La storia di Osvaldo, da calciatore a musicista"Ho deciso di lasciare perchè stavo impazzendo; troppe regole"
bfi
6.9.2018
Alla soglia dei trent'anni Pablo Daniel Osvaldo ha lasciato il mondo dorato del calcio per darsi alla musica; e non se ne pente.
Pablo Daniel Osvaldo è nato a Lanus nel 1986, la stessa città che ha visto nascere nientemeno che Diego Armando Maradona. Per un bambino che gioca a calcio da quell parti il pallone è quasi un destino, una maledizione.
È così Pablo Daniel Osvaldo è diventato un calciatore professionista, popolare in Italia perchè ha vestito tra le altre le maglie di Roma, Juventus e Inter, oltre che quella della nazionale italiana grazie al doppio passaporto.
Ma Lanus ha dato i natali anche a diversi celebri musicisti argentini ... e così Osvaldo, schiavo di questa doppia anima, alla soglia dei 30 anni ha deciso di smettere con il calcio, quando molti suoi colleghi guadagnano sempre di più e sognano di terminare la carriera in Cina, Stati Uniti o Emirati Arabi con dei contratti milionari. Osvaldo non ha smesso per infortunio, ma perchè, come ha detto lui ai microfoni del tabloid inglese 'The Sun' "ho deciso di lasciare perchè stavo impazzendo."
Daniel Osvaldo ha appeso le scarpe al chiodo nel 2016, poi si è dato alla musica con la sua band rock "Barrio Viejo".
Parlando del passato dice: "Non ero fatto per le regole, ma sono orgoglioso della mia carriera. Giocando a calcio hai un prezzo: se sei bravo e fai gol sei un Dio e vali 50 milioni, se non lo fai invece sei una merda".
Insieme ai colleghi musicisti l'ex calciatore è in tour a Barcellona.
"L'unica cosa che gli altri dicono di me è 'Daniel Osvaldo, l'ex giocatore', non gli importa nulla se sono un bravo ragazzo e ho dei sentimenti. Sono orgoglioso della mia carriera da calciatore, ma dovevo fare una vita che per me non era reale. Bravo o scarso hai un prezzo. Sono una persona sensibile, troppo regole e non sono bravo a seguirle. Mi piace essere libero".
Osvaldo è entusiasta della sua nuova carriera da musicista: "Da quando ho lasciato il calcio mi sento più leggero, libero e rilassato, ma soprattutto felice. Ero stanco, ho deciso di lasciare quel lavoro nonostante avessi 30 anni. Tutti gli amanti del calcio dicono che i 30 sono l'apice della tua carriera, ecco perché non capiscono perché abbia preso questa decisione. Tutti mi hanno detto 'Sei matto, smetti di giocare a calcio per fare musica?'. E' la mia passione, suonare. Se poi piace alle persone è meglio, se no fa niente".
Pablo Daniel Osvaldo getta uno sguardo diverso sul mondo dorato del calcio, condivisibile o meno. La sua storia.