La sua Juve ha raccolto tre punti nelle ultime quattro giornate e i punti che la separano dall'Inter sono ormai ben 24: un'infinità. Tutto ciò potrebbe però bastare alla squadra per tornare in Champions League, perché come dice l'allenatore Allegri: «L'importante è arrivare in fondo agli obiettivi».
Massimiliano Allegri o lo si ama o si lo si odia. Per i tifosi della Juve, i suoi detrattori e gli estimatori, per gli appassionati delle altre squadre, ma anche per chi poco mastica il calcio, lui è l'antitesi del bel calcio.
La sua filosofia è semplice: vincere.
Purtroppo, però, sabato in casa contro il Milan i tre punti non sono arrivati. E se ai punti la Juventus avrebbe meritato la vittoria sui rossoneri, alla fine il pareggio dell'Allianz Stadium ha confermato come la squadra continui a vivere un momento complicato.
«Dobbiamo sbagliare di meno. Abbiamo avuto occasioni per segnare, ma se non la butti dentro non le vinci le partite. Ho visto i ragazzi con fiducia, non esiste un modulo e un modello per vincere», ha detto a fine partita il coach a «Dazn».
«Non è facile giocare in questo momento nella Juventus, ma partite così importanti fanno parte del loro processo di crescita». Già, perché aldilà di tutto i bianconeri devono ancora difendere il posto in Champions e provare a vincere la finale di Coppa Italia.
L'allenatore della Vecchia Signora - che non dimentichiamo ha vinto 5 scudetti e 4 Coppe Italia con i bianconeri, anche se l'ultimo successo risale al 2019 - è uno che negli anni ha lastricato il suo percorso anche di frasi indimenticabili.
Dopo la classica «Se non la butti dentro non le vinci le partite» di sabato, vi proponiamo altre quattro chicche dal suo repertorio di frasi celebri ed emblematiche.
Poeta del calcio
«Il calcio lo vogliono fare passare per scienza, invece non c'è un cavolo di niente di scientifico. È uno spettacolo, e lo spettacolo lo fanno gli artisti. Qui vogliono spoetizzare il calcio, soffocare la creatività: è questo l'errore più grande che stiamo facendo. Se togli la poesia, allora tanta vale giocarsela al computer», aveva detto nel 2012.
Non cerca la simpatia, ma il rispetto
«Ho un ottimo rapporto coi tifosi, basato innanzitutto sul reciproco rispetto. Magari non risulto tanto simpatico, a parole, ma dentro di me battono lo stesso le grandi emozioni della vita, come per tutti», aveva detto anni fa il manager nato a Livorno.
Una sconfitta e tre pareggi nelle ultime 4 gare
«Se c’è qualcosa che dico ai ragazzi prima delle gare? Che bisogna vincere. L’unica cosa che conta quando scendiamo in campo è quella di vincere ogni partita», ecco il nocciolo della sua filosofia.
La grande verità
«Io ho dei giocatori molto bravi, ma gare non sono tutte uguali: daremo meno nell'occhio di altre squadre, ma l'importante è arrivare in fondo agli obiettivi».
E quest'anno l'obiettivo è chiaro: conquistare un posto in Champions League e vincere la Coppa Italia. Tutto il resto non conta.