La sfuriata di Higuain durante il match di domenica sera con la Juventus è costata 2 giornate di squalifica all'attaccante del Milan, che presenterà ricorso.
E ci si mette anche la politica italiana, dopo le opinioni di Ancelotti e Mancini, a discutere dell'indecoroso atteggiamento dei tifosi italiani e dei giocatori negli stadi di calcio.
Matteo Salvini ha infatti definito «indegno» il comportamento di Gonzalo Higuain nella sfida contro la Juventus che è costata l'espulsione all'attaccante argentino.
«Uno come Higuain, con la storia che ha, con quello che guadagna, osservato da milioni di spettatori, deve avere la consapevolezza che ha delle responsabilità. In campo e fuori - ha commentato il ministro italiano degli affari interni - va bene scusarsi, ma siccome non è la prima volta, io come società lo multerei. Non tanto perché si è fatto espellere, ma perché conoscendo il Milan, l'impegno nel sociale, il senso della Fondazione Milan, questo comportamento smentisce tutti gli investimenti che il club ha fatto. Capisco che gli abbiano parato un rigore ma se tutti ci comportassimo come lui ogni volta che qualcosa ci va storto nella vita non ci sarebbe la civiltà ma la barbarie».
La commisione disciplinare della Lega ha usato la mano pesante nei confronti dell'attaccante rossonero: due giornate di squalifica per «condotta gravemente irriguardosa - e per essersi avvicinato al direttore di gara - in modo scomposto e minaccioso».
Il Milan nel frattempo ha già deciso di presentare il ricorso.
Carlo Ancelotti, allenatore del Napoli, in occasione del premio 'Panchina d'Oro 2018', è tornato sulla questione dell'inciviltà in uso negli stadio italiani: «C'è troppo a maleducazione, bisognerebbe avere il coraggio di sospendere la gare».
Insomma, sembra che in Italia si sia avviata una campagna contro i comportamenti maleducati e violenti all'interno degli stadi di calcio e la sospensione comminata a Gonzalo Higuain potrebbe servire da esempio.
In fondo, la cultura e la civiltà di un popolo cresce e si sviluppa anche nelle arene moderne, di cui il calcio ne è il massimo esponente.