Derby della Mole All'irlandese Wallace è scappato un «Juve mer**, Forza Toro» in Parlamento a Bruxelles

bfi

13.4.2024

L'europarlamentare irlandese Mick Wallace ha fatto un intervento poco ortodosso durante la seduta di giovedì a Bruxelles.

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Hai fretta? blue News riassume per te

  • Mick Wallace è un europarlamentare irlandese di 68 anni.
  • Conosciuto per il suo stile molto 'casual' anche in sede di lavoro, Wallace si è presentato giovedì in Parlamento con la maglia del Torino.
  • Sabato, a Torino, si giocherà il derby della Mole, il numero 210 della storia (partite ufficiali).
  • L'irlandese a Bruxelles ha voluto salutare la sua squadra del cuore, «Forza Torino», lasciandosi anche scappare un «Juventus mer**».

Giovedì Mick Wallace è arrivato al Parlamento europeo indossando una maglia del Torino rilasciando una dichiarazione alquanto poco ortodossa per un personaggio del suo calibro: «Juventus mer**, Forza Torino». 

Wallace da decenni super tifoso del Toro

Nonostante risieda in Irlanda, Wallace è da tempo un sostenitore del Toro. E proprio oggi, sabato, a Torino si gioca il Derby della Mole numero 210. Il primo fu giocato nel lontanissimo 1907 e da allora la Juventus ne ha vinti 94, il Torino 56.

La Juventus occupa attualmente il terzo posto in Serie A, mentre il Torino si trova in nona posizione. Vale la pena notare che il Torino non riesce a sconfiggere la Juventus dal 2015.

Una partita che incendia il capoluogo piemontese, giornate vissute con grande trasporto e passione dalle due fazioni della città industriale. Ma la notizia di oggi non riguarda un super-tifoso piemontese, ma bensì un europarlamentare irlandese.

Un rivoluzionario che ricorda «Braveheart»

Il 68enne Nick Wallace - che ricorda un po' il celebre personaggio di «Braveheart», che però era scozzese - è noto da anni a Bruxelles per il suo appassionato sostegno alla squadra granata, di cui ha indossato la maglia numerose volte nel Parlamento irlandese ed europeo nel corso degli anni.

Impegnato in politica dal febbraio 2011, Wallace ricorda il clamore suscitato dalla sua scelta di vestirsi.

Mick Wallace non ama indossare camicia e cravatta, nemmeno quando è al lavoro a Bruxelles, in veste di europarlamentare per l'Irlanda, il suo Paese.
Mick Wallace non ama indossare camicia e cravatta, nemmeno quando è al lavoro a Bruxelles, in veste di europarlamentare per l'Irlanda, il suo Paese.
IMAGO/Future Image

«C’era stato un grande dibattito quando sono stato eletto perché mi rifiutavo di vestirmi elegante. Volevano che indossassi un abito o una giacca e hanno cercato di farmi cacciare dall'Oireachtas (l’organo legislativo irlandese ndr.) se non mi fossi vestito bene. Ho risposto: «Le persone in giacca e cravatta sono quelle che hanno rovinato il Paese e io non ho intenzione di indossarne una». Non indosso comunque abiti eleganti. Non mi sento a mio agio in nessun tipo di camicia di forza», aveva detto allora Wallace a un giornale del suo Paese.

«Sfidavo un po' il sistema. Indossavo solo jeans, magliette e quant'altro. Immagino che indossare una maglia da calcio sia stata una progressione naturale». Soprattutto se si considera che Wallace ne ha più di 500 nella sua collezione. Ma «non si tratta di un’esagerazione», aveva commentato.

«Juventus mer**, Forza Torino»

Sfidante tanto da alzarsi in piedi, giovedì, durante la seduta parlamentare, per fare un «In bocca al lupo al Toro per la partita contro la Juventus. Juventus me***, Forza Torino».

Amante del calcio italiano dal 1990

Il calcio italiano ha catturato l'immaginazione di Wallace da quando trascorse cinque settimane nel Bel Paese durante i Mondiali di calcio del 1990.

«Ho perso solo una Coppa del Mondo dal 1978 e nessun Campionato Europeo in tutto questo tempo. Mi sono divertito molto in Italia nel 1990 e da allora ho iniziato ad andare alle partite di campionato ogni anno».

Sua sorella vive a Torino da tantissimi anni e abita tutt'ora a San Mauro, nella periferia della grande città industriale piemontese.

«Andavo a vedere le partite dappertutto durante Italia '90. Lo faccio ancora», ha raccontato il politico a «ESPN».

«Tra i tifosi della Juve c'è puzza di soldi. Nella Curva Maratona mi sento invece molto a casa»

«Una volta vedevo più di 20 partite di Serie A dal vivo a stagione. Allora andavo anche a vedere qualche partita della Juventus, anche se ho sempre preferito il Torino».

Wallace spiega anche perché: «Non c'è più una bella atmosfera alla Juve. La trovo molto di destra. Trovo che ci sia puzza di soldi nella folla. I tifosi del Torino invece sono persone comuni, molto più alla mano. Io sono di sinistra e vado sempre in Curva Maratona. Mi sento molto a casa».

Il quartiere Vanchiglia, lungo il fiume Dora, che attraversa Torino e sfocia nel Po, è uno di quelli che l'irlandese conosce bene. Per anni ha avuto un appartamento in corso Regina Margherita, una delle vie principali di Torino, nel centro storico della città.

«Ho dovuto venderlo quando siamo finiti nei guai», dice Wallace ricordando le sue «guerre con le banche» e con «il fondo avvoltoio Cerberus Capital Management. Ma sono più informazioni di quante probabilmente ne vogliate», ha detto ridendo con autoironia.

Prima al Caffè Rossini in centro e poi allo stadio

Assiduo frequentatore del vicino Caffe Rossini, i cui proprietari sono Marco e Franco, «due tifosi sfegatati del Torino». 

A 40 minuti di tram dal bar si trova lo Stadio Olimpico-Grande Torino, ribattezzato in memoria della più grande squadra di club italiana di tutti i tempi, Il Grande Torino, tragicamente scomparso nel disastro aereo di Superga nel 1949.

«Vado sempre al bar qualche ora prima della partita - conclude - perché lì l'atmosfera è fantastica». 

Insomma, Mick Wallace è uno che non ha peli sulla lingua e che oggi sarà senza dubbio a Torino a sostenere la formazione dove gioca anche il nazionale svizzero Ricardo Rodriguez.