Cristiano Ronaldo non è riuscito a segnare un gol martedì. Tuttavia, la stella dell'Al-Nassr ha attirato l'attenzione durante la partita contro l'Al-Hilal, con una mossa di lotta e un gesto osceno. C'è la minaccia di conseguenze.
Undici gol nelle prime nove partite di campionato: Cristiano Ronaldo ha iniziato bene la sua avventura nell'Al-Nassr. Ma martedì non è riuscito a segnare per la seconda volta di fila nella sconfitta per 2-0 contro gli acerrimi rivali dell'Al-Hilal.
La superstar era frustrata. Durante la partita ha strappato a terra un avversario in malo modo, evitando l'espulsione grazie alla decisione del direttore di gara di limitarsi a sventolargli davanti al naso un cartellino giallo.
È però un'altra cosa ad aver fatto montare su tutte le furie il fuoriclasse portoghese. Quando Ronaldo ha lasciato il campo alla fine della partita, è stato provocato dai tifosi avversari con dei canti inneggianti a Messi. La reazione di CR7 è stata una "toccatina" alle parti intime.
Arresto ed espulsione?
Questo gesto osceno potrebbe avere delle ripercussioni. Come riportato da «Sport Bild» in riferimento a un tweet dell'avvocato Nouf bin Ahmed, il legale ha presentato un'istanza alla Procura della Repubblica. «Il comportamento di Ronaldo è un crimine, un atto pubblico indecente, che è uno dei reati stabiliti e porta all'arresto e all'espulsione se commesso da uno straniero», ha dichiarato bin Ahmed.
Dopo la partita c'è stata una lunga discussione in TV sulla sospensione di Ronaldo, come riporta l'agenzia di stampa spagnola «EFE». L'entourage di Al-Nassr avrebbe detto che il portoghese si era toccato l'inguine perché aveva ricevuto un colpo in quella zona durante la partita.
Per il giornalista Ozman Abu Bakr, si tratta di una scusa. Il gesto è stato «immorale e scortese nei confronti di tutti gli spettatori», ha dichiarato il giornalista, invitando la Federcalcio saudita a rescindere il contratto di Ronaldo.
