La sua Juventus sembra essere sempre più in crisi e la zona Champions potrebbe essere a rischio se non vi sarà un'inversione di rotta. Allegri si dice fiducioso e ricorda che ciascuno deve fare il proprio lavoro, e il suo è quello di allenatore, «non di politico».
Hai fretta? blue News riassume per te
- La Juventus, domenica, ha pareggiato in casa contro il Genoa.
- I bianconeri sono terzi, con 59 punti.
- Vlahovic ha mostrato molto nervosismo in campo, sbagliando delle buone occasioni e facendosi espellere a fine partita.
- Massimiliano Allegri si dice sereno e chiede ai giornalisti di non giudicarlo: «Non dovete capire, ma solo fare domande».
- La Juventus ha raccolto 7 punti nelle ultime 8 partite.
La Juventus proprio non convince e soprattutto non vince. I bianconeri rimangono al terzo posto nonostante l'ultimo pareggio con il Genoa e la Roma, tornata in forma e vincente, ora quinta, continua a rosicchiare punti: sono otto quelli che la separano dalla formazione di Allegri. La Vecchia Signora ha collezionato sette punti nelle ultime otto partite.
«La qualificazione alla Champions è ancora lontana 11 punti e abbiamo nove gare per centrarla - ha detto Allegri al termine della sfida pareggiata contro il Genoa (1-1) -. Per la zona Champions non sono preoccupato, ma bisogna fare punti».
Nervosismo palpabile
Il nervosismo è palpabile in casa juventina, sintomatica è stata la prestazione del suo bomber.
Dusan Vlahovic infatti, oltre ad aver sbagliato un paio di buone occasioni da rete si è fatto espellere nel recupero. Un doppio cartellino giallo, il secondo per continue proteste nei confronti dell'arbitro che non ha potuto far altro che mandare anzitempo negli spogliatoi il giocatore serbo.
Anche l'allenatore picchietta il suo attaccante, ricordando la sua età e la pressione che si sente dalle parti dello Stadium: «Ha sbagliato e verrà multato dalla società. Non ho avuto modo di parlargli. Questo cartellino rosso fa parte del percorso di crescita di un giocatore di 24 anni che per la prima volta quest'anno gioca partite con tanta pressione addosso».
«Il primo tempo eravamo nervosi per l'importanza del match e con l'obbligo di vincere siamo rimasti bloccati», ha spiegato a fine partita a «Mediasetsport» il tecnico della Juve.
L'allenatore dei bianconeri tenta in parte di difendere l'operato dei suoi ragazzi in campo: «Nella ripresa abbiamo creato diverse situazioni pericolose, non abbiamo concesso niente e abbiamo sbagliato alcuni passaggi».
Allegri: «Faccio l'allenatore e non il politico»
Alle critiche sul fatto che in casa, sullo 0-0, avrebbe dovuto inserire un tridente d'attacco il coach risponde con calma e diplomazia: «Tutto è possibile, ma bisogna fare risultato. Il termometro della squadra ce l'ho io durante la settimana e abbiamo un obiettivo da raggiungere».
In sua difesa, cerca di chiarire che le decisioni le deve prendere lui, non il tifoso in tribuna.
«Io faccio l'allenatore, non il politico. Se non sbaglio siamo terzi in classifica. Io non vado dietro al pubblico, ma faccio il meglio per la squadra. Faccio l'allenatore e non giudico il lavoro dei giornalisti. E così dovreste fare voi: non dovete capire, ma solo fare domande».
Allegri guarda al mezzo bicchiere pieno
Forse pochi tifosi della Juve concorderanno sul fatto che la gara messa in campo dai bianconeri sia stata soddisfacente, men che meno buona. Allegri, invece, ha l'obbligo di rimanere ottimista:
«Dobbiamo guardare l'aspetto positivo della prestazione prima della pausa. L'atteggiamento difensivo della squadra oggi è stato migliore delle ultime uscite. Dobbiamo continuare a lavorare, oggi abbiamo fatto una buona prestazione».
Un punto ottenuto contro una formazione che nelle ultime sette gare ha raccolto tre punti ad Allegri sembra comunque un bottino soddisfacente: «Ci sono anche cose buone in questo pari: non abbiamo preso gol, non ci hanno mai tirato in porta. Da qui dobbiamo ripartire».
Quanta pazienza i vertici della Juventus avranno ancora è difficile da dire, anche perché allontanare Allegri significherebbe dover scavare a fondo nel borsellino... visto che il toscano ha un contratto valido fino a giugno 2025.