Lo sprint finale per la Casa Bianca è partito. A meno di due giorni dal voto si consumano le ultime battute di una campagna elettorale infuocata e caratterizzata da un'emergenza sanitaria senza precedenti nella storia moderna.
Donald Trump e Joe Biden percorrono l'America nelle ultime 48 ore a loro disposizione, con il presidente impegnato in 10 comizi in due giorni per cercare di colmare quel gap che vede Biden in vantaggio, malgrado il presidente stia recuperando in alcuni Stati chiave.
Gli ultimi sondaggi continuano a mostrare l'ex vicepresidente avanti a livello nazionale. Secondo Wall Street Journal e Nbc, un vantaggio relativamente solido di 10 punti, maggiore quindi di quello che Hillary Clinton aveva a questo punto della campagna quattro anni fa.
Trump recupera negli stati chiave
Ma le rilevazioni indicano anche un Trump che non molla nei battleground State, quelli come Florida e Michigan in grado di decidere l'esito delle elezioni.
Anche se ancora indietro, il presidente – secondo Wall Street Journal e Nbc – sta recuperando terreno e ha ridotto lo scarto a soli sei punti negli swing State.
Di fronte a numeri ballerini la campagna dell'ex vicepresidente resta cauta e invita a non lasciarsi andare a facili entusiasmi, memore dello schiaffo di quattro anni fa.
In massa alle urne
Il presidente ostenta invece sicurezza e spera di ripetere il miracolo del 2016 quando, a dispetto di tutto e tutti, conquistò la Casa Bianca. Un obiettivo che Trump ritiene possibile e per il quale si sta battendo con tutte le sue forze, come mostrato dai comizi in cinque Stati nella sola giornata di domenica.
Gli statunitensi sembrano essere consapevoli che la posta in gioco è alta e si sono riversati in massa a votare: a due giorni dall'Election Day sono già 92 milioni quelli che lo hanno già fatto, la maggior parte con il voto per corrispondenza che rischia di creare non pochi problemi nel conteggio finale delle schede viste le diverse regole vigenti fra i vari Stati.