È bastato un settimo posto a Lara Gut-Behrami per conquistare la coppetta di super-G, il terzo trofeo stagionale in Coppa del Mondo, dopo quello di gigante e il grande Globo della generale. L'ultimo super-G della stagione è stato vinto dalla ceca Ester Ledecka.
Dopo essersi assicurata la generale e la coppa di gigante lo scorso weekend, nelle finali di Saalbach Lara Gut-Behrami ha infatti difeso la prima posizione nella classifica della disciplina grazie al settimo posto, che le ha permesso di mantenere 30 punti di margine su Federica Brignone, seconda, e 60 su Cornelia Hütter, terza.
Per la 32enne di Comano, che domani potrebbe far sua pure la coppa di discesa, si tratta della quinta affermazione in carriera nella specialità.
A vincere la gara è stata la polivalente ceca Ester Ledecka, che ha preceduto di 0”28 l’italiana Federica Brignone e di 0”30 la norvegese Kajsa Vickhoff Lee.
Le altre svizzere
Michelle Gisin ha terminato la gara al 13esimo posto, con un distacco di 1"03 sulla vincitrice di giornata, mentre Jasmina Suter, terza atleta rossocrociata in gara, ha concluso in 19esima posizione, con un ritardo di 1,70 secondi.
Nell'olimpo del super-G
Il super-G è la disciplina in cui Lara Gut-Behrami non ha rivali: la ticinese ha vinto 22 delle sue 45 Coppe del Mondo. Ha anche vinto l'oro ai Mondiali di Cortina nel 2021 e l'oro olimpico a Pechino nel 2022.
È ora chiaro che la 32enne di Comano, grazie alle sue cinque coppette di specialità, si unisce a due leggende assolute dello sci nell'olimpo delle stelle del super-G: la tedesca Katja Seizinger e l'americana Lindsey Vonn hanno pure loro vinto cinque globi di super-G.
«Gareggerò ancora un anno, e poi...»
«Queste sono condizioni impegnative per me. Non è andata male. Un paio di volte sono andata completamente fuori linea. È stata una delle mie gare migliori della stagione, tenendo conto delle condizioni. Sono molto felice che sia andata bene. È meraviglioso», ha commentato ai microfoni della «SRF» la ticinese.
«Credo che correrò ancora un anno, non penso ce ne saranno di più. Non è facile prepararsi per le Olimpiadi. La pressione, lo stress. Non mi piace più e non voglio più farlo. Sono sicura che l'anno prossimo gareggerò ancora».
«Per le Olimpiadi di Cortina (nel 2026 ndr.) penso invece che sia piuttosto irrealistico», ha poi aggiunto la dominatrice di questa stagione di Coppa del Mondo parlando del futuro.
«La base per lavorare con Hervas è venuta meno»
«Gli allenatori vanno e vengono. Non è niente di speciale. Ci vuole fiducia e lealtà reciproca per lavorare bene insieme. Mi è stato detto che ha apprezzato molto il lavoro fatto assieme. Poi ci sono state altre decisioni. La base per continuare a lavorare insieme è venuta meno», ha infine commentato Lara Gut-Behrami la recente separazione dal suo preparatore atletico Alejo Hervas.