Il suo Lugano è uscito sconfitto dalla sfida di andata contro il più quotato Fenerbahçe (3-4). Nell'intervista a fine partita Mourinho ha rivisto molto di sé in Mattia Croci-Torti.
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- Nei preliminari di Champions League il Lugano ha giocato una partita gagliarda contro il Fenerbahçe, nonostante due errori difensivi che hanno permesso a Dzeko di segnare una tripletta.
- A fine partita, Mourinho ha paragonato l'allenatore dei bianconeri Mattia Croci-Torti alla sua versione più giovane.
Il Lugano, di scena a Thun sul campo sintetico - fortemente criticato da José Mourinho - non ha fatto una brutta figura. Portatosi in vantaggio dopo pochi minuti ha tenuto testa ai turchi, poi due erroracci difensivi hanno spianato la strada a Dzeko, che ha messo a segno una tripletta. I bianconeri, nonostante ciò, hanno saputo limitare i danni mettendo in campo una gara gagliarda.
A fine partita, l'iconico allenatore portoghese del Fenerbahçe ha parlato del suo collega allenatore del Lugano.
«Mi sembra di rivedere me stesso quand'ero più giovane: parla troppo, si lamenta troppo, mostra le sue emozioni, la sua giovinezza. Ed è fortunato, perché quando io facevo questo genere di cose io prendevo sempre il cartellino rosso, per questo motivo è più fortunato di quello che sono stato io».
«Lo stimo perché ai tempi del Porto e dell'Inter non aveva la squadra favorita alla Champions, ma grazie al suo carattere è riuscito a fare ciò che ha fatto. Io oggi ho provato a fare lo stesso», ha commentato invece il tecnico del Lugano in risposta alle similitudini tra lui e il portoghese.
«In questi tre anni sulla panchina del Lugano ho imparato a essere più tranquillo e concentrarmi su quello che accade in campo», ha terminato Mattia Croci-Torti.