Coronavirus Stop in Ticino a tutte le attività non necessarie

sam / SwissTXT

14.3.2020

Il presidente del Consiglio di Stato ticinese Christian Vitta e in direttore del DSS Raffaele De Rosa e, dietro di loro, il medico cantonale Giorgio Merlani.
Il presidente del Consiglio di Stato ticinese Christian Vitta e in direttore del DSS Raffaele De Rosa e, dietro di loro, il medico cantonale Giorgio Merlani.
Keystone / Ti-Press

Una nuova conferenza stampa è stata indetta per oggi, sabato pomeriggio, dalle autorità ticinesi, durante la quale sono state annunciate nuove misure per cercare di contenere l'evoluzione del coronavirus.

A prendere la parola per primo è stato il presidente del Consiglio di Stato ticinese Christian Vitta, il quale ha spiegato che sono state prese «nuove misure più incisive, ma frutto di una ponderata valutazione, per cercare di limitare i contatti tra le persone allo stretto necessario».

Chiusi i bar, i ristoranti e i negozi, ...

La prima misura annunciata riguarda la chiusura di tutti gli esercizi pubblici: da stasera a mezzanotte (e almeno fino al 29 di marzo) saranno dunque chiusi bar, ristoranti, pub, ecc. 

Escluse dalla chiusura: le consegne a domicilio, le mense sociali, quelle aziendali e per le case anziani che non sono aperte al pubblico.

... ma non gli alimentari e le farmacie

Chiusi al pubblico anche i negozi e i mercati, tranne quelli che vendono beni di prima necessità. Restano dunque aperti supermercati e farmacie, ma anche chioschi e stazioni di servizio, ma rispettando le norme igieniche e le direttive.

Non potranno più esercitare la propria attività coloro che offrono servizi alla persona, come i parrucchieri, barbieri ed estetiste, anche a domicilio.

Posta e banche aperte

Sono invece garantiti i servizi postali, bancari, ecc. nonché le attività legate all'agricoltura.

«Quanto annunciato è sul modello di quanto proposto dall'Italia. Addirittura con alcune restrizioni siamo andati oltre», ha sottolineato il presidente del Governo Vitta.

Si vigilerà affinché le misure vengano rispettate

Norman Gobbi ha annunciato che il rispetto delle norme di condotta e dei divieti sarà controllato dallo Stato maggiore di condotta cantonale, attraverso le risorse a sua disposizione (come la Polizia e le altre autorità preposte).

«Cantone e comuni - ha affermato il ministro - hanno espresso preoccupazione per l’atteggiamento di parte della popolazione che non si rende conto dell’importanza del rispetto delle raccomandazioni delle autorità».

«Faremo come fanno gli arbitri nel calcio - ha affermato Gobbi - prima un avvertimento, poi un cartellino giallo e infine quello rosso».

Posticipato l'inoltro delle dichiarazioni delle imposte

Il direttore del Dipartimento delle finanze Vitta ha poi informato che, nell'Amministrazione cantonale, saranno garantiti solo i servizi essenziali. Saranno quindi chiusi gli sportelli all’utenza, ma resteranno aperti quelli per le urgenze.

Inoltre è stato posticipato l'inoltro delle dichiarazioni delle imposte al 30 giugno.

Verso il rinvio delle elezioni cantonali

Il ministro Vitta ha anche annunciato la possibilità di posticipare le elezioni comunali, previste il 5 aprile.

Dal canto suo, il direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi ha precisato che domani, domenica, il Governo contatterà i rappresentanti dei comuni e lunedì verrà annunciata la decisione definitiva. «Ma sembra che si andrà verso questa direzione».

Rispondendo alla domanda di un giornalista, il ministro ha spiegato che «il materiale per le votazioni è già stato spedito, quindi formalmente il voto è già iniziato, ed è questo il nodo da sciogliere».

Offerta del trasporto pubblico da rimodulare

Ha poi preso la parola anche il direttore del Dipartimento del territorio Claudio Zali, il quale ha spiegato che ci saranno delle novità anche in merito al traporto pubblico.

In particolare, da lunedì 16 marzo le imprese di trasporto pubblico sono incaricate di rimodulare l’offerta, in particolare per cercare di ottimizzare le risorse, dal momento che bus e treni sono decisamente più vuoti del solito.

Un pacchetto di misure a sostegno di economia e privati

Per controbilanciare l'impatto della pandemia e delle decisioni delle autorità nell'ambito dello stato di necessità, il Governo ha varato anche un pacchetto di misure a sostegno dell'economia e dei privati che vanno a sommarsi a quelle introdotte dal Consiglio federale per far fronte alla pandemia.

Da domani, domenica, a partire dalle 10h00 sarà attivata una Infoline per le aziende, che risponderà al numero 0840 117 112.

De Rosa: «Sacrifici limitati nel tempo»

Dal canto suo, il direttore del Dipartimento delle sanità e della socialità Raffaele De Rosa ha ricordato i "consigli" rivolti a tutta la popolazione, e sottolineato principalmente quello di ridurre al minimo gli spostamenti, obiettivo delle misure odierne.

«Si tratta di sacrifici, ma ricordiamoci che sono limitati nel tempo», ha sottolineato De Rosa.

Due nuovi decessi in Ticino

Dopo che tutti e 5 i consiglieri di Stato hanno preso la parola, è stata la volta del medico cantonale, Giorgio Merlani.

Egli ha ricordato che in Ticino attualmente le persone risultate positive al coronavirus sono 265. Di queste, 64 sono all'ospedale e 13 in terapia intensiva.

Ricordiamo inoltre che oggi sono stati registrati due nuovi decessi in Ticino, di due persone anziane vulnerabili e affette da patologie preesistenti. Il numero delle vittime nel Cantone sale quindi a quota 5.

Numeri e link utili

È utile ricordare che, per tutte le informazioni sul COVID-19 e sulle misure prese dalle autorità, la hotline cantonale ticinese è sempre in funzione dalle 7h00 alle 22h00 allo 0800 144 144. Il sito specifico che il Cantone ha aperto è consultabile in ogni momento cliccando qui.

La Hotline a livello federale risponde invece a tutte le domande 24 ore su 24 al numero +41 58 463 00 00. Il sito della Confederazione sul coronavirus COVID-19 invece è raggiungibile cliccando qui.

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