Alessandro Melli, ex giocatore del Perugia, ha raccontato di un episodio legato al campionato di Serie A 1999-2000, quando gli uni cercarono di accordarsi con gli altri per un pareggio... ma le cose andarono diversamente.
Hai fretta? blue News riassume per te
- L'ex giocatore del Perugia, Alessandro Melli, a 24 anni di distanza, ha raccontato di un episodio avvenuto durante la stagione 1999-2000 di Serie A.
- «Negli spogliatoi provammo a metterci d'accordo con la Juve per pareggiare e loro sarebbero andati a fare lo spareggio per il titolo».
- Alla fine vinse il Perugia mentre a Roma, la Lazio batté la Reggina e si laureò campione d'Italia con 1 punti di vantaggio sui bianconeri.
- «Soprattutto Davids, Zidane e Montero non accettarono la proposta».
Erano gli anni in cui in Serie A proliferavano e giganteggiavano gli attaccanti più forti al mondo. Al termine della stagione 1999-2000 Andriy Shevchenko, attaccante del Milan, vinse la classifica dei marcatori con 24 reti. Dietro di lui, due leggende del calcio: Gabriel Batistuta, con la maglia della Fiorentina andò a segno 23 volte, mentre Hernán Crespo, del Parma, ne fece 22 di gol.
Nonostante questi formidabili cecchini il titolo andò alla Lazio di Sven Goran Eriksson, che conquistò il secondo e fin qui ultimo scudetto della sua storia.
Biancocelesti che precedettero di una lunghezza la Juventus, dei vari Del Piero, Davids, Zidane e Trezeguet.
E la rivelazione in merito al quel finale di stagione al cardiopalma, riguarda proprio alcuni dei giocatori più rappresentati della Vecchia Signora.
Ospite del podcast «Non è più domenica», l'ex giocatore del Perugia Alessandro Melli ha infatti raccontato un riprovevole episodio accaduto il 14 maggio 2000. In occasione dell'ultima giornata di campionato - con la Juventus avanti di due punti sulla Lazio - perse la contro la squadra umbra per 1-0, mentre in contemporanea, i romani, batterono agevolmente la Reggina per 3-0. Risultati che consegnarono appunto lo scudetto alla squadra della capitale italiana.
«Negli spogliatoi provammo a metterci d'accordo con la Juve per pareggiare e loro sarebbero andati a fare lo spareggio per il titolo. I giocatori della Juve non accettarono questa proposta, soprattutto Davids, Zidane e Montero. Si parlò di nascosto, tra i giocatori più importanti. Giocammo una partita irregolare che finì come finì per un episodio».
Una vera rivelazione schock, che racconta di conversazioni tra Dottor Jekyll e Mister Hyde. Trionfò lo spirito etico-sportivo, quella volta.
«Eravamo salvi e non avevamo niente da chiedere in campionato - ha proseguito ancore l'ex calciatore - la Juve doveva imporsi per vincere il campionato, e veniva da una settimana di polemiche. Gaucci (presidente del Perugia ndr.) era legato alla Lazio e al Banco di Roma, in settimana ci chiese di fare di tutto per vincere e che ci avrebbe dato anche un premio perché voleva che la Lazio vincesse il campionato, per interessi personali. Se avessimo perso ci avrebbe portato in Cina in ritiro».
Nessun ritiro punitivo in Cina per gli umbri. Vinse il calcio.