Ticino Riapertura alberghi, Pianezzi: «Soddisfatti, ma anche preoccupati»

SwissTXT / pab

4.5.2020

Il presidente di HotellerieSuisse Ticino Lorenzo Pianezzi 
Il presidente di HotellerieSuisse Ticino Lorenzo Pianezzi 
Ti-Press

«C’è sicuramente una certa soddisfazione per poter tornare al lavoro, ma anche una forte preoccupazione nel non sapere come questo lavoro si svilupperà”.

A dirlo è il presidente di HotellerieSuisse Ticino Lorenzo Pianezzi. In Ticino da oggi, lunedì, sono infatti potuti riaprire completamente gli alberghi, non soltanto per ospitare i lavoratori impiegati nei settori essenziali. Una possibilità di riapertura che era molto attesa e di cui ne hanno approfittato circa otto strutture su dieci.

Per molti si tratta però di una riapertura parziale, fatta più di preparativi in attesa dei clienti che al momento sono ancora pochi.

«Non ci saranno più i clienti stranieri»

Preparativi che significano anche e soprattutto misure igieniche da mettere in atto: «Sono impegnative e anche costose, tra mascherine, guanti e disinfettante», ha spiegato ai microfoni della RSI la titolare dell’Albergo La Posta di Bignasco Marie-Paule Gens.

Per lei le preoccupazioni maggiori sono però altre: «Non ci saranno più i clienti stranieri, noi abbiamo ad esempio una buona clientela italiana di habitué. Ormai prendiamo le cose settimana per settimana, ma la paura c’è».

«In certi punti dell’albergo ci vorrà più personale»

Da Bignasco a Locarno, all’hotel Belvedere che, dopo aver ospitato per settimane il personale sanitario al fronte nell'emergenza Covid, ora si prepara a riaccogliere i turisti.

Servirà però un periodo di prove, per testare il nuovo protocollo igienico, come conferma il direttore Michele Rinaldini: «In certi punti dell’albergo penso che ci vorrà anche più personale, perché ci sarà un controllo in più che da parte nostra dobbiamo fare, e penso specialmente agli esterni. Internamente invece la pulizia delle camere sarà fatta certamente con più attenzione, ma non mi sembra gravissimo, lo è forse un po’ di più nella gastronomia, dove molto probabilmente dovremo lavorare con due turni».

Economicamente, conclude Rinaldini, la riapertura dovrebbe essere ugualmente sostenibile.

Le proposte di HotellerieSuisse

Insomma, per affrontare la ripartenza ci vorrà tempo, ma anche soldi e aiuti.

E HotellerieSuisse presenta anche la ricetta: «Un finanziamento a fondo perso per supportare gli albergatori e deduzioni fiscali per gli svizzeri che fanno le vacanze all’interno del Paese».

Ticino e Grigioni giorno per giorno

Tornare alla home page