Children.

    «Fino a sei milioni di bambini in Ucraina rimangono in grave pericolo, mentre ormai siamo quasi arrivati ad un mese di guerra. Siamo estremamente preoccupati dalle notizie secondo cui attacchi e intensi bombardamenti avrebbero danneggiato più di 460 scuole in tutto il paese e oltre 60 ora sono completamente distrutte. La scuola dovrebbe essere un rifugio sicuro per i bambini, non un luogo di paura, dove ogni giorno possono essere feriti o morire», ha dichiarato Pete Walsh, direttore di Save the Children in Ucraina.

    «Le strade ucraine ha aggiunto - sono un campo di battaglia. Almeno 59 bambini sono già stati uccisi nell'escalation della violenza, secondo le Nazioni Unite, ma in base a quanto riportato dai media potrebbero essere oltre 100. Tutto ciò è inaccettabile. Anche la guerra ha le sue regole e sono molto chiare: i bambini non possono essere un bersaglio, e nemmeno gli ospedali o le scuole. Dobbiamo proteggere i bambini in Ucraina a tutti i costi. Quante altre vite devono essere perse prima che questa guerra finisca?».

  • 16.00

    Michel: «Al G7 l'idea di un fondo di solidarietà»

    «Ho chiamato Boris Johnson su un ulteriore allineamento dell'Ue e del Regno Unito sulla guerra russa contro l'Ucraina. Le nostre sanzioni hanno un impatto significativo e collaboreremo strettamente per garantire un'attuazione efficace e completa».

    Abbiamo «discusso l'idea di un Fondo di Solidarietà Ucraina con ulteriori sostegni all'Ucraina che solleveremo al G7». Lo dichiara il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, su Twitter.

    Il G7 sarà questo giovedì a Bruxelles.

  • 15.52

    5 generali uccisi? Russia in difficoltà

    La perdita di cinque generali di alto rango da parte della Russia non è un buon segno. Lo sostiene il generale americano in pensione David Petraeus, ex comandante del Central Command nonché ex capo della Cia sotto l'amministrazione Obama.

    Intervenuto alla Cnn, Petraeus ha detto che l'uccisione di questi cinque generali da parte della resistenza ucraina significa che la Russia è nei guai. «E' una cosa molto, molto insolita - ha spiegato -. E' successo nelle prime tre settimane e si tratta di generali esperti».

    Secondo il generale americano la perdita è da attribuirsi a vari fattori, tra cui l'interferenza da parte dell'Ucraina nelle comunicazioni russe, cecchini esperti ucraini e una struttura militare russa che mantiene le decisioni nelle mani di pochi. «La conclusione - continua - è che la catena di comando e controllo è collassata. Le comunicazioni sono state sabotate degli ucraini. Hanno dovuto far ricorso ad un singolo canale che è stato disturbato».

    Petreaus ha anche aggiunto che senza strumenti di comunicazione le colonne militati vengono bloccate. E' a quel punto che i generali impazienti vanno in prima linea per cercare di capire cosa stia succedendo e vengono uccisi perché appunto gli ucraini sono cecchini dalla buona mira.

  • 15.47

    Mosca protesta contro Biden: «Relazioni USA-Russia a rischio»

    Il Ministero degli Esteri russo ha convocato l'ambasciatore americano John Sullivan e gli ha consegnato una nota di protesta contro i commenti «inaccettabili» di Joe Biden sul presidente russo Vladimir Putin, definito «criminale di guerra» e «dittatore assassino». Lo riportano alcuni media americani, fra i quali Cnbc e l'agenzia Bloomberg.

    Secondo la Russia, le parole del presidente Usa potrebbero causare una rottura dei rapporti con gli Stati Uniti.

    Mosca ha intanto aumentato l'attività navale nel nord del Mar Nero, dove ha posizionato navi e dragamine. Lo riferisce un funzionario americano citato dall'agenzia Bloomberg. La Russia ha lanciato finora in Ucraina più di 1'100 missili.

  • 15.36

    Verso il crollo a doppia cifra del PIL russo

    Le banche d'affari americane tagliano le stime sul prodotto interno lordo (Pil) della Russia nel 2022 come conseguenza della guerra in Ucraina e delle sanzioni.

    Goldman Sachs ha rivisto al ribasso, da -7% a -10%, le sue previsioni allo scopo di tener conto delle recenti sanzioni che prendono di mira la bilancia commercial, in particolare su porti e shipping, che fanno ipotizzare un calo del 20% dell'export nel secondo trimestre e del 10% nel secondo semestre.

    Per Barclays il Pil russo si contrarrà del 12,4% quest'anno e del 3,5% nel 2023. «A causa delle attuali condizioni geopolitiche, riteniamo che le sanzioni dureranno a lungo», afferma Barclays, secondo quanto riporta Bloomberg.

  • 15.32

    Allarme anti-aereo a Leopoli, quinta volta in 24 ore

    Suona nuovamente l'allarme anti-aereo a Leopoli. Le sirene sono scattate poco dopo le 16 ora locale. E' la quinta volta, da questa notte, che la città dell'Ovest è attraversata dal sono dell'allarme per possibili attacchi dell'aviazione russa.

  • 15.19

    Il consigliere di Zelensky: «I negoziati non sono seri»

    «La Russia non è seria riguardo ai colloqui di pace»: lo afferma Alexander Rodnyansky, consigliere del presidente ucraino Zelensky, alla Bbc.

    Rodnyansky dice che i colloqui mirano a «intrappolare l'Occidente nel pensare che ulteriori sanzioni non siano necessarie. Hanno usato questi colloqui come un modo per distrarre l'attenzione da ciò che sta accadendo sul campo di battaglia. Non si cerca la pace e allo stesso tempo si bombardano città su larga scala», aggiunge.

    Intanto, il Ministero della Difesa britannico ha convocato oggi l'addetto militare presso l'ambasciata russa a Londra per la seconda volta dall'inizio dell'intervento delle forze di Mosca in Ucraina. Lo riferisce un portavoce precisando che all'alto ufficiale è stata manifestata la forte protesta del Regno Unito sui sospetti di crimini di guerra commessi in territorio ucraino.

    Il vicesegretario generale del dicastero, Laurence Lee, ha illustrato «nei termini più forti la protesta contro i persistenti e ingiustificati atti di violenza perpetrati dalle forze russe nei confronti di civili innocenti», sottolineando «gli obblighi imposti dalla Convenzione di Ginevra» nei teatri bellici.

  • 15.12

    Facebook e Instagram bandite in Russia per «estremismo»

    La Russia ha bandito Facebook e Instagram nel Paese per il loro coinvolgimento in «attività estremiste». Lo riferisce Interfax.

  • 15.04

    Il portavoce di Haftar smentisce l'invio di mercenari

    L'esercito nazionale libico (Lna), di cui Khalifa Haftar è comandante generale, «ha respinto l'accusa di inviare mercenari libici a combattere a fianco delle forze russe nel conflitto ucraino»: lo scrive il sito «The Libya update» sintetizzando dichiarazioni esclusive del maggiore generale Khaled Mahjoub, un ufficiale dell'Lna responsabile dei rapporti coi media.

    L'esercito libico «non ha nulla a che fare con la guerra in Ucraina», ha sostenuto il generale riferendosi a quel mix di truppe regolari, milizie e mercenari che compongono le forze armate di Haftar.

    «L'esercito nazionale libico è impegnato nella lotta al terrorismo e alle mafie del traffico di esseri umani in Libia, in particolare al confine meridionale del Paese», ha affermato ancora Mahjoub.

    «Secondo le forze armate ucraine, la Russia ha raggiunto un accordo con il comandante militare libico Khalifa Haftar durante la sua visita a Mosca per reclutare mercenari libici per combattere in Ucraina», aveva scritto ieri sera su Twitter il sito di notizie ucraino «The Kyiv Independent».

  • 15.00

    Profughi ancora senza statuto S, assicurazione consigliata

    I profughi ucraini giunti in Svizzera e a beneficio dello statuto S sono sufficientemente assicurati. Diversa invece la situazione di chi è ospitato da privati: la persona che se ne occupa dovrebbe stipulare un'assicurazione di viaggio o per ospiti affinché siano coperti eventuali costi sanitari, ha spiegato la Segreteria di stato della migrazione (SEM) a Keystone-ATS.

    Degli Ucraini che hanno lo statuto S se ne occupano i cantoni cui sono stati assegnati, i quali provvedono anche ad assicurarli contro le malattie, se necessario retroattivamente, ossia dal momento della presentazione della richiesta di protezione alle autorità elvetiche. Altre assicurazioni sono volontarie.

    Tuttavia, i profughi ospitati privatamente non sono assicurati finché non hanno inoltrato una richiesta di protezione. Per questo la SEM consiglia ai privati di attivarsi per i loro ospiti per coprire eventuali spese.

  • 14.47

    A Kharkiv ucciso un 96enne sopravvissuto ai lager

    «Boris Romanchenko, 96anni, ex prigioniero dei lager nazisti, è morto a Kharkiv. Dopo essere sopravvissuto a Buchenwald, Peenemunde, Dora Mittelbau, Bergen-Belsen, è stato ucciso da un missile russo lanciato contro il suo appartamento durante ‹l'operazione di denazificazione›. I nuovi fascisti continuano il lavoro di Hitler». Lo scrive sul suo canale Telegram il sindaco di Leopoli, Andrij Sadovyj.

  • 14.37

    Keller-Sutter convoca lo Stato maggiore Asilo

    La consigliera federale Karin Keller-Sutter ha convocato oggi per la prima volta lo Stato maggiore Asilo (SONAS). Si tratta dell'organo di condotta politico-strategico della Confederazione istituito per affrontare situazioni straordinarie in materia di asilo e d'immigrazione. Si riunirà per la prima volta giovedì 24 marzo.

    La decisione è stata presa alla luce del rapido afflusso di profughi in fuga dalla guerra in Ucraina, precisa il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) in una nota, ricordando che finora sono circa 3,5 milioni le persone fuggite dal Paese. I profughi registrati nei centri federali d'asilo (CFA) hanno dal canto loro raggiunto quota 11'000.

    Questa situazione rappresenta una grossa sfida per la Confederazione e i Cantoni, chiamati a chiarire questioni riguardanti la registrazione, l'alloggio, l'assistenza e la sicurezza, come pure a mettere a disposizione ulteriori risorse. Sono compiti - precisa ancora il DFGP - che vanno coordinati in seno all'Amministrazione federale e tra la Confederazione e i Cantoni.

    Leggi tutto l'articolo qui.

  • 14.12

    Telefonate beffa ai ministri, la Gran Bretagna accusa il Cremlino

    Downing Street accusa pubblicamente «lo Stato russo» d'essere dietro le telefonate beffa a esponenti del governo britannico da un presunto imitatore spacciatosi per il premier ucraino Denys Šmihal nei giorni scorsi.

    Un portavoce di Boris Johnson ha svelato che i ministri presi di mira sono stati tre: oltre ai titolari di Difesa e Interno, Ben Wallace e Priti Patel, come già si sapeva, anche quella della Cultura, Nadine Dorries. Tutti e tre hanno parlato per alcuni minuti con il falso premier, prima di farsi prendere dal sospetto e metter giù.

    «Si tratte di pratiche di disinformazione standard del Cremlino», ha detto il portavoce nel briefing di giornata, liquidando l'accaduto come «un tentativo disperato del regime di Vladimir Putin» di carpire informazioni e di distrarre l'opinione pubblica «dalle attività illegali e dalle violazioni dei diritti umani» attribuite a Mosca in Ucraina.

  • 14.09

    ONU: «Quasi 3,5 milioni di fuggiti da inizio invasione»

    Quasi 3,5 milioni di ucraini sono fuggiti dal paese da quando è iniziata l'invasione russa. È l'ultimo bilancio fornito dall'Onu, che invita i paesi confinanti a mostrare una grande compassione nei confronti della loro «situazione estrema».

    Secondo l'Unhcr, sono 3.489.644 gli ucraini che hanno lasciato il paese dal 24 febbraio, un numero che supera di 100.600 unità il dato di domenica. «Nelle ultime quattro settimane il mondo ha guardato con incredulità. Si sono perde innumerevoli vite mentre milioni di altre sono state completamente stravolte», ha detto il capo dell'Unhcr Filippo Grandi.

  • 14.04

    Cautela di Julius Bär sulla clientela russa

    Scatta l'ora della cautela nei confronti della clientela russa per Julius Bär, banca zurighese specializzata nell'amministrazione patrimoniale presente anche sulla piazza di Lugano.

    L'istituto non accetta più clienti con residenza in Russia, indica la società a margine della pubblicazione del rapporto d'esercizio. L'esposizione verso il paese di Putin viene definita non significativa. La banca ha alcuni clienti, meno di 10, interessati dalle sanzioni dei paesi occidentali, misure che vengono peraltro seguite in modo diligente.

  • 14.01

    Negoziati per un'ora e mezzo, ora gruppi di lavoro

    Sono durati un'ora e mezzo oggi i negoziati tra le delegazioni ucraina e quella russa, e continuano adesso nel formato dei gruppi di lavoro. Lo riferisce la Tass.

    «L'incontro è durato dalle 10.30 alle 12 con le delegazioni ufficiali, poi sono arrivati di nuovo i gruppi di lavoro. Oggi lavoriamo tutto il giorno», ha detto un membro della delegazione ucraina e capo della fazione Sn David Arahamiya, citato dall'agenzia Unian. Non sono state fornite ulteriori informazioni sull'andamento dei colloqui.

  • 13.33

    Nuovo coprifuoco a Kiev, allarme a Odessa

    Un nuovo coprifuoco di 35 ore a Kiev e nella regione inizierà oggi alle 20 (ora locale) e durerà fino alle 7 di mercoledì, ha annunciato il sindaco Vitali Klitschko su Telegram, dopo l'ennesima notte di bombardamenti russi.

    Alcuni bombardamenti hanno colpito un centro commerciale nella zona nordovest della capitale ucraina, con un bilancio di almeno otto morti. Nel frattempo navi da guerra russe hanno bombardato edifici residenziali a Odessa, riporta il Kyiv Independent, che cita il portavoce dell'amministrazione militare dell'oblast di Odessa, Serhiy Bratchuk, secondo il quale molti edifici sono stati danneggiati. Non è ancora noto al momento se ci siano vittime.

    Sul fronte diplomatico, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla Tass" ha detto, riferendosi alla possibilità di un incontro tra Putin e Zelensky, che «sarebbe importante che Kiev si rendesse più disponibile».

    «Organizzare un incontro tra i presidenti della Russia e dell'Ucraina richiede un accordo sui possibili risultati dei colloqui, ma le parti attualmente non hanno nulla da mettere sul tavolo a questo proposito», ha sottolineato Peskov parlando con i giornalisti.

    Leggi l'articolo completo qui.

  • 13.07

    Mosca: «Impossibile per l'UE fare a meno del gas russo»

    «È impossibile» per l'Europa al momento fare a meno del gas russo, mentre per quanto riguarda il greggio le compagnie petrolifere russe hanno iniziato a reindirizzare i flussi verso Est. Lo ha detto il vicepremier russo Aleksandr Novak citato dalla Tass.

    Il possibile embargo dell'Occidente al petrolio russo potrebbe causare una fiammata dei prezzi dell'oro nero che potrebbero schizzare «a 300 dollari al barile», ha aggiunto Novak.

  • 12.52

    Beckham cede l'account Instagram a un medico ucraino

    L'ex capitano dell'Inghilterra David Beckham ha ceduto il controllo del suo account Instagram a un medico ucraino nella città di Kharkiv. Lo riporta la Bbc.

    La dottoressa Iryna, capo di un centro perinatale regionale, ha postato dei video sul lavoro che i professionisti medici stanno facendo nella città, obiettivo del bombardamento russo per più di tre settimane.

    I filmati mostrano neonati che vengono curati e un seminterrato dove i pazienti hanno dovuto essere spostati per sfuggire ai bombardamenti. La dottoressa Iryna, che oltre a gestire il centro è anche anestesista pediatrico, ha detto: «I primi giorni sono stati i più difficili. Abbiamo dovuto imparare a lavorare con i bombardamenti e gli scioperi. "Probabilmente stiamo rischiando la vita, ma non ci pensiamo affatto. Amiamo il nostro lavoro. Medici e infermieri qui, ci preoccupiamo, piangiamo, ma nessuno di noi si arrende», ha detto ancora il medico.

    Beckham, 46 anni, ha più di 71 milioni di follower su Instagram.

  • 12.37

    Kiev: «Russi in pausa operativa, battaglie locali»

    L'esercito russo si trova in una fase di «pausa operativa» in Ucraina, con combattimenti di rilevanza locale. Lo ha detto il consigliere del capo dell'ufficio del presidente dell'Ucraina Oleksiy Arestovych, secondo quanto riporta l'agenzia Unian.

    «In generale, la situazione è la seguente: c'è una pausa operativa e ci sono battaglie di portata locale. Anche in quelle città dove il nemico ha concentrato i suoi sforzi principali - Mariupol, Izyum, Volnovakha, Kherson, Mykolayiv», ha detto Arestovich, spiegando che questa «pausa operativa» è dovuta al fatto che l'esercito russo «non è in grado di attaccare».

    Secondo Arestovich, inoltre, la Russia sta cercando approcci con la Bielorussia per coinvolgerla nella guerra, oltre a cercare un'opportunità per condurre una «mobilitazione segreta».

  • 12.25

    Oltre 11 mila profughi registrati finora in Svizzera

    Sono 11.021 i rifugiati registrati finora in Svizzera giunti dall'Ucraina a causa della guerra. Ben 4106 di loro sono alloggiati privatamente. Lo ha indicato oggi la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) via Twitter.

    Le associazioni di categoria che riuniscono immobiliaristi, proprietari e inquilini sono invitati a sostenere la SEM nella ricerca di alloggi per i rifugiati dall'Ucraina, indica sul sito web l'Ufficio federale delle abitazioni (UFAB).

    Secondo l'UFAB, coloro che intendono mettere a disposizione un alloggio possono contattare l'organizzazione Campax o l'Organizzazione svizzera di aiuto ai rifugiati (OSAR).

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  • 12.05

    Morawiecki: «La Svizzera congeli i beni degli oligarchi russi»

    «Tra pochi giorni a Bruxelles al Consiglio europeo discuteremo ulteriori sanzioni» contro Mosca. «Sappiamo che queste prime misure hanno già colpito duramente la Russia dal punto di vista economico, ma dobbiamo fare molto di più». Lo ha detto il premier polacco Mateusz Morawiecki in una conferenza stampa a margine dell'incontro con il presidente della Confederazione Ignazio Cassis.

    Il primo ministro polacco ha spiegato di aver esortato Cassis a congelare e confiscare i possedimenti degli oligarchi che si trovano in Svizzera. «Svizzera, Polonia ed Ue sono pronte per il grande piano di ricostruzione postbellica» ha aggiunto Morawiecki, ringraziando il ticinese per la disponibilità a «lavorare ad ulteriori pacchetti di sanzioni» e a «fornire aiuti umanitari laddove la Polonia è in prima linea».

    Cassis sta effettuando una visita di due giorni in Polonia per rendersi conto sul campo della situazione umanitaria causata dall'afflusso di profughi ucraini su suolo polacco.

    Su Twitter, il responsabile del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) si è detto felice dell'incontro con il premier polacco. Ha espresso la sua riconoscenza per l'eccellente collaborazione che ha permesso l'installazione di un centro di trasbordo di aiuti umanitari svizzeri a Lublino, dove discuterà con esperti svizzeri presenti sul posto. Cassis si recherà poi alla frontiera con l'Ucraina per visitare i centri per i profughi.

  • 12.06

    Actares a Nestlé: «Ascoltate Zelensky sugli affari in Russia»

    L'associazione di azionisti Actares chiede a Nestlé di cessare di fare affari in Russia, dando seguito alla richiesta del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ribadita sabato in un collegamento video con una manifestazione a Berna.

    In un comunicato l'organizzazione di azionisti per un'economia sostenibile chiede alla multinazionale vodese di considerare «seriamente» l'appello di Zelensky.

    Actares vuole che «Nestlé faccia il più possibile per gli ucraini, facendo nel contempo il meno possibile per aiutare il governo russo e non pregiudicando le condizioni di lavoro e l'esistenza stessa dei dipendenti», ha precisato all'Awp Claire Forel, membro del gruppo di lavoro Nestlé all'interno dell'organismo. Vengono intanto respinti gli appelli al boicottaggio di prodotti Nestlé.

    Nata nel 2000 e con sede a Ginevra, Actares è un'organizzazione di azionisti che si batte affinché le imprese svizzere tengano conto, nel loro agire, non solo di criteri economici, ma anche dei diritti umani, degli standard ambientali, degli obiettivi climatici di Parigi e di una cultura dirigenziale responsabile.

  • 11.56

    «L'UE aumenterà gli aiuti per le armi, l'Occidente si mobilita»

    L'Unione europea aumenterà il suo aiuto finanziario all'Ucraina per l'acquisto di armi a un miliardo di euro. Lo ha indicato la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock. Nel frattempo l'Occidente si prepara a nuove sanzioni.

    Baerbock ha aggiunto che «oggi stiamo decidendo politicamente di fornire ulteriore sostegno finanziario militare» a Kiev «per aumentare ad un miliardo di euro le sue capacità finanziarie per l'approvvigionamento di mezzi militari». La decisione vuole essere «in piena solidarietà con l'Ucraina» e per «proteggere la popolazione civile», ha spiegato la ministra tedesca arrivando al Consiglio Affari esteri a Bruxelles.

    Da parte del governo federale tedesco «stiamo già lavorando per garantire che, se si desidera acquistare» armi «da produttori tedeschi, ciò possa avvenire il più rapidamente possibile», ha sottolineato Baerbock, spiegando di non poter «parlare in pubblico» delle spedizioni di armi a Kiev «perché è una questione di vita o di morte».

    «Siamo nel mezzo di una guerra ed è necessaria la massima cautela nell'annunciare dove vengono consegnate le armi», ha aggiunto.

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  • 11.47

    Le Drian: «A rischio la sicurezza alimentare mondiale»

    Le Drian, a rischio sicurezza alimentare mondiale BRUXELLES (ats ans) -

    «Dobbiamo affrontare seriamente la sfida della sicurezza alimentare mondiale». Lo ha detto il ministro degli Esteri francese, Jean-Yves Le Drian, arrivando al Consiglio Esteri a Bruxelles.

    «Conosciamo l'ampiezza della produzione di cereali in Ucraina e Russia e vediamo le conseguenze della guerra: l'impossibilità di seminare, di raccogliere, di esportare. Non sono le sanzioni a portare gravi disfunzionamenti della sicurezza alimentare mondiale, è la guerra. È la guerra che potrà domani scatenare il rischio di carestie», ha sottolineato il ministro degli Esteri francese.

    «Dobbiamo occuparci di questa nuova situazione rapidamente, noi europei, anche con i nostri partner, le agenzie internazionali e le ong per evitare che oltre alla guerra ci sia una crisi alimentare mondiale gravissima», ha aggiunto riferendosi al Forum umanitario europeo che si terrà in serata a Bruxelles.

  • 11.38

    I Servizi russi: «Il tribunale vieti Meta in Russia»

    Il servizio di sicurezza federale russo (Fsb) insiste affinché il tribunale vieti le attività di Meta in Russia. Lo riporta la Tass.

    «Le attività di Meta sono orientate contro la Russia e le sue forze armate. Insistiamo affinchè le attività di Meta siano vietate immediatamente», ha detto un rappresentante dell'Fsb durante un'udienza al tribunale distrettuale Tverskoy di Mosca. Nel caso in cui il tribunale soddisfi questa mozione, le attività di Meta Platforms saranno vietate in Russia immediatamente.

    L'ufficio del procuratore generale russo chiede che le attività di Meta Platforms, che possiede i social network Instagram e Facebook, e il messenger WhatsApp, siano vietate in Russia dopo che la società ha revocato il divieto di pubblicare inviti alla violenza contro cittadini russi in diversi paesi. In seguito a questa mossa, è stata aperta una inchiesta penale e Instagram e Facebook sono stati bloccati in Russia.

  • 11.27

    «Non ci sono progressi per l'incontro Putin-Zelensky»

    «Sarebbe importante che Kiev si rendesse più disponibile». Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla Tass, riferendosi alla possibilità di un incontro tra Putin e Zelensky.

    «Organizzare un incontro tra i presidenti della Russia e dell'Ucraina richiede un accordo sui possibili risultati dei colloqui, ma le parti attualmente non hanno nulla da mettere sul tavolo a questo proposito», ha affermato Peskov parlando con i giornalisti.

    «In primo luogo, c'è la necessità di fare i compiti a casa, cioè tenere i colloqui e concordare i loro risultati, prima di parlare di un incontro tra i due presidenti. Finora non ci sono stati progressi significativi», ha sottolineato. «Non avrebbero nulla da documentare, non ci sono accordi da documentare», ha aggiunto Peskov.

  • 11.11

    Bombe a Mariupol, coprifuoco a Kiev e mine nel mar nero

    A Mariupol bombe russe cadono ogni dieci minuti e oltre ai carri armati e all'artiglieria, la città è bombardata da navi da sbarco russe. Lo afferma il vice comandante del reggimento Azov, come riportato da Ukrinform. Nel frattempo il sindaco di Kiev ha annunciato un nuovo coprifuoco nella capitale, da stasera a mercoledì mattina.

    Il nuovo coprifuoco di 35 ore a Kiev e nella regione inizierà oggi alle 20:00 (ora locale) e durerà fino alle 7:00 di mercoledì 23 marzo, spiega il sindaco della capitale ucraina Vitali Klitschko su Telegram. «Chiedo a tutti di rimanere a casa o nei rifugi», scrive il sindaco. Potrà circolare in città solo di dispone di permessi speciali.

  • 11.00

    UE al lavoro su piani anti-incidente nucleari

    Bruxelles sta accelerando i piani per migliorare la risposta sanitaria dell'Ue in caso di incidente nucleare in seguito all'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca. A rivelarlo è il Financial Times.

    Secondo il quotidiano britannico la Commissione europea «sta cercando di incoraggiare i membri dell'Ue ad accumulare pillole di iodio, tute protettive e altri medicinali». Secondo le fonti del quotidiano britannico a Bruxelles starebbero anche lavorando a diversi modi per affrontare possibili attacchi chimici e biologici «dopo l'allarme lanciato dagli Stati Uniti sul possibile utilizzo da parte della Russia di tali armi».

    L'Ue si sarebbe mossa in anticipo per evitare la mancanza di forniture di dispositivi di protezione individuale, come durante la pandemia. Dopo che le farmacie di alcuni paesi come il Belgio, la Bulgaria e la Repubblica Ceca hanno esaurito le pillole di iodio dal Parlamento europeo è arrivata infatti la richiesta che Hera, l'Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie, si prepari «a stare al passo con gli sviluppi in Ucraina».

    «Abbiamo una minaccia nucleare da un pazzo al Cremlino, serve una scorta europea e un sistema di allerta e monitoraggio. Dobbiamo fare simulazioni per essere pronti», ha commentato al Financial Times, Véronique Trillet-Lenoir, eurodeputata francese del gruppo politico centrista Renew Europe.

  • 10.47

    Johnson rilancia l'energia nucleare come misura anti-Putin

    Il premier britannico Boris Johnson vuole rilanciare il settore nucleare nel Regno Unito per porre fine alla dipendenza energetica dalla Russia come misura anti-Putin per la guerra in Ucraina.

    Il primo ministro è alla ricerca infatti di soluzioni di lungo termine, da realizzare possibilmente in patria, con l'obiettivo di non dover più ricorrere a forniture di gas e petrolio in arrivo da est. Per questo oggi riunisce a Downing Street i rappresentanti dell'industria nucleare coi quali discutere sia dello sviluppo di grandi centrali, oltre a quelle esistenti, sia dei nuovi piccoli reattori modulari rispetto ai quali Londra ha avviato progetti all'avanguardia.

    Johnson ha annunciato le sue intenzioni già sabato scorso al congresso conservatore di Blackpool in cui ha anche sottolineato la necessità di investire di più nei giacimenti nazionali di idrocarburi, in particolare quelli del Mar Nero. Proposito che è stato comunque fortemente criticato da più di 50 vescovi anglicani e cattolici, che insieme ad altri 200 rappresentanti religiosi cristiani hanno sottoscritto una lettera al primo ministro e al Cancelliere dello Scacchiere, Rishi Sunak, in cui si chiede di puntare invece sulle energie rinnovabili.

    Tra l'altro l'argomento dell'energia, con i costi delle bollette sempre più alti, è al centro della finanziaria che verrà presentata mercoledì proprio da Sunak. Intanto dopo le forti polemiche emerse nelle scorse settimane contro l'esecutivo, finalmente aumenta a ritmi sostenuti, anche se ancora ridotti rispetto a quanto fatto da altri Paesi, il numero di rifugiati ucraini accolti nel Regno: come ha affermato il ministro della Sanità, Sajid Javid, sono stati rilasciati 9500 visti all'interno del programma rivolto a chi ha parenti che già vivono in Gran Bretagna.

  • 10.38

    Il Cremlino: «L'embargo sul petrolio russo colpirà tutti»

    «La decisione di imporre l'embargo sulle forniture di petrolio russo peggiorerà l'equilibrio energetico in Europa colpendo tutti». Lo afferma il Cremlino riportato dalla Tass.

    Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha avvertito che gli europei «avranno un momento difficile» se la decisione di imporre un embargo sulla fornitura di petrolio russo verrà adottata.

    «In effetti, per quanto ne sappiamo, l'imposizione di un embargo sulla fornitura di petrolio russo è attivamente discussa. Questo argomento è molto complicato, perché un tale embargo avrà un impatto, e influenzerà molto seriamente il mercato globale del petrolio in generale», ha detto Peskov rispondendo ai giornalisti.

    Il funzionario del Cremlino ha notato che una tale decisione «peggiorerà seriamente gli equilibri energetici del continente europeo». «Gli americani rimarranno da soli - questo è ovvio - e si sentiranno molto meglio degli europei. Gli europei avranno un momento difficile. Probabilmente, questa è una decisione che colpirà tutti», ha riassunto Peskov.

    L'Ue si è detta «pronta» e «unita» a imporre eventuali nuove misure: a questo punto infatti nel mirino dovrebbero finire il carbone e il petrolio russi, settore finora risparmiato per le gravi conseguenze che un embargo comporterebbe sui Paesi energeticamente vulnerabili, come ad esempio l'Italia.

  • 10.36

    La più grande colomba della pace al mondo sulle Alpi svizzere

    Una colomba della pace lunga un chilometro è stata proiettata ieri sera sulla parete del Grosser Mythen (SZ): con la più grande immagine di questo tipo mai realizzata, l'Unicef ha voluto mandare un forte segnale per la pace in Ucraina e nel mondo intero.

    Oltre un milione e mezzo di bambini ha già dovuto lasciare l'Ucraina e una moltitudine di altri sono rimasti feriti o uccisi. Famiglie sono state separate perché i padri sono partiti in guerra, ha sottolineato l'Unicef in un comunicato, ricordando la Convenzione sui diritti dei bambini.

    La proiezione della gigantesca colomba vuole diffondere nel mondo intero questo simbolo di pace dal cuore dell'Europa. L'obiettivo è in particolare quello di attirare l'attenzione sui bambini in difficoltà in Ucraina, ma anche di dare coraggio per un avvenire pacifico.

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  • 10.28

    L'impatto indiretto della guerra pesa più delle sanzioni

    Le aziende svizzere sono più toccate dalle conseguenze indirette della guerra in Ucraina che dalle sanzioni: è quanto emerge da un sondaggio di Economiesuisse.

    Circa la metà delle imprese interpellate indica che il conflitto ha un impatto sulla loro attività e un quinto delle società parla di un forte influsso, emerge dai dati resi noti oggi. Tutti i settori sono toccati, ma a gradi diversi: particolarmente sotto pressione sono i comparti dell'industria chimica, delle macchine, dell'elettronica, e dei metalli, come pure i produttori di generi alimentari e i grossisti.

    La guerra nell'est europeo ha reso ancora più acuti i problemi alle catene di approvvigionamento che già esistevano e che si sperava potessero essere superati con la fine della gran parte delle misure anti-pandemia. Il 57% delle aziende lamenta una carenza di materie prime, il 37% di beni strumentali (per esempio macchine per la produzione), il 25% di beni di consumo e il 12% di energia (per esempio il gas).

    Tutto questo ha un forte impatto sui costi. Già prima della guerra in Ucraina erano stati osservati aumenti significativi dei prezzi delle materie prime e dei prodotti intermedi: la guerra contribuisce ora a far rincarare l'energia.

  • 10.17

    L'Olanda rilascia 2 detenuti ucraini: «Vanno in guerra»

    Controversa decisione della giustizia olandese: due detenuti ucraini, accusati di traffico di esseri umani, sono stati rilasciati da un tribunale di Breda per permettere loro di andare a combattere in Ucraina. Lo riporta Euractiv, secondo cui il via libera è stato dato con condizioni altrettanto controverse.

    I due, di 27 e 29 anni, di Lutsk, una città nel nord-ovest dell'Ucraina, sono stati in carcere per sei mesi con l'accusa di traffico di esseri umani. Erano stati arrestati lo scorso settembre su uno yacht mentre cercavano di trasportare un gruppo di albanesi in Gran Bretagna.

    L'avvocato dei due detenuti ha chiesto alla corte di concedere il rilascio anticipato - sono detenuti in un centro di custodia - per consentirgli di combattere. I giudici olandesi hanno concesso la liberazione perchè si tratta di «circostanze speciali e gravi». Tuttavia, i due sono stati rilasciati a diverse condizioni: devono evitare di commettere altri reati, tornare alla loro detenzione preventiva se richiesto dal tribunale, e, se richiesto, e sottoporsi alla sentenza se il tribunale deciderà ancora di condannarli.

    Alla fine di febbraio, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva deciso di liberare i detenuti per consentirgli di combattere.

  • 10.04

    Aperto il fuoco sul porto di Odessa, sirene a Leopoli

    Due navi russe sono apparse in un'incursione a distanza nel porto di Odessa e hanno aperto il fuoco «in modo indiscriminato». Lo ha riferito su Telegram il portavoce del quartier generale operativo dell'amministrazione militare regionale di Odessa Serhiy Bratchuk, come riferisce Ukrinform.

    L'artiglieria delle Forze armate ucraine avrebbe aperto il fuoco in risposta e avrebbe allontanato le navi dalla riva.

    Nuovo allarme anti-aereo invece a Leopoli. Le sirene hanno suonato attorno alle 9.30 ora locale. È la terza volta in meno di dodici ore che dagli altoparlanti della città dell'Ovest dell'Ucraina arriva per i residenti l'ordine di recarsi al più presto nel rifugio più vicino.

  • 09.56

    Mosca conferma l'attacco Rivne: «Uccisi 80 nazionalisti»

    L'esercito russo conferma l'attacco contro un campo di addestramento militare a Rivne, mentre smentisce l'attacco all'impianto chimico di Sumy che ha provocato una fuoriuscita di ammoniaca. Lo riportano le agenzia russe Tass e Interfax.

    L'esercito russo, ha affermato il portavoce del Ministero della Difesa di Mosca Igor Konashenkov, ha condotto un attacco con missili cruise ad alta precisione «contro un centro di addestramento per mercenari stranieri e unità nazionaliste ucraine» nella regione di Rivne. Nell'attacco, aggiunge, «sono stati uccisi oltre 80 mercenari e nazionalisti».

    A proposito dell'attacco alla fabbrica chimica di Sumy, invece, Konashenkov ha detto che si è trattato di una «provocazione pianificata» messa in atto dai nazionalisti ucraini.

  • 09.27

    «Oggi 8 corridoi umanitari, non da Mariupol»

    Otto corridoi umanitari sono stati concordati per la giornata di oggi in Ucraina, ma nessuno dalla città assediata di Mariupol. Lo riporta il Guardian citando la vice prima ministra ucraina Iryna Vereshchuk, che ha spiegato come continuino a fallire gli sforzi per raggiungere Mariupol con scorte umanitarie.

    Nel frattempo più di tre milioni di ucraini sono stati costretti a partire per i paesi europei. Lo riporta l'agenzia Ukrinform citando il consigliere del capo dell'Ufficio del Presidente Mykhailo Podoliak.

    «Più di 3 milioni di ucraini sono costretti ad andare nei paesi europei. Il numero totale di sfollati interni che hanno lasciato le loro città e il loro lavoro a causa della guerra è di 11-12 milioni, basta rendersi conto di questa cifra. La Russia sta distruggendo la vita di milioni di persone. Non è ancora una catastrofe umanitaria globale?», ha detto Podoliak.

  • 09.15

    Bombe su Kiev, sale a otto il numero delle vittime

    È salito a otto il numero delle vittime del bombardamento dell'esercito russo la notte scorsa sull'area residenziale del distretto di Podolsk a Kiev. Lo ha riferito l'ufficio del procuratore generale dell'Ucraina citato dall'agenzia Unian.

    La zona è stata colpita da una potente esplosione che ha lasciato un cratere largo diversi metri.

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  • 08.47

    Cambi: rublo pesante a 104 su dollaro

    Il rublo continua ad essere pesante sul dollaro. La valuta russa, che prima della guerra in Ucraina trattava a 75 sulla divisa americana, viene scambiata a 104 sul biglietto verde.

    Intanto oggi ripartono in modo graduale gli scambi alla borsa di Mosca, secondo quanto ha annunciato nei giorni scorsi la governatrice della banca centrale russa, Elvira Nabiulina. Saranno trattati solamente i titoli di stato federali russi mentre resterà ancora fermo il mercato azionario. La borsa di Mosca è rimasta chiusa dal 25 febbraio, con l'invasione dell'Ucraina. L'indice principale nel giorno precedente aveva perso il 33% bruciando oltre 190 miliardi di dollari.

  • 08.40

    «Perdita a Sumy sotto controllo, nessuna minaccia»

    La perdita di ammoniaca avvenuta nella notte nell'impianto chimico di Sumykhimprom, nella città di Sumy, è «sotto controllo con solo una persona ferita». Lo afferma su Twitter il Centro per le comunicazioni strategiche del Ministero della cultura ucraina.

    Anche il governatore dell'oblast di Sumy Dmytro Zhyvytskyy su Telegram conferma: «Alle 7.50 la perdita è stata eliminata». «Attualmente sono in corso lavori regolari. Non vi è alcuna minaccia per la popolazione. Si è saputo di una persona ferita, un dipendente dell'impresa», aggiunge il governatore.

  • 08.23

    «Regolare il flusso del gas per l'Europa»

    Gazprom ha reso noto che continua regolarmente il flusso di gas verso l'Europa attraverso il territorio Ucraina. Lo riporta l'agenzia Bloomberg. Il colosso dell'energia russo ha evidenziato che il transito attraverso il territorio ucraino prosegue regolarmente a 104,7 milioni di metri cubi al giorno.

  • 07.51

    Kiev resta l'obiettivo, attesa una nuova offensiva

    Kiev, la capitale ucraina, resta la priorità per l'esercito russo ed è possibile una nuova offensiva nelle prossime settimane. Lo sostiene l'intelligence britannica nel bollettino giornaliero.

    Nel nord della capitale, si legge nel bollettino pubblicato sul profilo twitter del Ministero della Difesa britannico, sono proseguiti pesanti combattimenti, ma l'avanzata russa da quella direzione si è fermata. «Nonostante la continua mancanza di progressi, Kiev rimane l'obiettivo militare principale della Russia ed è probabile che si decida di dare priorità al tentativo di accerchiare la città nelle prossime settimane», scrive l'intelligence inglese.

    «Le forze che avanzano dalla direzione di Hostomel, nel nord-ovest, sono state respinte da una feroce resistenza ucraina. La colonna di mezzi corazzati russi resta ad oltre 25 chilometri dal centro della città», aggiunge.

  • 07.34

    Verso sanzioni USA ai piani più alti dell'economia Russia

    Il vice consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Daleep Singh, ha affermato che gli Usa potrebbero ancora espandere le sanzioni e raggiungere «le vette più alte» dell'economia russa.

    In un'intervista a ‹60 Minutes› sulla Cbs, Singh ha affermato che la Russia sta già «guardando in un abisso economico» ed è «sulla corsia preferenziale per un tenore di vita sovietico in stile anni '80». Le sanzioni americane contro Mosca - ha spiegato il vice consigliere - potrebbero ancora essere ampliate e applicate ad altri obiettivi, tra cui più banche e «settori che non abbiamo toccato: si tratta principalmente di petrolio e gas, ma ci sono anche altri settori», ha detto Singh. «Non voglio specificarli, ma penso che Putin saprebbe cosa sono».

    Il vice consigliere Usa ha infine ha osservato che le proiezioni suggeriscono come l'economia russa sarà la metà di quella che era prima dell'invasione dell'Ucraina. «Non siamo orgogliosi della sofferenza del popolo russo», ha detto Singh. «Questa è la guerra di Putin. Queste sono le sanzioni di Putin. E questa è la difficoltà di Putin che sta causando al popolo russo».

  • 07.12

    Notte di bombe su Kiev, perdita chimica a Sumy

    Ennesima notte di bombardamenti russi sull'Ucraina, nel ventiseiesimo giorno della guerra scatenata da Mosca. Le bombe sono cadute in particolare su Kiev e nella regione nordorientale di Sumy, mentre le sirene d'allarme antiaeree hanno risuonato in diverse zone.

    Nella capitale ucraina i bombardamenti hanno investito alcune case e un centro commerciale nel quartiere di Podil, nel quale è scoppiato un vasto incendio che ha reso necessario l'intervento di 11 squadre dei vigili del fuoco: il bilancio delle vittime è di almeno sei morti.

    Nella regione di Sumy, bersagliata da caccia russi diretti verso il centro dell'Ucraina, c'è stata una perdita di ammoniaca da un impianto chimico: le autorità hanno lanciato l'allarme per due villaggi entro i 2,5 chilometri dal sito, raccomandando agli abitanti di prendere precauzioni.

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  • 00.01

    Al via il ventiseiesimo giorno di guerra