Nella sfida di cartello di ieri sera, il Milan-acciaccato non ha avuto scampo al cospetto della Juve-schiacciasassi. Per Gonzalo Higuain è stata una serata da dimenticare.
La squadra di Allegri si è ripresa subito dallo schock di Champions andando a segno prima con Mandzukic di testa, e poi, al minuto 81 con Cristiano Ronaldo. Risultato finale 0-2 per i Campioni d'Italia.
Nel mezzo c'è stato spazio, molto spazio per Gonzalo Higuain, l'ex di turno che è stato travolto dall'emotività, la sua.
Al 41esimo del primo tempo l'argentino ha avuto la possibilità di riportare il Milan sul pareggio grazie ad un calcio di rigore. Purtroppo per il popolo rossonero il tiro del 'Pipita' è stato deviato da Szczęsny sul palo destro.
Nel secondo tempo è stata ancora la Juve a centrare il bersaglio con il suo uomo più rappresentativo, quel Cristiano Ronaldo che ha così portato a 8 reti il suo bottino stagionale, portandosi ad una sola lunghezza dal sorpendente polacco del Genoa Piatek, che da un po' sembra aver smarrito la via del gol.
Tre minuti dopo i fari del palcoscenico di San Siro sono tornati su Gonzalo Higuain, che ammonito per un fallo su Benatia si è scagliato come una furia sul direttore di gioco, che non ha potuto far altro che rincarare la dose passando dal giallo al rosso.
A calmare l'inviperito argentino ci ha provato anche Cristiano Ronaldo che è stato però mandato a quel paese dall'attaccante del Milan.
«Gli ho solo detto di calmarsi - ha raccontato CR7 a fine partita - ma era troppo arrabbiato per sentirmi, si può capire. Spero non venga sanzionato troppo duramente», ha concluso la superstar portoghese.
Ai microfoni del dopo-partita sono arrivate immediate le scuse del Pipita: «Non sono un robot, sono un giocatore emotivo. Porgo le mie scuse alla squadra, a Gattuso e a tutti i tifosi».
Il Napoli ha vinto a Genova, l'Inter si è fermata a Bergamo, mentre la Juve ha portato il suo bottino a 34 punti su 36 disponibili nelle prime 12 giornate: miglior partenza di sempre in Serie A.
I bianconeri di Ronaldo potranno anche non essere sempre brillanti, ma hanno l'abilità di segnare quando serve, hanno l'istinto della squadra cannibale che divora tutto ciò che le si para davanti.