Pentagon-Leaks Le carte segrete statunitensi svelano le guerre interne russe

SDA

14.4.2023 - 09:49

Dalle profonde divisioni all'interno del governo di Mosca sulla guerra in Ucraina al test di un missile ipersonico cinese ai timori, più seri e fondati che mai, di una partecipazione di Pechino al conflitto al fianco della Russia.

Secondo i documenti statunitensi trapelati il Ministro della Difesa russo Sergei Shoigu (a sinistra) avrebbe avuto un acceso diverbio con il capo della Wagner Yevgeny Prigozhin, che solo Putin sarebbe stato in grado di risolvere. Il generale Valery Gerasimov (a destra), sempre secondo i documenti trapelati avrebbe invece preparato un piano per far fallire l'invasione dell'Ucraina mentre Vladimir Putin si sarebbe sottoposto alla chemioterapia.
Secondo i documenti statunitensi trapelati il Ministro della Difesa russo Sergei Shoigu (a sinistra) avrebbe avuto un acceso diverbio con il capo della Wagner Yevgeny Prigozhin, che solo Putin sarebbe stato in grado di risolvere. Il generale Valery Gerasimov (a destra), sempre secondo i documenti trapelati avrebbe invece preparato un piano per far fallire l'invasione dell'Ucraina mentre Vladimir Putin si sarebbe sottoposto alla chemioterapia.
KEYSTONE

Nelle carte classificate sfuggite alle maglie del Pentagono c'è una tale quantità di informazioni riservate da far tremare i polsi all'amministrazione Biden e mettere completamente in discussione il modo in cui Washington gestisce i suoi dossier più segreti.

L'argomento più caldo nei file è ovviamente il conflitto ucraino che, secondo la valutazione dell'intelligence Usa contenuta nei documenti, si protrarrà per tutto il 2024. Per ancora un anno e mezzo, infatti, «nessuna delle due parti riuscirà a vincere ed entrambe si rifiuteranno di sedersi al tavolo dei negoziati», si legge sulle carte trapelate.

Lotte intestine attorno a Vladimir Putin

C'è poi la questione delle lacerazioni nei rapporti tra Vladimir Putin e i suoi generali e all'interno del Cremlino che, dai file, appaiono molto più ampie di quanto si pensasse all'inizio della guerra.

In uno dei memo si parla del piano del capo di stato maggiore, il super generale Valery Gerasimov, per sabotare il conflitto in Ucraina mentre Putin si sottoponeva alla chemioterapia per curarsi il cancro.

I documenti svelano anche le divisioni sul conteggio dei morti e dei feriti in Ucraina, con l'agenzia di intelligence interna Fsb che accusa i militari di oscurare l'entità delle vittime russe. In particolare, il ministero della Difesa russo non conteggerebbe tra le perdite i morti nei ranghi della Guardia nazionale, del gruppo paramilitare Wagner e delle milizie cecene.

A proposito della milizia, secondo i file, Putin ha cercato personalmente, convocando un incontro lo scorso 22 febbraio, di risolvere una disputa tra Serghei Shoigu e Yevgeny Prigozhin che accusava il ministro della Difesa di bloccare deliberatamente deliberatamente l'accesso delle sue truppe alle risorse di munizioni.

Sempre a proposito della guerra in Ucraina nei file americani viene anche rivelata una certa insofferenza da parte di Washington nei confronti dell'atteggiamento «troppo accomodante» verso la Russia del segretario generale dell'Onu Antonio Guterres.

Il Pentagono teme che la Cina possa aiutare la Russia

L'altro tema in primo piano nelle carte top secret è la Cina. Dai file emerge che la preoccupazione del Pentagono che Pechino possa aiutare Mosca nella sua guerra contro l'Ucraina fornendo armi e supporto materiale è molto più accentuata di quanto non emerga dai briefing in chiaro di Casa Bianca e dipartimento della Difesa.

In un memo è scritto esplicitamente che è assai probabile che la Cina entrerà in guerra in caso di «un attacco ucraino su suolo russo con armi fornite dalla Nato». In un altro documento su Pechino si parla, invece, del test di un missile ipersonico condotto lo scorso 25 febbraio.

Secondo quanto rivelato, il super razzo cinese – un DF-27 – ha volato per 12 minuti per 2.100 km con una «alta probabilità» di penetrare i sistemi di difesa anti-missili balistici degli Stati Uniti.

Infine, ci sono i timori americani per la crescente influenza cinese e russa in America Latina e Africa. In particolare, un accordo tra la Wagner e Haiti per combattere le bande criminali sull'isola e la costruzione da parte della Cina di infrastrutture in Nicaragua.