Votazioni federaliCosti della sanità, dopo i due «no» la stampa romanda esorta il mondo politico ad agire
ev, ats
10.6.2024 - 09:41
Dopo il doppio «no» del popolo alle iniziative di carattere sanitario – quella per premi meno onerosi del PS e quella per un freno ai costi del Centro – la stampa della Svizzera romanda esorta i politici ad agire per ridurre i costi della sanità. I controprogetti elaborati a Berna non risolvono i problemi di fondo
Keystone-SDA, ev, ats
10.06.2024, 09:41
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Le iniziative del Centro e del PS hanno il merito di aver spinto il Consiglio federale a proporre controprogetti indiretti volti ad arginare i costi della sanità, scrive La Liberté.
In particolare, i Cantoni dovranno fornire un sostegno minimo per finanziare la riduzione dei premi delle casse malati. «È un primo passo nella giusta direzione, ma non sarà sufficiente», rileva il quotidiano friburghese.
Per Le Temps si tratta di «un leggero lifting, ma queste misure minori non ridurranno i costi sanitari». «Il loro aumento incessante è motivo di preoccupazione. I premi aumenteranno fortemente anche nel 2025», sottolinea il quotidiano ginevrino.
«Forzare la mano»
«È semplicemente insostenibile», affermano le testate del gruppo ESH (Le Nouvelliste, ArcInfo e La Côte). «Occorre che la preoccupazione numero uno dei cittadini diventi quella dei nostri eletti e del nostro governo (...) Devono avere il coraggio di forzare la mano agli operatori sanitari per ottenere risparmi equi. Molti di loro si sono ingozzati troppo fino ad ora», aggiungono i tre quotidiani regionali.
«Per motivi economici, i vari attori del settore sanitario si dimostrano poco inclini a ridurre la spesa complessiva», conferma La Liberté.
In particolare, Le Temps si aspetta che la ministra della sanità Elisabeth Baume-Schneider, «forte delle tre vittorie ottenute domenica alle urne», assuma la guida di questo settore, lavorando di concerto con i Cantoni.
Il Blick romando auspica un vero dibattito sull'organizzazione del sistema sanitario svizzero. «È frustrante sentirsi dire che i premi continueranno ad aumentare», ritiene.
Da parte loro, 24 Heures e Tribune de Genève hanno deplorato «un atto perso da parte del Centro e del PS». Il doppio fallimento di domenica è la conseguenza dell'incapacità di questi due partiti di lavorare insieme per risolvere una delle principali preoccupazioni degli svizzeri», scrivono. «Matematicamente, tuttavia, c'era abbastanza sul tavolo per riuscire».
Voto del portafoglio
Nella Svizzera tedesca il sito Watson ritiene che gli svizzeri hanno votato con il loro portafoglio. L'iniziativa del PS è fallita soprattutto perché solo una parte della popolazione avrebbe beneficiato del tetto del 10%. «Il suo finanziamento, probabilmente aumentando le tasse, avrebbe colpito tutti», sottolinea.
In caso di vittoria di una delle due iniziative, i contribuenti avrebbero dovuto pagare «prima o poi», aggiunge la Südostschweiz. Per il quotidiano svizzerotedesco, l'effetto sarebbe stato «lo stesso per i due progetti: i costi non (sarebbero stati) ridotti, ma trasferiti».
La Neue Zürcher Zeitung (NZZ) si spinge oltre, sottolineando che il rifiuto dell'iniziativa per la riduzione dei premi è dovuto in particolare alla resistenza della Svizzera tedesca.
Con quasi il 62% di voti favorevoli, «la Svizzera romanda ha approvato facilmente l'iniziativa per la riduzione dei premi (i cui costi potrebbero essere imputati in modo sproporzionato alla Svizzera tedesca)», scrive il quotidiano zurighese.
Il doppio «no» non segna tuttavia la fine della storia. «Occorrerà attendersi altre iniziative esca in futuro», sottolinea il quotidiano zurighese.
A suo avviso, «non sarebbe sorprendente se, a medio termine, i vecchi sogni della sinistra ottenessero la maggioranza: una cassa malattia unica statale e un sistema con premi in base al reddito».