La legge ha deciso che la Juventus deve ancora circa 10 milioni a Cristiano Ronaldo, ma la Vecchia Signora vuole impugnare la sentenza. Una saga che si trascina da quasi tre anni. Di cosa si tratta?
Hai fretta? blue News riassume per te
- Il 17 aprile 2024 il collegio arbitrale di Milano ha deciso che la Juventus deve versare circa 10 milioni di euro a Cristiano Ronaldo.
- Si tratta di stipendi in arretrato del periodo pandemico, quando la società decise di rinviare il versamento dei salari ai giocatori a causa delle mancate entrate.
- La Juve ha sostenuto a più riprese che nell'accordo sulla partenza del portoghese per Manchester, scadesse anche qualsiasi altro obbligo di pagamento, anche arretrato.
- I giudici hanno deciso diversamente.
- Alla Juventus è stato quindi ordinato di pagare la somma dovuta, più gli interessi.
- Secondo il giornalista Fabrizio Romano, il club piemontese intende impugnare la sentenza. La disputa non è ancora terminata.
L'ultima partita di Cristiano Ronaldo con la Juventus risale al 22 agosto 2021, poco prima del suo trasferimento al Manchester United.
Il fuoriclasse portoghese si è laureato due volte campione d'Italia durante la sua permanenza a Torino, ma il suo rapporto con il club si è deteriorato verso la fine di questo periodo e la società ha scelto di venderlo ai Red Devils, quando è apparso chiaro che non sarebbe stato disposto a prolungare il suo contratto.
Tuttavia, la società piemontese è stata recentemente condannata a pagare a CR7 una somma di denaro non trascurabile.
Una disputa legale tra le due parti sembrava avesse raggiunto una risoluzione il 17 aprile 2024, con i bianconeri che hanno perso la causa contro i rappresentanti del cinque volte vincitore del Pallone d'Oro.
Alla Juve è stato chiesto di pagare circa 10 milioni di euro ( 9'774'166,66 euro per l'esattezza) al suo ex giocatore.
Il 23 maggio però, il noto giornalista sportivo Fabrizio Romano ha riferito che la Juve avrebbe deciso di impugnare la decisione del tribunale milanese.
Di cosa si tratta?
Tutto nasce dagli stipendi differiti durante la pandemia da COVID-19. I giocatori della prima squadra della Juve avevano allora accettato di rinviare di quattro mesi il versamento degli stipendi.
Questo al culmine della crisi sanitaria mondiale, quando il calcio fu sospeso in tutta Europa e poi ripreso a stadi vuoti.
In seguito a queste misure, i club di tutto il mondo hanno perso enormi quantità di denaro, per cui, a volte e in maniera diversa, hanno raggiunto accordi per compensare i costi ritardando alcuni pagamenti.
Come riportato da «Tuttosport», l'accordo tra la Juve e i giocatori prevedeva che tre mesi di questi stipendi differiti venissero rimborsati ai giocatori nel corso delle prossime stagioni.
Tuttavia, nel caso di Ronaldo, i bianconeri hanno sostenuto che ciò non fosse necessario. Questo perché nell'ambito del trasferimento del portoghese al Manchester United, nell'agosto 2021, le due parti avrebbero firmato un accordo in cui si dichiara che non vi erano più obblighi finanziari.
La Juve ha ritenuto che tale accordo sostituisse il suo precedente impegno a rimborsare gli stipendi differiti, mentre gli avvocati del giocatore hanno sostenuto che ciò non era legalmente corretto. La sentenza ufficiale di marzo ha dato loro ragione.
Il collegio arbitrale di Milano ha stabilito infatti, come riporta «Tuttosport», che la Juve aveva effettivamente una «responsabilità precontrattuale» ed era colpevole di «concorso di colpa» nei confronti di Ronaldo.
Arretrati anche per Paulo Dybala
Non è il primo caso del genere tra la società piemontese e un giocatore che chiede somme non pagate relative a queste «manovre salariali».
L'anno scorso successe a Paulo Dybala, il quale ha chiesto di recuperare circa 3,7 milioni di euro.
Pillole di Ronaldo
Cristiano Ronaldo ha segnato 101 gol in 134 partite giocate per la Juventus in tutte le competizioni, dal 2018 al suo ritorno allo United nel 2022.
Secondo Forbes, nel 2023 il suo patrimonio netto era di 136 milioni di franchi.
Essendo uno dei nomi più famosi del calcio mondiale guadagna somme significative grazie ad accordi commerciali con aziende del calibro della Nike, mentre il suo marchio CR7 - abbigliamento, articoli di lifestyle, hotel e palestre - incrementa ulteriormente le sue entrate.