Pep Guardiola ha richiesto l'aiuto dello zio di Rafael Nadal, ex coach del campione spagnolo e oggi motivatore nell'ambito dello sport.
Lasciate ai dirigenti le questioni legali e burocratiche, la formazione del Manchester City è tornata al lavoro affiancata da un ospite speciale.
Si è trattato di Toni Nadal, lo zio ed ex coach di Rafael Nadal, oggi attivo quale motivatore nell'ambito dello sport.
Mercoledì prossimo 26 febbraio i Citizens affronteranno a Madrid il Real di Zinédine Zidane, per la gara di andata degli ottavi di finale di Champions League.
Un momento chiave nella travagliata stagione della formazione di Manchester, che settimana scorsa si è vista confrontata con la decisione della UEFA dell'esclusione per due anni dalle competizioni europee e le conseguenti paure di un esodo di massa dei top player, allenatore compreso.
Proprio Guardiola - che ha comunicato la volontà di voler comunque rimanere al City, nonostante tutto - ha deciso di chiamare un uomo che ha saputo forgiare un atteggiamento mentale d'acciaio nel tennista Rafael Nadal.
Guardiola ha parlato ai suoi di prestazioni professionali, dell'importanza di essere forti mentalmente quando i giochi si fanno importanti, nonostante le avversità.
Non si tratta comunque della prima volta in cui Pep Guardiola organizza momenti di training mentale. In precedenza l'allenatore spagnolo si era affidato a Oscar Camps, il fondatore e direttore di Open Arms, sopravvissuto alla tragedia aerea del 1972 sulle Ande che oggi si occupa di operazioni di ricerca e soccorso in mare.
Il City, prima di volare a Madrid, dovrà affrontare il Leicester in patria.