Considerazioni Ristorni non versati: «Decisione al limite, ma capisco»

SwissTXT

27.6.2019 - 17:29

Source: rsi

«È una situazione giuridicamente al limite del corretto, però è vero che anche politicamente ci si trova in una situazione difficile».

Così il consigliere federale Ignazio Cassis ha commentato la decisione del Consiglio di Stato ticinese, comunicata mercoledì, di bloccare una parte dei ristorni per i debiti di Campione d'Italia.

«Forse una misura simbolica»

«Penso che sia più una misura simbolica che altro, una misura che mostra che si vuole accelerare la questione», osserva il capo del Dipartimento degli affari esteri, che lo scorso 17 giugno, rispondendo a un'interrogazione del consigliere nazionale PPD Marco Romano, aveva escluso la possibilità di prelevare dalle imposte dei frontalieri le somme dovute agli enti ticinesi dall'enclave italiana in dissesto.

«I debiti devono essere trattati indipendentemente dalla questione dei ristorni», aveva detto Cassis.

«Giuridicamente non è corretto, però...»

«Il Consiglio federale ha chiaramente detto che questo giuridicamente non è corretto, però non ci sono solo le leggi, c’è anche la politica e le due cose assieme possono essere viste con un certo equilibrio», ha puntualizzato giovedì.

Ricordiamo che l'Esecutivo ticinese ha deciso di versare all'Italia la quasi totalità dei ristorni (84,33 milioni di franchi) previsti dall'accordo con Roma, trattenendo 3,8 milioni per i debiti di Campione d'Italia.

«Sono contento che il Governo cantonale abbia preso comunque una decisione corretta sull’ammontare totale dei ristorni. Ha tenuto questa piccola compensazione per Campione come misura di pressione politica e per questo ho comprensione», ha sottolineato il consigliere federale.

La posizione del Comune di Lugano

Il Municipio di Lugano è il principale creditore dell’enclave in Ticino. «Sono circa due milioni legati praticamente tutti alla depurazione delle acque”, ha dichiarato il sindaco, Marco Borradori, ai microfoni della RSI.

«È vero che tra enti pubblici ci vuole la solidarietà e credo che l’abbiamo sempre dimostrata e continueremo a farlo, però è altrettanto chiaro che la vicenda di questo credito pone qualche interrogativo anche alla nostra popolazione. La decisione del Governo mi soddisfa molto perché può creare qualche pressione su Roma», ha aggiunto.

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