L'ex presidente dell'UEFA MIchel Platini è stato arrestato martedì mattina nell'ambito dell'inchiesta per corruzione sull'assegnazione dei Mondiali del 2022 in Qatar.
L'ex campione della Juve ed ex presidente dell'Uefa, secondo il sito di news online francese Mediapart, è stato fermato ed è in custodia presso la polizia di giudiziaria di Nanterre, alla periferia di Parigi.
Michel Platini è interrogato in relazione all'inchiesta su «presunti atti di corruzione attiva e passiva di dipendenti non pubblici» nelle procedure di assegnazione dei Mondiali del 2022 al Qatar. Sono coinvolti nella vicenda anche Sophie Dion e Claude Gueant, ex consiglieri sotto la presidenza della reppublica di Nicolas Sarkozy.
L'inchiesta era cominciata già nel 2016, quanod le procura francese iniziò a indagare sul pranzo svolto all'Eliseo - dieci giorni prima dell'attribuzione del Mondiale 2022 al Qatar - dove Platini pranzò con l'allora presidente Sarkozy, l'emiro del Qatar Tamim bin Hamad al-Thani e lo sceicco Hamad bin Jassem, allora primo ministro e ministro degli esteri dell’Emirato. Al pranzo erano presenti anche Sophie Dion e Claude Gueant.
La decisione finale fu presa dall'allora presidente della Fifa Joseph Blatter - travolto poi dallo scandalo fino all'elezione dell'oggi presidente Gianni Infantino - ma lo stesso Platini fu squalificato per otto anni - ridotti a quattro - per aver ricevuto pagamenti illeciti da Blatter. Il francese fu costretto a dimmetersi lasciando via libera a Ceferin, oggi numero 1 della Uefa.
Nel 2017 Platini era stato ascoltato dalla procura francese in merito allo scandalo: «Già prima del pranzo con Sarkozy (quello avvenuto all'Eliseo n.d.r. ) sapevo che avrei votato per il Qatar - aveva detto Michel Platini - in seguito ho chiamato Blatter per riferirgli dell'incontro».
Dopo l'assegnazione del Mondiale al Qatar, la Qatar Airways ordinò 50 velivoli A320 dalla compagnia Airbus, che ha sede a Blagnac, nei pressi di Tolosa. Nello stesso periodo la QSI (Qatar Sports Investments) comprò e iniettò centinaia di milioni nel Parsi Saint-Germain, il club di cui l'allora presidente Sarkozy è tifoso.