Sono quattro i club sudafricani di quarta divisione ad essere stati banditi dalla Federazione. Un intreccio di partite palesemente truccate, dai dettagli veramente rocamboleschi, al limite del ridicolo.
Il Sudafrica è un paese bellissimo, purtroppo afflitto da corruzione, in politica quanto nello sport.
Il Sudafrica eccelle nel rugby e nel cricket, ma è il calcio il gioco più praticato, specialmente dalla maggioranza nera.
In Sudafrica una gran parte della popolazione - il tasso di disoccupazione raggiunge il 35% - deve arrangiarsi come può per vivere, sopravvivere.
Storia(e) di partite truccate
È successo così che una squadra sudafricana - non è l'unica come vedremo dopo - è stata bandita a vita dopo che un'indagine ha concluso che la sfida tra Matiyasi e Nsami, conclusasi con il risultato di 59-1 era parte di un'azione concertata di partite truccate.
Il Nsami Mighty Birds, che giocava nella quarta divisione sudafricana, è stato bandito insieme al Matiyasi FC, allo Shivulani Dangerous Tigers e al Kotoko Happy Boys dopo una serie di punteggi da capogiro.
Diversi risultati sospetti
Matiyasi e The Tigers stavano lottando per il titolo, il mese scorso, quando sono iniziati a comparire alcuni risultati sospetti. I Tigers hanno battuto i Kotoko Happy Boys per 33-1, prima che i Matiyasi migliorassero drasticamente la loro differenza reti con una vittoria per 59-1 sul terzo classificato Nsami.
41 autoreti!
Se la vittoria per 59-1 non fosse già abbastanza sospetta, con un gol segnato ogni 90 secondi, la partita ha fatto registrare 41 autogol del Nsami, che inoltre, ha finito la partita con soli sette giocatori in campo.
Le palesi partite truccate hanno fatto sì che tutte e tre le squadre di vertice del campionato, più il Kotoko Happy Boys, siano state bandite a vita dalla Federazione, il che significa che il Gawula Classic, quarto classificato, è stato dichiarato vincitore della regione Mopani del Sudafrica.
«Si sono accordati per truccare la partita»
«La nostra indagine ha scoperto che Matiyasi e Nsami volevano impedire a Shivulani di raggiungere la vetta della classifica, quindi si sono accordati per truccare la partita per evitare che ciò accadesse», ha dichiarato a BBC Sport Africa Vincent Ramphago, presidente della regione di Mopani.
«Dopo aver saputo che il Matiyasi era in vantaggio per 22-0 all'intervallo, coach Shivulani, dei Kotoko Happy Boys, si è messo d'accordo per togliere dal campo i giocatori adducendo al fatto che fossero stanchi.
Nel frattempo, nella partita di Matiyasi, l'arbitro ha distribuito diversi cartellini rossi, così che il Nsami si è ritrovato a giocare con sette giocatori», ha aggiunto Vincent Ramphago.
Arbitro 'venduto'
L'allenatore dei Nsami Mighty Birds, Neil Thwala, ha difeso il comportamento dei suoi giocatori, sostenendo che le loro azioni nella partita di Matiyasi erano dovute a una precedente ingiustizia percepita. «Nella partita precedente ci è stato detto che l'arbitro è affiliato ai Shivulane Dangerous Tigers», ha detto Thwala.
Una goccia nell'oceano di corruzione che affligge il Paese africano. Anche il presidente della Repubblica sudafricana Cyril Ramaphosa, da anni, sta tentando di eradicare questa piaga, ma i problemi del Paese rimangono molti.