Il presidente della squadra più in forma del momento commenta gli incidenti avvenuti prima della sfida di Champions contro l'Eintracht.
I tifosi dell'Eintracht Francoforte sono stati banditi per la partita di ritorno allo Stadio Diego Armando Maradona, ma centinaia di persone si sono comunque recate a Napoli per poi unirsi agli ultras dell'Atalanta. Queste due frange si sono in seguito scontrate con i tifosi del Napoli.
Il sindaco di Napoli ha ammesso: «Per alcune ore la città è stata tenuta in ostaggio da teppisti tedeschi e napoletani».
Sette i tifosi napoletani arrestati nel corso della notte per gli scontri con le forze di polizia.
«Meloni deve mostrare il coraggio della Tatcher»
Dopo la bella sfida andata in scena al Maradona, vinta dal Napoli per 3-0, il presidente della formazione campana ha invitato il Primo Ministro italiano a mostrare «il coraggio» di Margaret Thatcher per debellare il teppismo, dopo aver affermato che ieri sera nella città del sud Italia si è verificata una «guerriglia».
In conferenza stampa De Laurentiis ha dichiarato inoltre: «Allo stadio devono andare le famiglie, non chi vuole spacciare o fumare marijuana. Ieri il Maradona era uno stadio inglese. Ora la politica deve affrontare il problema e spero che (il presidente del Consiglio ndr.) Giorgia Meloni faccia come l'unico primo ministro che ha avuto il coraggio di farlo: quello inglese, Margaret Thatcher».
«Noi dovremmo investire per impianti che vengono devastati?»
Il numero 1 del Napoli, in un momento storico sportivo forse senza precedenti per la città, è arrabbiato, e non lo manda a dire: «Sono anni che dico "prendete la legge inglese…". Voi pretendereste che noi dovremmo investire soldi per rifare degli impianti che vengono poi devastati? Non ci pensiamo minimamente».
Aurelio de Laurentiis, com'è suo solito fare, diventa un fiume in piena, travolgente. «Ci lamentiamo che le forze dell’ordine vanno in sofferenza. Dateci gli strumenti. Parlerò dell'UEFA solo alla fine del campionato, ma si commenta da sola con i suoi signori. Basta pensare a Parigi, il mio capo della comunicazione era lì e ha rischiato la vita. Dobbiamo forse fondare un partito politico del calcio a livello europeo? Chi dovrebbe tutelarci non è all’altezza di farlo. Il presidente dell'UEFA Aleksander Ceferin si schiera con l'Eintracht? Di Ceferin non parlo, si commenta da solo».