Il metodo educativo di ArnieSchwarzenegger per punire la figlia gli ha bruciato le scarpe. È stato troppo severo?
Di Philipp Dahm
12.11.2023
Arnold Schwarzenegger ha parlato dei suoi metodi educativi come genitore: in uno spettacolo televisivo ha raccontato tre aneddoti sui suoi figli, che comprendono come rifare il letto, mettere via le scarpe e spegnere la luce. È stato un padre troppo severo?
Di Philipp Dahm
12.11.2023, 09:01
Di Philipp Dahm
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Arnold Schwarzenegger afferma che probabilmente è stato un padre severo.
L'attore di origini austriache ha racconta nello show televisivo «Jimmy Kimmel Live» diversi aneddoti in cui ha punito duramente i figli per i cattivi comportamenti.
Lo stesso Arnie aveva un padre ancora più duro con lui.
Arnold Schwarzenegger è stato un padre troppo severo quando i suoi figli erano piccoli? L'attore, padre di cinque figli, ha risposto a questa domanda al «Jimmy Kimmel Live»: «Dipende da qual è la definizione. Se sei cresciuto come me, è stato tranquillo».
Probabilmente però la star della saga di «Terminator» non ha un criterio equo, considerando che con il padre Gustav Schwarzenegger in Stiria, in Austria, le cose erano ancora più difficili: «La nostra educazione è stata molto dura», ha rivelato Arnie. «C’era molta brutalità in casa. Siamo stati picchiati dai nostri genitori».
Ritornando al presente, il 76enne dice: «Per gli standard americani, probabilmente sono severo». Naturalmente Jimmy Kimmel gli chiede degli esempi, e l'ex governatore della California ne racconta tre.
Primo esempio: rifare il letto
Il primo aneddoto ruota attorno al figlio Patrick, nato nel 1993, ma «Terminator» inizia a raccontare in modo generale. «I miei figli devono rifarsi il letto, pulire la doccia, pulire il bagno e lavare i propri vestiti». Il pubblico lo applaude. È espressamente vietato far svolgere tali faccende di casa a una tata.
«Una volta sono entrato [nella stanza] e il letto era fatto in maniera impeccabile. L'ho visto e ho detto: "Patrick, sei stato tu a fare il letto?" E lui ha risposto [Schwarzenegger china la testa addolorato sul petto]: "No, non l'ho rifatto io".
Allora ho afferrato il materasso, ho aperto le finestre del balcone e ho gettato in piscina tutto. Ha quindi dovuto trascinare il materasso, i cuscini e tutto di sopra».
Secondo esempio: mettere via le scarpe
Il secondo racconto di Schwarzenegger riguarda Katherine, nata nel 1989 e oggi sposata con l'attore Chris Pratt. «Mia figlia aveva l'abitudine di togliersi le scarpe da tennis e di metterle accanto al caminetto. Le ho detto: "Non sarò il tuo servo. Sai dove devono stare le scarpe: nel ripostiglio"».
E ancora: «Non metterle qui. Le sposto io adesso, ma non lo farò una seconda volta». Ma poi l'attore ha dovuto mettere via le scarpe della figlia una seconda volta.
«E la terza volta ho detto: "Va bene, ho parlato abbastanza. Te l'avevo detto che ti avrei bruciato le scarpe". Così le ho prese e le ho messe nel camino».
Terzo esempio: spegnere la luce
La storia numero tre ha a che fare con la parsimonia e l'ambiente: «Ho un figlio a cui piaceva lasciare le luci accese. Dicevo sempre [ai bambini]: "Guardate, quando sono cresciuto in Austria dopo la seconda guerra mondiale c'era poca elettricità. Dovevamo sempre spegnere le luci"».
Arnie voleva trasmettere questa abitudine ai figli: «Ho detto: "Sapete che in California a volte ci sono delle carenze elettriche e dei blackout. Spegniamo sempre le luci"».
La reazione? «Sì, sì, papà», ma la luce poi non veniva mai spenta. «Gli ho detto: toglierò una lampadina ogni volta che lascerai la luce accesa. E [mio figlio] mi ride in faccia e mi risponde: "Ci sono sette lampadine su questo lampadario. Non mi interessa"».
La star di Hollywood sorride compiaciuta. «Ho detto: "Va bene". E ovviamente dopo sette giorni era al buio. E aveva cinque anni e si spaventava quando doveva andare nella sua stanza da solo di notte.
Ho detto: "Okay, ora stai piangendo, cosa facciamo adesso? Come risolviamo questo problema?". E lui ha risposto: "Spengo le luci, te lo prometto". Ho rimesso le lampadine e da quel giorno lui lo ha sempre fatto».
Cos'altro ha raccontato Arnie?
Arnie ha inoltre raccontato al «Jimmy Kimmel Live» come avrebbe posto fine allo sciopero degli sceneggiatori a Hollywood. «Quando ero bambino e litigavo con mio fratello, nostro padre ci chiudeva semplicemente in una stanza e diceva: "Non uscirete di qui finché non avrete risolto il problema"». Anche le parti in conflitto avrebbero dovuto essere rinchiuse. «Senza cibo», aggiunge Schwarzenegger e ride: «E senza bagno».
L'attore spiega poi come è nata l'iconica battuta di «Terminator», «I'll be back» - frase che lui non voleva nemmeno dire, perché un tempo aveva un insegnante di lingua che gli aveva spiegato come perdere l'accento austriaco - e se crede che Donald Trump pesi solo 97,5 chilogrammi, come risulta dagli atti del tribunale.
Attore e presentatore iniziano a parlare dei suoi figli quando Arnie parla del suo nuovo coinquilino, un maiale domestico. La sua progenie eccelleva nell'alimentazione dell'animale, tanto che alla fine il maiale pesava 136 chilogrammi.
Kimmel scherza: «Ho sentito che pesava 97,5 chilogrammi». Morale della favola? Il suino ha dovuto perdere peso in una «fat farm» (fattoria per grassi, ndt).