La protesta contro i tagli previsti dal Preventivo 2024 ha radunato un numero eccezionale di partecipanti a Bellinzona giovedì pomeriggio e sera.
La piazza gremita di gente.
La partecipazione è stata particolarmente alta.
C'era molta eterogeneità tra i manifestanti.
Su uno striscione si legge: «Una società che taglia sulla scuola non ha futuro»
Il corteo per le strade di Bellinzona.
Dalla fondazione diamante: «Giù le mani... dal nostro e vostro domani!»
Molta gente si è radunata per lo sciopero.
Alcuni dei cartelloni mostrati.
L'inizio della manifestazione era previsto per le 17.00.
Un momento di protesta degli operatori sociali della Fondazione Gabbiano.
Un momento durante lo sciopero dei lavoratori di cura dell'Ospedale Sociopsichiatrico Cantonale (OSC), organizzato per la giornata di sciopero dei dipendenti pubblici.
Un cartello recita: «Da curanti a malati, il passo è breve».
Sciopero a Bellinzona 29 febbraio
La piazza gremita di gente.
La partecipazione è stata particolarmente alta.
C'era molta eterogeneità tra i manifestanti.
Su uno striscione si legge: «Una società che taglia sulla scuola non ha futuro»
Il corteo per le strade di Bellinzona.
Dalla fondazione diamante: «Giù le mani... dal nostro e vostro domani!»
Molta gente si è radunata per lo sciopero.
Alcuni dei cartelloni mostrati.
L'inizio della manifestazione era previsto per le 17.00.
Un momento di protesta degli operatori sociali della Fondazione Gabbiano.
Un momento durante lo sciopero dei lavoratori di cura dell'Ospedale Sociopsichiatrico Cantonale (OSC), organizzato per la giornata di sciopero dei dipendenti pubblici.
Un cartello recita: «Da curanti a malati, il passo è breve».
Decisamente di più dell’ultima volta, quando 12 anni fa lo sciopero degli statali portò in Piazza Governo circa 1’500 persone.
Stavolta invece al corteo (e poi al raduno di fronte al Palazzo delle Orsoline), si sono presentati in molti di più.
Tutti per protestare contro il mancato riconoscimento del carovita, i mancati rimpiazzi del partenti e, probabilmente, i risparmi che si annunciano per il futuro.
Le cifre
La stima della polizia per il solo corteo parla di 4’000 persone. Gli organizzatori alzano la cifra a 6’000. Attorno alla fontana della Foca, verosimilmente, si sono presentati in 5’000.
La partecipazione, riporta la RSI, era eterogenea: studenti, docenti, operatori del settore socio-sanitario, anziani.
Ghisletta: «Una giornata storica»
Enrico Quaresmini di ErreDiPi ha usato parole forti, secondo l'emittente di Comano: «Terrorismo contabile».
Raoul Ghisletta di VPOD ha invece affermato: «Questa è una giornata storica. È lo sciopero più grande mai fatto nel settore pubblico in Ticino».
Xavier Daniel dell'OCST ha sottolineato l'importanza dell'alleanza tra settori diversi: «Siamo in piazza per dimostrare che siamo in grado di unire le nostre forze per combattere contro lo smantellamento del servizio pubblico».
Il Governo, però, non sembra impressionato dalla forte partecipazione. Il Consiglio di Stato ha dichiarato di aver «preso atto dello sciopero» ma che «appare poco comprensibile».