Un lungo periodo di degenza, seguito da un recupero funzionale non ancora completo. Ecco le sue parole ospite nel salotto di «Domenica In», di fronte a Mara Venier. «Scusate se parlo come un robot, ma ahimè non l'ho scelto io», dice Platinette articolando le parole a fatica.
«Adesso sto bene, sono autosufficiente, riesco a muovermi, faccio passi lenti, non ho perfettamente in uso la parte sinistra. Sto recuperando alla velocità della luce il linguaggio per me è fonte di vita, mi sto esercitando tutti i giorni, ancora incespico soprattutto nelle situazioni di commozione come questa».
Si tratta delle conseguenze relative all’ictus, preso in tempo grazie all’intuizione di un fisioterapista che era in casa con lui in quel momento. «Fortunatamente è stato soccorso in modo tempestivo e questo ha permesso di poter agire subito dal punto di vista terapeutico. Le condizioni sono stabili e sono in corso una serie di accertamenti», recitava all’epoca il comunicato del suo agente.
Immediata la solidarietà della padrona di casa, Mara Venier, che ha espresso la sua stima per l’artista. «Io che ti ho seguito attraverso Instagram sono felice dei tuoi passi da gigante. Entri in empatia con le persone: è questa la tua bravura. Tu non nascondi i dolori e per questo sei diversa da tutte».
Platinette attraverso i social, dopo l’ictus aveva scritto un messaggio di incoraggiamento per i follower. «Non vergognatevi di mostrarvi per come state. Fate fisioterapia e allenate i muscoli anche della lingua per tornare a parlare. La terapia collaterale va fatta».