VotazioniIl Consiglio federale sconfessato per tre oggetti su quattro
mc, ats
13.2.2022 - 17:53
Giornata nera per il Consiglio federale: il popolo ha seguito le raccomandazioni del Governo solo su uno dei quattro oggetti in votazione oggi, domenica 13 febbraio, bocciando il divieto di sperimentazione animale e umana.
Keystone-SDA, mc, ats
13.02.2022, 17:53
13.02.2022, 20:55
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Il risultato delle urne ha dato torto all'esecutivo invece sull'abolizione della tassa di bollo, il divieto di pubblicità del tabacco e gli aiuti ai media.
Per il consigliere federale Ueli Maurer il «no» opposto dal popolo all'abolizione della tassa di bollo sull'emissione di nuovo capitale aziendale «non è drammatico», ma è un «un segnale che non è incoraggiante per le giovani imprese che vogliono investire».
In un contesto di grandi cambiamenti a livello internazionale – il ministro delle finanze ha citato la tassa minima che si sta sviluppando in ambito Ocse – la Svizzera sta perdendo in attrattiva. Occorrei invece impegnarsi per creare e mantenere buone condizioni quadro, ha insistito il 71enne.
«Lo sparare a zero sulle imprese che si è visto durante la campagna di votazione mi preoccupa», ha proseguito l'esponente UDC, che ha ricordato come le aziende creino posti di lavoro e quindi benessere.
Maurer ha anche sottolineato che l'oggetto oggi respinto alle urne «non è nato nella cucina del Consiglio federale»: risponde infatti a un'iniziativa parlamentare.
A suo avviso c'è comunque anche qualcosa da salvare del voto odierno: «Positivo è il fatto che dopo aver speso migliaia di milioni in questi ultimi due anni ci si concentri di nuovo sul risparmiare», ha concluso il tesoriere della Confederazione.
Il consigliere federale Alain Berset ha invece preso la parola per commentare il «sì» all'iniziativa per proteggere bambini e adolescenti dalla pubblicità sul tabacco, tema sul quale il governo ha incassato una delle sconfitte di giornata.
«Dobbiamo constatare che il controprogetto non è stato considerato sufficiente», ha detto il ministro, ricordando come si tratti di un argomento su cui si discute da parecchi anni.
La prevenzione contro il tabagismo è comunque un obiettivo strategico anche di Confederazione e Cantoni, ha sottolineato il friburghese. Il fumo causa infatti ogni anno moltissimi casi di malattie gravi, come i tumori, e di conseguenza perdite in vite umane e a livello economico.
La questione è ora sapere come mettere in atto l'iniziativa. «È difficile dire quando i lavori preparatori saranno finiti», ha affermato Berset, «ma sicuramente non sarà per il 2022». Il titolare del Dipartimento dell'interno (DFI) ha ricordato infatti che l'iter è lungo: bisogna elaborare un progetto, a cui seguono almeno tre mesi di consultazione e i necessari adattamenti, prima che la palla passi al Parlamento.
Per quanto riguarda il «no» al pacchetto di aiuti ai media, Simonetta Sommaruga non ha nascosto la sua delusione. Ma il risultato popolare è chiaro e bisogna accettarlo, ha aggiunto la ministra delle comunicazioni.
A suo avviso, durante la campagna si è parlato molto dei soldi statali, in particolare nella Svizzera tedesca, e poco dei media. E l'argomento degli aiuti finanziari dello Stato ha avuto la meglio.
Agli occhi della maggioranza dei cittadini, il progetto originale è stato troppo modificato in Parlamento e, con le aggiunte finanziarie apportate, ha perso il suo equilibro. Tuttavia, ha proseguito, il sostegno ai media è importante per la democrazia, indipendentemente dalla votazione odierna.
Le minoranze linguistiche – oltre alla Romandia anche parecchi comuni romanciofoni e italofoni dei Grigioni hanno votato sì – meritano un'attenzione particolare, ha sottolineato Sommaruga.
A suo parere, infine, nonostante vi siano dei punti che non sono stati rimessi in discussione durante la campagna, occorre ancora analizzare bene il risultato prima di proporre un nuovo progetto.
L'iniziativa per il divieto totale di sperimentazione animale e umana, respinta a larga maggioranza, avrebbe bloccato l'accesso ai farmaci sia per medicina umana che veterinaria, ha ribadito il ministro della sanità Alain Berset.
La legge svizzera sulla sperimentazione è già una delle più severe al mondo e continuerà ad esserlo anche in futuro, ha assicurato.