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Intervista Un dentista rivela i segreti di una buona igiene orale
Mara Ittig
17.1.2019
Quante volte dobbiamo lavarci i denti? È meglio uno spazzolino elettrico o manuale? E il filo interdentale? Abbiamo intervistato uno specialista in odontoiatria e chiesto al Dr. Ralf Rössler qual è la cosa giusta da fare.
Dr. Rössler, cominciamo dalle basi: come si lavano correttamente i denti?
Per quanto riguarda la tecnica, dovremmo innanzitutto effettuare una pulizia sistematica dei denti, per poi passare ad uno spazzolamento generale in senso verticale, partendo dalle gengive. È importante spazzolare tutti i lati dei denti, cioè l'esterno, l'interno e le superfici occlusali.
Meglio utilizzare lo spazzolino elettrico o quello manuale?
La raccomandazione è chiaramente quella di usare lo spazzolino elettrico. Le persone sono limitate nella pulizia manuale, la sistematicità ci risulta difficile, come dimostrano anche le ricerche.
Il vantaggio decisivo dello spazzolino elettrico è che compensa i nostri errori. Quando laviamo i denti manualmente spesso premiamo troppo forte, mentre lo spazzolino elettrico ha un controllo della pressione. Solitamente poi il tempo dedicato alla pulizia dei denti è troppo breve, di gran lunga inferiore ai due o tre minuti consigliati dagli specialisti. La maggior parte delle persone, quando spazzola i denti manualmente, impiega meno di un minuto, pur pensando di averci messo di più. Per questo lo spazzolino da denti elettrico è dotato di un apposito timer. Un altro vantaggio dello spazzolino elettrico è quello di guidarvi nei quadranti dentali, rendendo più agevole effettuare una pulizia sistematica.
La tecnologia a oscillazione rotativa al momento è la migliore, dal punto di vista scientifico, per la pulizia dei denti.
Con che frequenza bisogna lavarsi i denti?
La frequenza di pulizia dipende dai propri fattori di rischio: in condizioni normali è sufficiente una o due volte al giorno. Se avete una dentatura gravemente danneggiata o cariata o molte protesi dentarie, invece, sarebbe opportuno pulirli da tre a quattro volte al giorno.
Questo ci porta anche a domandarci quale sia il momento migliore per lavarsi i denti...
Sarebbe meglio lavarli prima di mangiare. Se si presume che il cibo abbia un effetto dannoso sulla sostanza dentale, allora è meglio proteggere i vostri denti prima di mangiare.
Lavare per proteggere e non per pulire?
È così che stanno le cose. Dobbiamo anche abbandonare l'idea che sia necessario eliminare i batteri nocivi. La cavità orale è un organo predigestivo in cui dimorano normalmente dei germi. Si tratta più che altro della cosiddetta gestione dei biofilm, cioè di preservare il corretto equilibrio della flora orale.
E il filo interdentale?
Il consumo medio di filo interdentale è inferiore a un metro all'anno. È raccomandato più che altro alle persone con una una dentatura danneggiata o una protesi, che non riesco più a raggiungere alcuni punti con lo spazzolino.
Tuttavia, è più importante che si mantenga una buona pulizia manuale. Sarebbe bene utilizzare il filo interdentale, ma non è necessario farlo ogni giorno. Si può anche pulire molto bene con bastoncini e spazzolini interdentali: è più facile e più realistico.
Collutorio: sì o no?
Va bene utilizzare il collutorio, ma non lo si può sostituire alla pulizia manuale.
Il collutorio può essere un buon ausilio. La maggior parte delle soluzioni di risciacquo sono prodotti cosmetici, non contengono sempre ciò che è scritto sull’etichetta. Se non si ha tempo per l'igiene orale o si vuole avere la coscienza a posto, è possibile risciacquare la cavità orale con un collutorio.
Che influenza ha l’alimentazione?
Il cibo non è importante se avete una dentatura sana; in questo caso i vostri denti possono resistere a qualsiasi cosa. Non stiamo parlando di mangiare sano in senso tradizionale, ma di salute dentale e del pregiudizio che non si dovrebbero mangiare zuccheri.
La carie è una malattia infettiva, proprio come la parodontite. Se avete un'infezione e i denti cariati, è meglio evitare lo zucchero, poiché i microrganismi che generano le carie trasformano lo zucchero in acidi che danneggiano la sostanza dura del dente.
Il vero problema è l'acido, non lo zucchero. Tutte le bevande energetiche, ad esempio, sono estremamente acide. Possono essere parzialmente prive di zucchero, ma a causa dell'acidità provocano almeno altrettante carie.
È così anche per la frutta?
Lo stesso vale per la frutta. Se avete mangiato qualcosa di acido non lavatevi i denti subito dopo. Ciò danneggia lo smalto dentale, che poi viene realmente intaccato. È meglio aspettare che la superficie sia remineralizzata e che il dente sia stabile. In ogni caso aspetterei mezz'ora, meglio ancora un'ora, fino a quando la remineralizzazione non sia terminata, per effettuare una pulizia senza rischi.
Cosa si può fare per i problemi alle gengive?
Molto semplice: una terapia. Quando parliamo di problemi alle gengive, per la maggior parte di noi significa parodontite e avrete bisogno di una terapia a lungo termine. Non si tratta di profilassi ma di una post-cura. L'unico modo per evitare che ciò accada è quello di sottoporsi a controlli regolari. La parodontite non si manifesta immediatamente, ma è un processo cronico. Spesso comincia con un'infiammazione delle gengive che è reversibile al 100%. Purtroppo, la maggioranza delle persone lascia sanguinare le gengive pensando che guariranno da sole. La verità è che si tratta di un'infiammazione che deve essere trattata e non è saggio aspettare che si trasformi in parodontite.
Cosa bisogna fare quando si nota il sanguinamento delle gengive?
Ci sono terapie minimamente invasive: prima di tutto, l'igiene orale può essere migliorata, oppure si può fare un check-up professionale in uno studio dentistico. Ci sono anche farmaci che aiutano. La gengivite può essere curata al 100%, prevenendo così una parodontite.
Lei dice che bisogna sottoporsi a controlli periodici. Cosa intende? Annualmente?
Questo dipende ancora dai fattori di rischio. Se non si hanno problemi è sufficiente recarsi dal dentista una volta all’anno, se invece avete una dentatura danneggiata è meglio farsi visitare due volte l’anno. Nessun apparecchio sostitutivo è migliore dell'originale, perciò non solo deve essere pulito, ma prima di tutto controllato. Se il margine della corona è poco spesso, non lo noterete da soli, o se lo noterete avverrà quando è ormai troppo tardi. Per questo motivo bisogna farsi visitare.
Come si fa ad avere denti belli e bianchi?
Un dente bianco è un dente malato. Nel suo colore di base, il dente è piuttosto bianco-giallastro perché la dentina si trova sotto. Lo scolorimento dei denti è relativamente raro ed è causato, ad esempio, da danni ai denti. Può essere corretto con ausili appropriati come faccette estetiche o lumineers.
I denti belli sono denti puliti. Se adottate una buona igiene orale, fate controlli regolari e vi sottoponete di tanto in tanto ad una pulizia presso un'igienista dentale, avrete dei bei denti bianchi.
E lo scolorimento?
Lo scolorimento è inevitabile e del tutto normale, non solo a causa delle nostre abitudini alimentari. Caffè, vino rosso e altri alimenti spesso causano lo scolorimento dei denti. Ci sono due tecniche per porvi rimedio. Lo sbiancamento deve essere effettuato in uno studio dentistico perché, se fatto male, potrebbe causare spiacevoli effetti collaterali. Fortunatamente, i prodotti a forte concentrazione che, se usati in maniera scorretta, potrebbero comportare spiacevoli conseguenze, non sono disponibili in commercio perché si tratta di dispositivi medici. Lo sbiancamento effettuato in uno studio medico in seguito può essere preservato e prolungato a lungo grazie a prodotti sbiancanti da applicare facilmente a casa.
Come scegliere un buon dentifricio?
La cosa più importante è che sia un dentifricio al fluoro, questo è lo standard odierno, e in secondo luogo vi deve piacere il suo gusto. L'ideale sarebbe sputare il dentifricio solo al termine della pulizia. Molte persone si sciacquano immediatamente la bocca con l’acqua, ma il dentifricio contiene molti principi attivi utili che dovrebbero rimanere sulla superficie del dente il più a lungo possibile.
Ecco perché dico che occorre scegliere un dentifricio che abbia un buon sapore e contenga gli ingredienti giusti. I prodotti delle grandi aziende in realtà contengono tutti dei buoni ingredienti.
Quindi è solo una questione di gusto, nel senso più vero della parola. A tal proposito, quest'ultimo è anche influenzato dalla cultura. Negli Stati Uniti si usano soprattutto dentifrici al gusto chewing gum, mentre il gusto menta è più popolare da noi in Europa.
E i dentifrici sbiancanti? Sono dannosi per lo smalto dei denti?
Quei tempi sono finiti. In passato, questi prodotti contenevano componenti estremamente abrasivi. I meccanismi d'azione di un dentifricio con effetto sbiancante odierno sono completamente diversi. Questi funzionano attraverso la ripigmentazione e li potete utilizzare senza esitazione.
A che età bisognerebbe iniziare a preoccuparsi dell'igiene orale dei bambini?
Si inizia con la gravidanza, i denti buoni o cattivi non si ereditano. Potete quasi inoculare i vostri bambini con carie e parodontite: i bambini vengono nutriti, fin dalla più tenera età, con lo stesso cucchiaio che hanno messo in bocca i loro genitori. Il sistema immunitario del bambino non è ancora completamente sviluppato, quindi finisce con l'ingerire i germi dei suoi genitori che possono causare carie o perfino una parodontite. La cosa migliore che potete fare per vostro figlio è evitare di imboccarlo con lo stesso cucchiaio che avete appena messo nella vostra bocca.
L'igiene orale inizia con il primo dente e viene eseguita dai genitori. Un bambino non può lavarsi i denti da solo fino all'età di cinque anni: gli esseri umani non sono fisiologicamente in grado di pulirsi sistematicamente. È l’adulto quindi a dovergli lavare i denti, il bambino potrà giusto effettuare uno spazzolamento generale subito dopo.
L'igiene non è innata in noi, ma una questione di educazione. Se Dio avesse voluto che ci lavassimo i denti, una delle nostre dieci dita sarebbe stata uno spazzolino da denti.
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