Mikaela Shiffrin è considerata la migliore sciatrice di tutti i tempi, di certo la più vincente. A 29 anni, dopo aver già conquistato tutto quello che c'era da conquistare, continua a lavorare duramente per il suo successo. In occasione del «Tonight Show» ha raccontato cosa la motiva.
Ospite di Jimmy Fallon, in prima serata negli Stati Uniti, la sciatrice più vincente della storia si è presentata con gli sci in mano, un vestito nero addosso e delle sneakers ai piedi.
Dopo i convenevoli e le solite battute, il presentatore ha chiesto cosa la motiva ancora, dopo aver vinto 97 gare di Coppa del Mondo, 16 coppe di cristallo, di cui 5 di generale.
«Il lavoro in sé, tutto il tempo sulla neve, l'analisi video, tutto ciò mi motiva - ha risposto Mikaela Shiffrin - Tutto questo, insieme, mi porta al mio livello migliore. È questo che mi motiva... non un record o un risultato o un premio che voglio raggiungere prima della fine della mia carriera. Si tratta solo di fare questa cosa al meglio delle mie capacità».
E quando la motivazione viene meno? «Uno dei modi in cui riesco a motivarmi quando mi sento svogliata è pensare a quanto lavoro stanno facendo i miei colleghi. La nostra motivazione direi che è reciproca. È questo ping-pong avanti e indietro che ci mantiene tutti motivati, ci fa stare all'erta e ci spinge a fare di più».
Il muro delle 100 vittorie in Coppa del Mondo
La statunitense potrebbe presto diventare la prima sciatrice professionista a conquistare 100 vittorie in Coppa del Mondo.
Una cifra incredibile se si pensa che la connazionale Lindsey Vonn - ritiratasi nel 2019 - è seconda in graduatoria con 82 vittorie. Terza, lontanissima, l'austriaca Annemarie Moser-Pröll, con 62. Vreni Schneider, quarta e prima svizzera, di vittorie in Coppa del Mondo ne ha collezionate 55. Quinta è Lara Gut-Behrami: la ticinese fino ad oggi ha conquistato 45 vittorie.
Ma a prescindere dal fatto che la 29enne riesca a raggiungere la cifra a due zeri, non cambierà la sua motivazione.
«Se saranno 100? È davvero difficile dirlo. Forse sì, forse no. Ma so una cosa: il numero in sé non cambierà la mia motivazione. Le cose accadono quando meno te lo aspetti. Penso che si tratti di abbassare o semplicemente bloccare le aspettative, in modo da poter fare il lavoro necessario per raggiungere ciò che le persone si aspettano da te».
