USA 2020 Trump-Biden: notte senza vincitore, la pazienza è di rigore

ATS

4.11.2020 - 17:02

La notte elettorale negli Stati Uniti si è chiusa senza un vincitore ufficiale, in attesa che in alcuni Stati chiave vengano contate le schede arrivate per posta. Il duello tra il presidente Donald Trump e lo sfidante democratico Joe Biden proseguirà anche nei prossimi giorni.

A occupare la Casa Bianca per i prossimi quattro anni sarà il candidato che raggiungerà il traguardo dei 270 grandi elettori. Attualmente, secondo le proiezioni di Fox News, Trump ha ottenuto 213 grandi elettori, mentre Biden ne ha raccolti 238.

Tutto si gioca quindi in sei Stati in bilico, per un totale di 83 grandi elettori: in Pennsylvania (20) e Michigan (16) è in testa Trump, mentre Wisconsin (10) e Nevada (6) sembrano pendere più dalla parte del candidato democratico. È invece testa a testa in Georgia (16) e Carolina del Nord (15), sebbene il presidente in carica appaia in leggero vantaggio.

Tra gli «swing state», Trump si è assicurato Texas (in dubbio alla vigilia), Iowa, Florida e soprattutto l'Ohio. Biden si è dal canto suo aggiudicato New Hampshire, Minnesota e Arizona.

I voti per posta saranno decisivi

A Biden, secondo Fox, basterebbero 32 grandi elettori per diventare il nuovo presidente degli Stati Uniti, mentre l'attuale inquilino della Casa Bianca (considerando anche i tre grandi elettori che presumibilmente arriveranno dall'Alaska) ce ne vorrebbero almeno 54 per essere riconfermato.

A far pendere l'ago della bilancia saranno dunque i voti giunti per posta, che tendenzialmente favoriscono i democratici. Una possibilità che ha mandato su tutte le furie Trump: il presidente statunitense ha già minacciato di rivolgersi alla Corte Suprema, dove 6 giudici su 9 sono di nomina repubblicana. Biden dal canto suo ha invitato a essere pazienti e ha chiesto di contare ogni voto.

Tutta l'America, però, rimane con il fiato sospeso anche perché sono numerose le proiezioni fornite dai diversi media statunitensi. Attualmente, il New York Times conta 213 grandi elettori per Trump e 227 per Biden. Per la CNN quelli del presidente si attestano sempre a 213, mentre il rivale democratico è a quota 224. Un'ulteriore proiezione dell'agenzia Associated Press (AP) si allinea ai numeri forniti da Fox (213 a 238).

Le proiezioni variano, poiché alcuni media - CNN e New York Times - ritengono ancora incerta l'Arizona (con 11 grandi elettori), mentre Fox e AP la danno in mano ai democratici, così come una parte del particolare Maine.

L'annuncio del vincitore forse solo venerdì

Bisognerà in ogni caso ancora attendere a lungo per l'annuncio del vincitore. Fonti ufficiali in Michigan, Wisconsin e Pennsylvania hanno riferito che non saranno in grado di annunciare l'esito del voto entro la fine della giornata. In alcuni casi si potrebbe attendere fino a venerdì. Lo riferisce il Guardian.

Il motivo del rinvio, secondo alcuni media americani, è la necessità di continuare a contare i voti per posta. Questi ultimi continueranno ad essere conteggiati nei prossimi giorni anche in Carolina del Nord. In Pennsylvania, in assenza di una vittoria schiacciante, per i risultati definitivi sarà necessario contare tutte le schede arrivate per posta entro tre giorni dall'Election day.

Gli altri Stati

Sempre secondo le proiezioni dei media statunitensi, il presidente in carica ha riconquistato - come quattro anni fa - Kansas, Dakota del Nord, Dakota del Sud, Louisiana, parte del Nebraska (4 grandi elettori su 5), Wyoming, Arkansas, Missouri, Alabama, Mississippi, Tennessee, Carolina del Sud, West Virginia, Indiana, Utah, Idaho, Oklahoma, Montana e Kentucky. Si attende il risultato finale dell'Alaska, che però dovrebbe rimanere territorio repubblicano.

Biden si è invece fatto preferire in Colorado, California, New Mexico, Illinois, Connecticut, New Jersey, Rhode Island, Massachusetts, Maryland, Delaware, Distretto di Columbia, Vermont, Virginia, Washington, Oregon, Hawaii, parte del Maine (3 grandi elettori su 4) e a New York.

Dalle elezioni del 2016 non si registrano grandi scossoni: rispetto a quattro anni fa, i democratici - sempre secondo le proiezioni di Fox News - hanno soffiato ai repubblicani gli undici grandi elettori dell'Arizona e uno nel Nebraska. Le prossime ore saranno decisive per gli altri Stati in bilico.

Biden: «Siamo sulla strada per la vittoria»

«Siamo sulla strada per vincere queste elezioni», ha detto il candidato democratico alla Casa Bianca Joe Biden, dicendosi «ottimista sul risultato».«Dobbiamo essere pazienti e aspettare che tutti i voti vengano contati», ha aggiunto commentando l'andamento della nottata elettorale.

Il risultato delle elezioni presidenziali «potrebbe non essere noto sino a mercoledì mattina (stasera in Svizzera) o più tardi», ha sottolineato il 77enne parlando a Wilmington, Delaware. «Ci vorrà tempo per contare i voti ma vinceremo in Pennsylvania», ha poi affermato il candidato democratico, aggiungendo: «Non spetta a me o a Trump decidere chi ha vinto queste elezioni. Spetta a voi, spetta al popolo».

Trump: «Pronti a festeggiare»

Ma Donald Trump non ci sta, e lo ha fatto capire chiaramente presentandosi poco dopo le due del mattino (le 8.30 in Svizzera) ai circa 250 sostenitori invitati alla Casa Bianca e assiepati nella East Room, con in prima fila la first family al completo.

«Ringrazio gli statunitensi, abbiamo vinto ovunque, risultati fenomenali», ha detto. Il 74enne ha poi duramente criticato la procedura di voto.

Poi ha puntato il dito contro gli Stati dove continuerà lo scrutinio, dalla Pennsylvania al North Carolina, dal Wisconsin al Michigan: «Stanno tentando di rubarci le elezioni», ha detto, riecheggiando un tweet che poco prima era stato censurato dal social media come «controverso e fuorviante».

«È chiaro che abbiamo vinto in Georgia e North Carolina», ha affermato il presidente, riferendosi a due Stati chiave per i quali non è stato ancora dichiarato un vincitore. «Stiamo vincendo anche in Pennsylvania, con un margine veramente enorme», ha detto Trump dalla Casa Bianca. «La partita non è chiusa», ha aggiunto.

Ricorso alla Corte suprema per bloccare il conteggio

«C'è un gruppo molto triste di persone che sta cercando di togliere il voto a milioni di elettori di Trump», ha poi sostenuto il presidente. «Andremo alla Corte Suprema, questa è una frode per gli americani, e un imbarazzo per il Paese», ha poi aggiunto, commentando gli sviluppi della notte elettorale con il conteggio dei voti che andrà avanti per giorni in alcuni Stati, ben consapevole che in tale ipotesi a giudicare sarà un'Alta Corte con sei giudici su tre di nomina conservatrice, grazie alla recente new entry Amy Coney Barrett.

«Eravamo pronti a celebrare un grande successo, ma la nostra vittoria è stata improvvisamente sospesa», ha sottolineato.

Trump ha seguito i primi risultati dalla East Wing della Casa Bianca con i suoi più alti consiglieri.

Sul fronte del voto per il rinnovo del Congresso, i democratici mantengono la maggioranza alla Camera, mentre per il controllo del Senato è testa testa.

Trump: «Ero avanti, poi c'è stata un'ondata di schede a sorpresa»

Più tardi, a metà pomeriggio di mercoledì in Svizzera, il presidente uscente su Twitter è tornato ad agitare lo spettro dei brogli, nel commentare probabilmente il recupero di Joe Biden in Stati come il Michigan e il Wisconsin.

«La scorsa notte - afferma - ero avanti, spesso saldamente, in molti Stati chiave, in quasi tutti quelli governati e controllati dai democratici. Poi, ad uno ad uno, i vantaggi sono magicamente scomparsi, nel momento in cui sono state contate discariche di schede a sorpresa. Molto strano». Trump poi attacca i sondaggisti: «Ancora una volta hanno completamente sbagliato!».

Intanto la campagna di Donald Trump si dice fiduciosa sull'esito del risultato elettorale: il presidente è in una «posizione molto, molto, molto buona». Trump - spiega Bill Stepien, manager della campagna - appare ben posizionato in Georgia, dove «abbiamo fiducia nei numeri». Più complicato invece il Wisconsin che potrebbe essere in «territorio di riconteggio» dei voti.

Lo staff di Biden fiducioso: «Sarà il prossimo presidente»

E a crederci di più, ora è anche lo staff del suo rivale: «Siamo fiduciosi sul fatto che Joe Biden sarà il prossimo presidente degli Stati Uniti». Lo afferma Jen O'Malley Dillon, il manager della campagna dell'ex vicepresidente.

Donald Trump rischia una sconfitta imbarazzante se ricorre alla Corte Suprema per le elezioni, ha aggiunto la campagna di Biden.

Incognita Nebraska, sorpasso di Biden in Michigan

Biden è proiettato verso la vittoria nel cruciale collegio elettorale 2 del Nebraska, dove con l'85% dei voti scrutinati, ha 10 punti di vantaggio su Trump.

Se l'ex vicepresidente conquisterà anche il Michigan (16 voti), dove ha intanto sorpassato Trump (secondo la CNN, il candidato democratico è al 49,3% contro il 49,1% del presidente), non avrà bisogno di vincere in Pennsylvania per arrivare alla Casa Bianca. Secondo l'Associated Press, Trump si aggiudica quattro dei cinque voti elettorali del Nebraska.

Il Nebraska è diviso in tre collegi elettorali, ognuno dei quali sceglie il proprio grande elettore, a differenza degli altri Stati dove il vincitore del voto popolare si assicura tutti i grandi elettori. Situazione simile anche nel Maine, dove Biden otterrebbe tre dei quattro voti elettorali. Il candidato democratico è avanti di dieci punti in questo Stato: quando sono stati scrutinati l'82% dei voti, l'ex vicepresidente ha il 53,23% dei voti e Donald Trump il 43,93%.

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