Spettacolo Alessio Boni a caccia di sfide

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17.4.2018 - 13:03

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Volto ricorrente nei film noir l’attore di Sarnico dichiara: «Le parti “da mulino bianco” non mi interessano».

Alessio Boni è affascinato dai personaggi complessi.

Volto ricorrente dei film noir, l’attore di Sarnico ha un debole per i ruoli che richiedono tensione costante e una predilezione per il brivido: come nell’ultima performance dedicata a «Respiri» debutto alla regia di Alfredo Fiorillo, in anteprima come evento speciale al Festival del Cinema europeo di Lecce.

«Sono Francesco, un padre bipolare, lancinato da una tragedia, che spera di ritrovare la serenità tornando nella casa d'infanzia, e invece sbaglia tutto. Era un ruolo delicato, ho fatto molte ricerche, e ho potuto vedere in veri malati a che punto di dramma si possa arrivare con questa patologia», spiega Alessio Boni al telefono con l'ANSA.

«È un personaggio di quelli che amo di più interpretare, complesso, con una febbre interiore, le parti “da mulino bianco” non mi interessano. Poi mi piace la sfida di lavorare con registi esordienti in cui trovo idee nuove. Alfredo ha un immaginario molto forte e preciso, tra noi c'è stata una grande collaborazione».

L’ultima stagione cinematografica ha visto Boni protagonista di successi al botteghino fra cui «Buonanotte, amore ciao» di Michele Soavi e «La ragazza nella nebbia» di Donato Carrisi, premiato anche con il David di Donatello.

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