Xherdan Shaqiri ha incontrato per la prima volta la stampa dopo aver firmato un triennale con il Basilea, squadra che lo aveva lanciato nel calcio professionistico. Scopriamo cosa ha detto il 32enne, ex Bayern Monaco, Inter e Liverpool.
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Cosa caratterizza lo Shaqiri attuale, rispetto al giovane che aveva debuttato col Basilea?
«Penso soprattutto l'esperienza. Come si suol dire: "come un vino rosso, ogni anno che passa diventa più buono"», scherza il 32enne chiudendo la conferenza stampa col sorriso.
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«L'ingaggio di Shaqiri è stata una decisione puramente sportiva»
«Certo, l'ingaggio di Shaqiri ha anche dei bei risvolti fuori dal campo, come le vendite di maglie e i nuovi follower sui social media. Ma non è stato questo il motivo per cui abbiamo ingaggiato Xherdan. È stata una decisione puramente sportiva», ha tenuto a puntualizzare il ds Daniel Stucki verso la fine della conferenza stampa.
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Il DS: «I nostri obiettivi rimangono gli stessi»
«Non stiamo modificando i nostri obiettivi stagionali. Vogliamo arrivare tra le prime sei e poi vedere cosa è possibile fare. Ovviamente sarebbe fantastico qualificarsi per l'Europa. Ma non modificheremo i nostri obiettivi solo perché abbiamo portato a casa un grande giocatore», ha spiegato il direttore sportivo in merito agli obiettivi stagionali e l'arrivo di Shaqiri.
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«Granit Xhaka si è congratulato»
«Granit Xhaka mi ha scritto e si è congratulato con me. Anche lui vuole che l'FCB abbia di nuovo successo e torni ai vertici».
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Cosa si aspetta dai fan in tutta la Svizzera?
«Posso solo dire che ho fan ovunque. Me ne sono reso conto anche viaggiando in tutta la Svizzera con la Nazionale. Sono sicuro che molti di loro saranno felici di vedermi. Ma c'è anche l'altro lato, ad esempio i derby. Fanno parte del calcio. In ogni caso non vedo l'ora di vivere anche questi momenti».
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L'Highlights più bella dopo aver lasciato Basilea?
«È difficile citare un momento chiave. Ho giocato per diversi top club. Al Bayern ho vinto il triplete nel mio primo anno. È stato incredibile. Anche il mio periodo a Milano è stato indimenticabile. Sono stato bene anche allo Stoke, dove ho imparato molto. Anche giocare per il Liverpool è stato fantastico. È davvero difficile pensare a qualcosa di specifico. Ma ci si porta dietro anche le esperienze negative, come la retrocessione con lo Stoke City o il recente periodo di scarso successo a Chicago. Tutte queste cose ti formano come giocatore e uomo, sia in positivo che in negativo».
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«Devo parlare in svizzero tedesco... siamo in Svizzera»
«Temo di dover parlare in svizzero tedesco... siamo in Svizzera. Ma lei mi capisce, vero?», dice Shaqiri a un giornalista tedesco, mentre l'intera sala stampa ride insieme all'ex giocatore della Nazionale.
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La fascia di capitano?
«Da giocatore sono sempre stato capitano, che indossassi o meno la fascia. Io cercherò di guidare la squadra. Sarà l'allenatore a decidere se diventerò capitano, ma è ancora troppo presto per parlarne».
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«Non sono ancora al cento per cento»
«La mia ultima partita è stata all'Euro. Non sono ancora al cento per cento. Oggi mi alleno per la prima volta con la squadra e cerco di mostrarmi pronto per la partita di domenica».
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«Ho ancora la mia maglia di campione col Basilea»
«Al momento sono ancora a casa a Kaiseraugst, coi miei genitori. Spero che non ci sia troppa gente che viene a suonare il campanello (ride). Mi sento a mio agio nel mio vecchio appartamento. C'è ancora appesa la mia maglia di quando ho vinto il campionato con il Basilea. È bello che adesso quando mi sveglio la mattina vedo questa immagine».
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La parentesi americana
«Ho fatto le mie esperienze. Molte persone la vedono in modo troppo negativo. A Chicago mi sono trovato bene. Ne traggo molte cose positive. Naturalmente, sono andato negli Stati Uniti con una prospettiva diversa in termini sportivi. Ora inizia un nuovo capitolo».
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«Non vedo l'ora di conoscere i compagni»
«Non vedo l'ora di sentirmi di nuovo a casa. Non ho ancora visto la squadra, ma già trepido in vista di conoscere i compagni. Credo che le aspettative siano normali nel calcio. Io le ho sempre affrontate bene. Penso di poter aiutare l'FCB a progredire di nuovo».
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Shaqiri sul suo stipendio...
«A differenza degli Stati Uniti, gli stipendi degli sportivi non sono pubbliche in Europa. È una cosa positiva. Naturalmente avevo anche altre offerte. Per me l'FCB non è stata una questione di soldi, ma di cuore e orgoglio. Per questo sapevo che avremmo trovato un accordo. Il Leicester era interessato? Sapete bene anche voi che in Premier League avrei guadagnato di più...».
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Il ds: «Shaq vale oro per noi»
«Shaq vale oro per noi. Cerchiamo sempre di capire quali ex giocatori con esperienza sono interessanti a tornare a giocare fra le nostre file. Abbiamo parlato a lungo di Xherdan. Lo scorso inverno abbiamo fatto dei sondaggi per vedere che aria tirava a Chicago. Quando ha rescisso il contratto, abbiamo capito che avrebbe funzionato»: così ha commentato il trasferimento dell'ex talismano della Nazionale svizzera il direttore sportivo del Basilea Daniel Stucki.
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«In Svizzera avrei firmato solo a Basilea»
«L'FCB ha preso contatto con mio fratello, che è anche il mio agente, relativamente presto, per capire com'era la mia situazione. Sono stato sorpreso dal fatto che mi abbiano contattato. Avevo ancora un contratto con Chicago e dovevo prima capire cosa fare. Ma per me è sempre stato chiaro che se fossi tornato in Svizzera, sarebbe stato solo a Basilea. Per me è bello tornare a casa».
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«Tornare a vincere? È un processo, sono qui per 3 stagioni»
«Sono sempre molto positivo e lo rimarrò sempre. Il Basilea punta sempre al successo, proprio come me. È il più grande club della Svizzera. So come si vincono i titoli qui. Allo stesso tempo sono anche un uomo con i piedi per terra. Certo, l'FCB non ha vinto alcun titolo negli ultimi anni, quindi bisogna rimanere umili. L'obiettivo è che il club torni a essere quello che era, ed è un processo. Anche per questo motivo ho firmato per tre stagioni e non solo una».
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«Non me l'aspettavo»
«Non pensavo che si sarebbero presentate così tante persone. È stato molto speciale, ero molto emozionato», ha detto Shaq a proposito dell'accoglienza dei fan di ieri.
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La conferenza stampa sta per iniziare
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La presentazione ufficiale
Oggi alle 13:00, a Basilea, c'è in programma la presentazione ufficiale del 32enne con la consueta conferenza stampa di benvenuto, in questo caso di bentornato. Seguila in diretta con noi.
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Una grande folla ha salutato Shaqiri: «Vogliamo tornare ai giorni di gloria»
Lunedì sera Xherdan Shaqiri è stato osannato da un folla di tremila persone al St.Jakob di Basilea. Un ritorno a casa dopo 12 anni, condito da lunghi applausi, sorrisi e grandi proclami.
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Shaqiri torna a Basilea
Xherdan Shaqiri torna in Super League: il 32enne ha firmato con la sua ex squadra, il Basilea.
Pochi giorni dopo aver messo fine al contratto che lo legava al Chicago Fire, di comune accordo con il club statunitense, l'ex fantasista della Nazionale svizzera ha trovato una nuova sistemazione, tornando nel club in cui è cresciuto. Il 32enne ha firmato un contratto di tre anni, valido fino al giugno del 2027.
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Dopo gli Europei Shaq ha salutato la Nazionale
Dopo 125 partite e 32 gol, è finita: Xherdan Shaqiri ha deciso di concludere la sua carriera in Nazionale.
Il folletto cresciuto a Basilea è stato parte integrante e giocatore chiave della Nazionale svizzera in sette grandi tornei per un periodo di quattordici anni.
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