L'imprenditore si raccontaTomaso Trussardi: «Non sono un figlio di papà, ho perso tutto troppo presto»
Covermedia
20.9.2024 - 16:30
L'imprenditore di successo ripercorre il suo percorso personale e professionale, segnato da tragedie familiari e sfide lavorative lontane dal mondo della moda.
20.09.2024, 16:30
22.09.2024, 13:44
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Tomaso Trussardi racconta un passato segnato da dolori profondi, ma anche da un'indole lavorativa forte e determinata.
Nato nella celebre famiglia Trussardi, ha perso il padre Nicola a 15 anni e il fratello Francesco a 18, entrambi in incidenti stradali.
Queste perdite hanno segnato profondamente la sua vita, come ha confessato in un'intervista a Giacomo Freddi. «La gente mi dice che sono un figlio di papà e questo mi fa ridere», commenta con amarezza. «Ho perso il padre a 15 anni e il fratello a 18».
Tomaso Trussardi racconta un passato segnato da dolori profondi, ma anche da un'indole lavorativa forte e determinata.
Nato nella celebre famiglia Trussardi, ha perso il padre Nicola a 15 anni e il fratello Francesco a 18, entrambi in incidenti stradali. Queste perdite hanno segnato profondamente la sua vita, come ha confessato in un'intervista a Giacomo Freddi. «La gente mi dice che sono un figlio di papà e questo mi fa ridere», commenta con amarezza. «Ho perso il padre a 15 anni e il fratello a 18».
In giovane età, Tomaso si dedicava a lavori che nulla avevano a che fare con il mondo della moda. A 21 anni era assistente di Manfredi Catella, responsabile del nuovo sviluppo di Milano, e contemporaneamente scriveva come giornalista per «Libero».
«Due mestieri che non c'entravano nulla con il mio cognome, non poteva essere determinante», afferma. Dopo aver lasciato gli studi in Filosofia, che amava, si iscrive a Economia e completa un master in Corporate Finance and Banking alla Bocconi, ammettendo che queste esperienze lo hanno preparato agli eventi futuri, nonostante non fossero le sue passioni.
Solo successivamente Tomaso ha iniziato a lavorare all'interno dell'azienda di famiglia, partendo dalla gavetta: «Ho imparato osservando i cicli produttivi, dall'acquisto alla vendita, e sono stato nominato amministratore delegato prima della società produttiva e poi dell'intera azienda».