Due ore dopo la sentenza della Corte europea, i promotori della Superlega presentano il loro progetto. Ve lo presentiamo qui in dettaglio. Intanto l'UEFA, sostenuta da alcuni grandi club europei, promette battaglia.
Hai fretta? blue News riassume per te
- La sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea, del 21 dicembre, permetterà la creazione di un modello concorrenziale a quello attuale dell'UEFA.
- A22 Sports Management ha presentato il suo progetto.
- Saranno 64 le squadre europee coinvolte, suddivise in tre leghe.
- Vi saranno promozioni e retrocessioni, sulla base dei meriti sportivi.
- Le partite di questi tornei dovrebbero poter essere viste in tutto il mondo, gratuitamente.
- L'UEFA non ci sta, e promette battaglia con il supporto di alcuni grandi club europei e di alcune leghe nazionali, tra cui quella svizzera.
La nuova Superlega prende forma.
Il 21 dicembre era una data molto attesa dal mondo del pallone: la Corte di Giustizia dell’Unione Europea era chiamata a rispondere alle sei domande postulate nel ricorso interposto dai promotori della Superlega.
«Le norme sono contrarie alle disposizioni sulla concorrenza e sulla libera prestazione di servizi. Non c’è quadro normativo che garantisca che siano trasparenti, proporzionate e non discriminatorie», ha specificato la Corte.
64 squadre divise in tre leghe
I promotori della Super League hanno immediatamente celebrato la sentenza come una grande vittoria, e poco più di due ore dopo la sentenza A22 Sports Management ha alzato ufficialmente il velo sul progetto: un torneo da 64 squadre complessive, divise in tre leghe, con meccanismo di promozione e retrocessione tra le divisioni. E soprattutto una nuova piattaforma per tutti i tifosi, gratuita e finanziata con i ricavi pubblicitari.
Star League, Gold League e Blue League
In particolare dal punto di vista sportivo, il torneo sarà così creato: la Star League (la lega principale) e la Gold League (seconda lega) saranno composte ciascuna da 16 club con due gruppi da 8, mentre la Blue League (terza lega) sarà formata da 32 club in quattro gruppi da 8. Da quest'ultima, in particolare, ci sarà il ricambio ogni anno con i campionati nazionali, visto che 20 squadre retrocederanno ogni stagione.
Il tutto, quindi, sulla base del merito sportivo secondo l'opinione di Bernd Reichart, CEO di A22 (la società che punta a sviluppare il nuovo progetto stile Superlega).
«La partecipazione alla nuova Superlega sarà basata sul merito sportivo. Non ci saranno membri permanenti e i club rimarranno impegnati verso le rispettive leghe nazionali».
Più partite della nuova Champions League
Rispetto alla nuova Champions League, per cui di fatto la Superlega si propone come alternativa, per i club è previsto un numero di partite garantito maggiore (14 contro 8 della Champions), ma in totale saranno previste meno gare, ovvero 125 rispetto alle 203 nel nuovo format dell'ex Coppa dei Campioni.
Tutte le partite saranno gratuite
L'altra grande novità riguarderà la piattaforma streaming per la visione gratuita di tutte le partite, chiamata Unify. Una piattaforma che genererà entrate dalla pubblicità, dagli abbonamenti premium, dalle partnership di distribuzione, dai servizi interattivi e dagli sponsor.
«La piattaforma Unify ha l'opportunità unica di connettere tifosi in tutto il mondo come mai era successo - le parole di Reichart all'agenzia Ansa.
L'idea nasce con la convinzione che il miglior calcio nel mondo può raggiungere miliardi e miliardi di appassionati nel mondo e questa possibilità ha un valore incredibile, eliminando anche pirateria e può connettere club e tifosi a livello globale».
Apertura al dialogo con l'UEFA
Resta, dal lato della Superlega, comunque l'apertura al dialogo con l'UEFA. «Siamo aperti al dialogo con tutta la famiglia del mondo del calcio. Siamo molto soddisfatti che i club possano guardare la nostra proposta alla luce del sole e liberi da minacce di sanzioni. Il nostro dialogo sarà per convincere club e tifosi che questa proposta è un bene per il calcio», ha sottolineato Reichart.
Ceferin: «Il calcio non è in vendita»
Dopo lo smacco della sentenza, non è tardata ad arrivare la presa di posizione dell'UEFA, tramite le parole del suo presidente Aleksander Ceferin.
«Lo abbiamo detto più volte e lo vogliamo ribadire: il calcio non è in vendita. Oggi abbiamo avuto l'ulteriore conferma che quello della Superlega è un progetto chiuso, e non aperto. Noi non proveremo a fermarli, non lo abbiamo mai fatto».
La Uefa può contare sull'appoggio di alcuni grandi club
Non solo l'UEFA si è detta contraria alla nuova competizione. Il fronte del no ha potuto contare subito su grandi club come Bayern Monaco, Inter e Atletico Madrid, ma pure su federazioni e leghe, fra cui anche la SFL.