LocarnoUna nuova indagata per la rissa alla rotonda di piazza Castello
Swisstxt
19.10.2022 - 17:57
Nuovi sviluppi nelle indagini sul pestaggio avvenuto a Locarno, nella notte tra il 7 e l’8 ottobre, ai danni di un 26enne srilankese.
SwissTXT
19.10.2022, 17:57
19.10.2022, 23:17
Swisstxt / Red
Sotto inchiesta è finita infatti una sesta persona. Si tratta di una ragazza, contro la quale il procuratore pubblico Pablo Fäh ipotizza i reati di rissa e aggressione.
Il suo ruolo è comunque marginale rispetto a quello degli altri cinque imputati. A differenza di quanto deciso per loro, nel suo caso non sono stati ravvisati gli estremi dell’arresto.
Nuovi dettagli sull'accaduto
Mercoledì, riporta la RSI, sono anche emersi nuovi dettagli sui momenti che hanno preceduto la scena filmata alla rotonda di piazza Castello, ossia quando il gruppo e il 26enne srilankese erano ancora fuori dalla rotonda.
Il richiedente d'asilo non solo avrebbe avuto con sé un coltello ma lo avrebbe brandito e avrebbe rischiato di ferire seriamente i giovani. Un testimone ha anche riferito questo dettaglio a verbale: se la circostanza fosse confermata avrebbe molta importanza.
Sono in corso gli accertamenti. L'arma sarebbe stata gettata via da un componente del gruppo, ma non è ancora stata recuperata. Anche il 26enne, dopo le cure alla Clinica Santa Chiara, risulta irreperibile.
La discussione era iniziata fuori dalla rotonda
I cinque giovani arrestati per aver picchiato il 26enne hanno raccontato negli scorsi giorni la loro versione dei fatti. Contro alcuni di loro si ipotizza l'accusa di tentato omicidio.
Hanno riferito, ricordiamo, che il gruppo stava passando la serata all'esterno di un esercizio pubblico nei paraggi della rotonda. Una persona ubriaca, dicono, avrebbe iniziato a dar loro fastidio, all'inizio fuori dal locale, poi nell'area delle mura.
A quel punto sarebbe apparso il 26enne richiedente d'asilo, che avrebbe detto di essere amico dell'uomo ubriaco e avrebbe mostrato di volerlo difendere, raccontano i giovani. Fin da subito è emerso il fatto che avesse con sé un coltello.
Si sarebbe generato un battibecco tra il 26enne e il gruppo, poi degenerato, più tardi, all'interno della rotonda, con pugni, calci e colpi di skateboard.