Votazione del 3 marzo Cassa pensione e 13esima AVS: «Situazione delle rendite non molto trasparente»

aru

29.2.2024

L'Associazione Svizzera degli Istituti di Previdenza (ASIP) informa che quando si finisce di lavorare sono prelevati miliardi di franchi dalla cassa pensioni. Questo è uno dei motivi per cui le rendite del secondo pilastro diminuiscono.
L'Associazione Svizzera degli Istituti di Previdenza (ASIP) informa che quando si finisce di lavorare sono prelevati miliardi di franchi dalla cassa pensioni. Questo è uno dei motivi per cui le rendite del secondo pilastro diminuiscono.
Keystone

Ultimo scatto nella corsa alla votazione sulla 13esima rendita AVS. Il ruolo che gioca in questo contesto il calo delle pensioni della previdenza professionale è controverso. Il sistema non sarebbe molto trasparente.

aru

29.2.2024

Hai fretta? blue News riassume per te

  • Le associazioni di categoria svizzere sottolineano che grazie al secondo pilastro non è più necessaria la 13esima rendita AVS. La sinistra sostiene che le rendite LPP diminuiscono e che quindi in realtà una 13esima AVS è fondamentale.
  • Le pensioni della previdenza professionale sono davvero in calo, ma qual è il motivo?
  • Da un lato, chi smette di lavorare preleva miliardi dalla cassa pensione al raggiungimento dell’età pensionabile.
  • Dall'altro, l'aliquota di conversione del capitale in rendita è scesa diminuendo la rendita media.
  • Ali esperti del settore però dicono che il sistema non è molto trasparente.

La battaglia nella votazione per la 13esima rendita AVS è nella sua fase calda. I risultati degli ultimi sondaggi prevedono un risultato risicato domenica 3 marzo.

E al centro delle argomentazioni dei contrari al disegno di legge c'è ora la previdenza professionale. Il secondo pilastro è obbligatorio dal 1985, grazie al quale non c'è più bisogno della 13esima AVS, spiega Stefan Mäder al «Blick». Mäder è presidente dell'Associazione Svizzera d'Assicurazioni (ASA) e si batte per il «no».

La sinistra, che è favorevole a una rendita aggiuntiva del primo pilastro, sostiene esattamente il contrario. «Negli ultimi 13 anni il livello delle nuove rendite LPP è diminuito del 20%», spiega all'«Aargauer Zeitung» il consigliere nazionale Roger Nordmann (PS). Dato che la cassa pensione è indebolita, l'AVS deve essere rafforzata, sostiene il socialista.

Tra il 2010 e il 2023 l’aliquota di conversione del capitale in rendita per gli uomini di 65 anni è scesa da 6,74 a 5,37. In un esempio di calcolo questo significa che chi è andato in pensione nel 2010 con un avere di cassa pensione di 300'000 franchi ha ricevuto una rendita media di 20'220 franchi. Nel 2023 questa rendita ammonterebbe a 16'110 franchi. Si può quindi parlare di una perdita effettiva di 4'110 franchi.

Aspettativa di vita più lunga o costi amministrativi

«La scarsa performance del secondo pilastro è dovuta agli eccessivi costi amministrativi e allo scarso rendimento degli investimenti», continua Nordmann. La Confederazione parte dal presupposto che la causa del calo delle rendite sia l’aumento della speranza di vita.

Ma c’è una seconda ragione per il calo delle pensioni. Come mostrano «Handelszeitung» e «Blick», sempre più persone prelevano parte o addirittura tutto il loro capitale dalla cassa pensione. L'Associazione Svizzera degli Istituti di Previdenza (ASIP) ha parlato all'«Aargauer Zeitung» di un importo esorbitante. Nel 2022 sono stati prelevati circa 11,5 miliardi di franchi.

«Se si guarda alla media delle nuove pensioni tra il 2015 e il 2022, queste sono diminuite di circa il 7%. Se si tiene conto dell'effetto dei maggiori prelievi di capitale, le rendite sarebbero aumentate di quasi l'8%», afferma il direttore dell'ASIP Lukas Müller-Brunner.

Inoltre il calcolo di Nordmann secondo cui le rendite diminuirebbero a causa delle aliquote di conversione non sarebbe serio.

Presso l'istituto di previdenza federale Publica il 50% degli assicurati riceve anche un capitale al momento del pensionamento. «Osserviamo una chiara tendenza verso il prelievo di capitali in forma mista», afferma la direttrice Doris Bianchi.

Bianchi è neutrale riguardo alla 13esima rendita AVS, ma afferma: «Il voto dimostra che la situazione reddituale delle generazioni più anziane non è molto trasparente».