Ecco come I tifosi sordi del Newcastle possono sentire per la prima volta i boati dello stadio

bfi

13.4.2024

Da sabato anche i tifosi del Newcastle con problemi d'udito potranno sentire il suono dello stadio e il rumore della folla.
Da sabato anche i tifosi del Newcastle con problemi d'udito potranno sentire il suono dello stadio e il rumore della folla.
KEYSTONE

Il Newcastle United, primo club sportivo al mondo, ha presentato le nuove maglie progettate appositamente per i tifosi non udenti, che utilizzano la tecnologia aptica per consentire loro di vivere l'atmosfera delle partite. Di cosa si tratta?

bfi

13.4.2024

Hai fretta? blue News riassume per te

  • Il Newcastle United è il primo club sportivo al mondo a utilizzare la tecnologia aptica per rendere più inclusiva l'esperienza allo stadio dei suoi tifosi sordi o con problemi d'udito.
  • I tifosi sordi, o coloro che hanno problemi d'udito, possono così sentire l'atmosfera, grazie a dei sensori collegati a tantissimi microfoni sparsi per lo stadio.
  • Le magliette speciali sono state indossate per la prima volta oggi, sabato 13 aprile, in occasione della sfida di Premier League tra Newcastle e Tottenham.

Le maglie speciali, che hanno un aspetto normale, trasformano il suono in tatto grazie a speciali sensori e piccoli motori - noti come tecnologia aptica - e sono state utilizzate per la prima volta oggi, sabato 13 aprile, nella partita di calcio di Premier League tra il Newcastle e il Tottenham.

«Quando si indossa la maglia, è come se si indossasse lo stadio», ha dichiarato Ryan Genz, cofondatore di «Cute Circuit», l'azienda che sta dietro a questa tecnologia. «Abbiamo microfoni nascosti in tutto il St.James (lo stadio del Newcastle United, ndr.) che catturano diverse parti del rumore della folla».

Il suono proveniente da questi microfoni viene poi trasmesso a piccoli motori incorporati nel tessuto della maglietta. Questi vibrano e si illuminano in risposta all'atmosfera del campo. «Non si sentono solo le persone vicine con la maglietta, - ha detto Genz - ma si percepiscono anche tifosi che cantano in tutto lo stadio. Tutto avviene in diverse parti della maglia».

Due fedelissimi tifosi le hanno provate e ne sono entusiasti

Le magliette vengono indossate da diversi tifosi sordi, tra cui i fedelissimi Ryan Gregson e David Wilson. I due titolari di un abbonamento, tifosi del Newcastle da sempre, si sono anche prestati per il video promozionale pubblicato dal club inglese sui propri profili social.

«Sono entusiasta», ha detto Gregson, 28 anni. «Ci collegherà allo stadio, alla folla, alla musica e ai canti».

I due amici - entrambi usano il linguaggio dei segni per comunicare - hanno indossato brevemente le magliette come parte di una dimostrazione, ma solo oggi hanno potuto provare l'esperienza reale allo stadio. Una prima in questo senso per tutti.

Wilson ha detto: «Potevo sentire la maglietta sul mio corpo e ho pensato: "Wow, è questo il suono che si sente?". Era così diverso. Mi sembrava che fosse viva».

Sensibilizzare l'opinione pubblica

Oltre a rendere la partecipazione a una partita dal vivo un'esperienza più inclusiva, il match di oggi serviva anche a sensibilizzare l'opinione pubblica sui 12 milioni di persone nel Regno Unito che sono sorde o con problemi di udito.

Teri Devine, direttrice dell'azienda che ha sfruttato la tecnologia usata nelle magliette, ha dichiarato: «Le persone sorde amano lo sport come chiunque altra. Sono certa che la comunità dei non udenti apprezzerà molto le maglie aptiche, ci piacerebbe che altri club adottassero questo tipo di tecnologia. Ciò renderebbe il gioco più accessibile ai non udenti».

Il calcio dopo la musica classica

La tecnologia è già stata utilizzata dai sordi per ascoltare la musica classica nelle sale da concerto. Rosella, che ha inventato la maglietta insieme al suo collega Genz, ha spiegato che adattare la maglietta per una partita di calcio è stata una grande sfida.

«In uno stadio, tutti fanno il tifo e urlano, quindi è un ambiente completamente diverso. Questo dà una dimensione del tutto nuova, che ci fa entrare nel vivo dell'azione e che prima non c'era».