La Gran Becca Ecco perché la gara sulla montagna più iconica della Svizzera forse non si farà mai

bfi

31.3.2024

Franz Julen, presidente comitato organizzativo della "Gran Becca".
Franz Julen, presidente comitato organizzativo della "Gran Becca".
Keystone

Per due anni di fila le gare di discesa sul Cervino sono state cancellate. Ora il presidente del comitato sembra voler gettare la spugna, anche se alcune proposte positive ci sarebbero.

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31.3.2024

Sembra che le gare di discesa libera di Zermatt-Cervinia siano già storia prima ancora di andare in scena.

Nella rivista regionale «SRF Berna Friburgo Vallese», il presidente del comitato organizzatore della Gran Becca, Franz Julen, ha affermato che è un vero peccato che per due anni di fila la gara sia stata cancellata.

Tuttavia, per il presidente del comitato organizzatore non è una sorpresa. Dopotutto, la maggioranza degli atleti si è espressa contro la competizione in una riunione. Julen ha spiegato: «Le gare sono organizzate per gli atleti. Se non vogliono gareggiare, bisogna rispettare la loro opinione e accettarla».

Scendere a velocità folle con il Cervino che ti fa da sfondo... un sogno ancora irrealizzato. 
Scendere a velocità folle con il Cervino che ti fa da sfondo... un sogno ancora irrealizzato. 
Keystone

In effetti la Gran Becca è nata sotto una cattiva stella. Il periodo di fine ottobre, quando erano state programmate le gare, aveva già suscitato critiche per questioni climatiche e di sostenibilità.

Secondo Marc Berthod, ex sciatore e oggi esperto di sci alpino per la «SRF», gli atleti stranieri in particolare, hanno sempre ritenuto che queste gare togliessero loro tempo alla fase di preparazione.

Per il secondo anno di fila si è montato e smontato tutto l'apparato pronto per accogliere le gare di Coppa del Mondo, senza poter gioire nel vedere gli atleti in gara. 
Per il secondo anno di fila si è montato e smontato tutto l'apparato pronto per accogliere le gare di Coppa del Mondo, senza poter gioire nel vedere gli atleti in gara. 
Keystone

«L'intera pianificazione avrebbe dovuto essere affrontata in modo diverso», ha detto Berthod. Inoltre, sta diventando sempre più difficile allenarsi sui ghiacciai svizzeri o austriaci in estate.

Oltre a ciò, la meteo non è stata clemente, com'è normale che sia a 3'000 metri: «è troppo instabile e incerta».

Com'è stata accolta la decisione a Zermatt?

È ancora la SRF ad aver parlato con diversi residenti della località turistica vallesana. Molti si sono rammaricati del fatto che queste gare di discesa non si svolgeranno nella prossima stagione.

Ma, ci sono anche molte voci critiche che dicono che ci sono già abbastanza turisti a Zermatt. Altri, ancora, conoscitori delle montagne e delle loro bizze, dicono che era chiaro fin dall'inizio che non sarebbe mai stato possibile organizzare una gara a oltre 3'000 metri d'altitudine in novembre.

La nuova proposta sul tavolo

La proposta che è già sul tavolo, ovvero gareggiare a fine marzo, è fuori questione per l'attuale presidente Julen. «Entrambe le stazioni, Zermatt e Cervinia, sono al completo a fine marzo o inizio aprile.»

«Il finanziamento non è possibile in quel periodo. Inoltre, l'interesse mediatico per lo sci è troppo basso nei mesi in questione. Ma siamo costruttivi e ascolteremo tutti i suggerimenti che ci verranno proposti».

Züger si dice ottimista

Il co-direttore di Swiss-Ski, Diego Züger, è fiducioso che si troverà una soluzione per le gare a Zermatt.

«A lungo termine, sono convinto che un luogo come Zermatt, con queste infrastrutture, l'altitudine, la neve garantita e anche la reputazione, sarà molto attraente e sarebbe estremamente positivo per lo sci».