Digitale & Lifestyle I narcisisti soffrono meno di stress o depressione

CoverMedia

8.11.2019 - 16:09

Uomo che si guarda allo specchio.
Uomo che si guarda allo specchio.
Source: Covermedia

Le persone egocentriche, egoiste e piene di sé hanno meno probabilità di sviluppare una condizione d’ansia e sintomi depressivi.

I narcisisti sono meno vulnerabili ai problemi, in particolare quelli che causano stress, ansia o depressione.

Per questo una nuova ricerca, condotta dal dottor Kostas Papageorgiou della Queen’s University Belfast, mette in luce una concezione diversa dei narcisisti rispetto a quella comune, perlopiù negativa.

«I risultati del nostro studio indicano che il narcisismo è strettamente legato a componenti positivi dello stato psicologico di una persona, come l’autostima e il senso dello scopo, e protegge contro i sintomi della depressione e dello stress», ha dichiarato dottor Papageorgiou. «Questa ricerca aiuta a spiegare le variazioni nei sintomi della depressione all’interno della società: se una persona è mentalmente più forte, ha più probabilità di abbracciare le sfide della vita con successo, e non di vederle come un grosso ostacolo».

Come spiega il dottore, nel narcisismo esistono due dimensioni: i narcisisti vulnerabili, che sono più portati alla difensiva e a credere che gli altri abbiano un comportamento ostile, e i narcisisti grandiosi, che solitamente possiedono un senso di importanza esagerato e si preoccupano tanto del loro status sociale e del loro livello di potere.

Il team di Belfast ha effettuato un totale di tre studi coinvolgendo oltre 700 adulti, scoprendo che i narcisisti grandiosi godono di un livello più basso di stress, e sono in grado di sviluppare una «durezza» mentale che tiene a bada i sintomi della depressione.

«Questo lavoro promuove la diversità e l’inclusione delle persone e delle idee, incoraggiando a non considerare i tratti più oscuri, come quelli del narcisismo, come buoni o cattivi, ma come un prodotto dell’evoluzione e dell’espressione della natura umana, che può essere benefico o dannoso, a seconda del contesto».

Dottor Papageorgiou ha pubblicato due articoli sul tema nelle riviste scientifiche Personality and Individual Differences, e European Psychiatry.

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