Alla vigilia del debutto della Coppa del Mondo a Sölden abbiamo potuto intervistare la sciatrice italiana Marta Bassino. L'atleta piemontese è ritenuta il terzo incomodo dello sci azzurro in competizione con Sofia Goggia a Federica Brignone. La 27enne di Cuneo ha già conquistato la coppa di specialità in gigante e da quattro stagioni è stabilmente fra le prime dieci della generale di Coppa del Mondo.
Marta Bassino, come è andata la preparazione estiva?
La preparazione estiva è andata bene. Come al solito ho fatto quella a secco a casa con il mio preparatore. Poi abbiamo svolto tutta la parte sugli sci a Ushuaia (Argentina ndr.) e siamo rimasti in Sud America cinque settimane. Un periodo molto lungo, che è andato comunque bene. Come in ogni preparazione ci sono stati un po' di alti e bassi, giornate sì e giornate no. Ma nel complesso posso dire che abbiamo lavorato bene.
Qual è la parte che preferisci della fase estiva del tuo lavoro?
La fase estiva è tutta di preparazione quindi dedicata all'allenamento e soprattutto appunto alla preparazione atletica. La parte che preferisco è il poter staccare la testa molto di più che durante la stagione. Mi alleno in vista degli appuntamenti dell'inverno, ma so che comunque non abbiamo la gara da preparare nel futuro immediato. Di conseguenza vivo la mia quotidianità un po' più serenamente.
Come ci si sente alla vigilia di una nuova stagione? Si hanno più aspettative, nervosismo o finalmente voglia di ricominciare? Tu come la vivi?
Principalmente ho voglia di ricominciare, di aprire il cancelletto domani. Personalmente per me Sölden è la gara che sento sempre un po' di più proprio a livello di tensione, anche nei giorni di avvicinamento. Però sono contenta di essere qui e di poter partire.
Quali sono i tuoi obiettivi per questa stagione?
Io voglio farmi trovare pronta, da domani. Essere concentrata su me stessa per riuscire a essere presente in quello che faccio. Per me è anche importante essere serena per potermi esprimere e sciare come so fare.
Lo sci italiano, specialmente femminile, va davvero forte negli ultimi anni: Tomba, negli anni '80, riuscì ad avvicinare anche il sud del Paese allo sci. Oggi quanto sentite il supporto della nazione?
Lo sentiamo tanto. Notiamo che siamo una squadra forte e tanti si sono avvicinati allo sci. C'è tantissima gente che ci segue e tifa per noi, anche persone che non praticano il nostro sport, ma che si stanno appassionando. Questa è la cosa più bella.