Qualità e quantità La notte di sonno perfetta: ecco il segreto
Caffeina, attività fisica, alimentazione: ecco cosa influisce nella qualità del nostro riposo.
Se la notte abbiamo difficoltà ad addormentarci, apportare dei piccoli cambiamenti alla nostra routine può aiutarci enormemente. Gli scienziati del sonno hanno la formula che fa per noi. Ce ne parla Jason Ellis, direttore del Centre for Sleep Research presso la Northumbria University, Regno Unito.
Da 7 a 9 ore per notte
Prima di tutto, concentriamoci sulla durata del sonno. Il dottor Ellis raccomanda di dormire 7-9 ore a notte, senza contare quei momenti di dormiveglia dopo aver spento (ripetutamente) la sveglia. A questo proposito, l’esperto consiglia anche di non impostare la sveglia anzitempo: è meglio dormire profondamente meno tempo, che dormire più a lungo da quasi svegli.
«Una buona qualità del sonno può avere un impatto positivo su tante cose, dalla concentrazione alla creatività, e anche sul modo in cui affrontiamo le situazioni», ha dichiarato lo specialista.
Occhio alla qualità del materasso
Per migliorare la qualità del sonno lavoriamo sul «setting» della camera da letto: la temperatura deve essere ottimale, cioè di 22° C, la luce minima, e il livello di rumori sotto i 40 decibel. La qualità del materasso è imprescindibile: non badiamo a spese in questo reparto, perché sono in gioco tutti gli ambiti della nostra salute e del nostro benessere.
Cosa non fare
Da evitare a tutti i costi: la caffeina, almeno 6 ore prima di andare a dormire, l’attività fisica vigorosa la sera, e il cibo, almeno due ore prima di distenderci.
Secondo una ricerca commissionata dal marchio di materassi Nectar Sleep, in collaborazione con il team del professor Ellis, un incredibile 72% degli individui intervistati è convinto di non dormire abbastanza. Tuttavia, secondo l’esperto, con questi semplici accorgimenti è possibile migliorare la qualità del sonno di un terzo, anche per le persone che soffrono di insonnia.
«Evitare la caffeina e minimizzare i rumori può sembrare qualcosa di ovvio, ma la combinazione di tutti gli elementi della formula ci permetterà di ottenere risultati sorprendenti», ha concluso il dottor Ellis.
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