A 11 anni di distanza, in occasione della morte di Werner Edelmann, ex presidente del Basilea, Gigi Oeri si è tolta alcuni sassolini dalle scarpe.
L'occasione è stata triste: Werner Edelmann, presidente del Basilea dal 2002 al 2006, si è spento alcuni giorni fa all'età di 81 anni. In occasione della sua morte, Gigi Oeri ha rilasciato un'intervista, cosa che non faceva da anni.
Gigi Oeri, lo ricordiamo, è stata presidente del Basilea dal 2006 al 2012, gli anni d'oro del club renano, vincendo quattro volte il campionato svizzero, quattro volte la Coppa Svizzera, partecipando per ben tre volte alla fase a gironi di Champions League, raggiungendo gli ottavi di finale nella stagione 2011-12.
Erano gli anni di Degen, Streller, Stocker, Frei, Huggel - pilastri della Nazionale - ma anche di Nakata, Chipperfield e Ba. Durante la sua presidenza, a Basilea esordirono Yann Sommer e Xherdan Shaqiri.
La 67enne, sulla «Basler Zeitung», ha approfittato del momento per regolare i conti con alcuni i dirigenti del club che sono venuti dopo di lei. Bernard Heusler su tutti.
I risentimenti
Gigi Oeri è stata il primo presidente donna del calcio svizzero, e le cose a Basilea andavano bene, ci si divertiva molto. L'ereditiera del gruppo Roche ha detto che c'era anche il sostegno di molte persone, vi era grande entusiasmo attorno al club... fino al giorno in cui «Bernhard Heusler mi costrinse a lasciare il Basilea». Un'accusa pesante. Oggi, Oeri, sente che il suo successore le ha tolto la poltrona.
Senza Heusler, «oggi sarei ancora all'FC Basilea!». Una resa dei conti con undici anni di ritardo, che arriva dal nulla.
Già, perché nel 2012 agli osservatori era sembrato che Oeri avesse colto il momento perfetto per passare il club ad altre mani. Il Basilea aveva vinto il suo terzo titolo di fila.
A Oeri viene riconosciuto il merito di aver trasformato un club di media caratura in una società dal carisma europeo. In quanto membro della famiglia di eredi Roche, l'allora presidente rese possibile l'afflusso di denaro. Soldi che permisero al club di dotarsi di strutture professionali.
Il desiderio di riconoscimento
Sotto Heusler, dopo la partenza di Oeri, il Basilea ha vinto altri cinque campionati. Oggi, tuttavia, la mecenate, non sembra essere molto felice di questi successi. Sempre alla «Basler Zeitung» la 67enne ha affermato: «Heusler non ha mai investito nulla nel club, se non le sue conoscenze e capacità. Ma si è preso tutti i meriti prima di ritirarsi nel 2017».
Lo sfogo nasce dal desiderio di maggiori riconoscimenti per il suo impegno. «Heusler era retoricamente perfetto ed enormemente competente, ha anche generato soldi per il club. Eravamo un duo da sogno». Ma osserva infine: «Oggi si parla solo di Heusler, la mente, e di Oeri, il finanziatore. Penso che sia ingiusto. Ho lavorato duramente per l'FCB per dieci anni».