Al meeting internazionale di atletica in programma a Losanna questa sera, scenderà in campo anche il campione olimpico Neeraj Chopra. Il giavellottista è lo sportivo che l'India aspettava da sempre: una vera superstar per più di un miliardo di persone, una bella favola da raccontare la sua.
Non hai tempo? blue News riassume per te:
- A Losanna, venerdì 30 giugno, Neeraj Chopra difenderà il suo primo posto nella classifica di Diamond League nel concorso del lancio del giavellotto.
- Il 26enne indiano è una grossa celebrità in patria: è stato il primo indiano a conquistare una medaglia d'oro olimpica nell'atletica leggera.
- La storia di Chopra sembra uscita da un libro di favole. Vogue India, nel 2021, lo ha eletto «Uomo dell'anno».
La storia delle Olimpiadi e l'India sono state strettamente connesse attraverso il gioco dell'hockey su prato: la Nazionale indiana maschile ha vinto 8 volte la medaglia d'oro. L'ultima volta nel 1980, a Mosca.
L'India è una nazione che oggi conta più di 1 milardo e 400 milioni di abitanti, eppure, negli sport olimpici, oltre agli otto ori conquistati dall'hockey su prato, non ha mai più eccelso... fino al 2008, quando a Pechino, Abhinav Bindra conquistò il primo posto nel concorso di tiro ad aria compressa dai 10 metri. Dodici anni dopo è arrivato l'uomo che ha regalato la prima medaglia d'oro olimpica all'India nell'atletica leggera: Neeraj Chopra.
A Tokyo, il ragazzo indiano ha lanciato il giavellotto a 87,58 metri, misura che gli è valsa la medaglia d'oro e una fama inaspettata, quanto tanto atteso è stato questo successo da parte di una popolazione che da sola conta un quinto di tutti noi esseri umani.
Di scena a Losanna
Stasera, a Losanna, ci sarà anche lui. Il meeting di Losanna fa parte del percorso della Diamond League e Neeraj Chopra, a Doha, a maggio ha già trionfato. Nel capoluogo vodese l'indiano dovrà vedersela, come sempre, con il ceco Vadlejch, che ha un record personale migliore, anche stagionale.
Una storia da raccontare
Da bambino è cresciuto nella parte settentrionale dell'India, lo zio di Chopra gli suggerì un giorno di recarsi in uno stadio vicino per fare un po' di esercizio fisico. Fu lì che Chopra vide per la prima volta il giavellotto. Qualcuno potrebbe dire che è stato amore a prima vista: uno scherzo del destino che lo ha reso una medaglia d'oro e un nome riconoscibile in un Paese di un miliardo di persone.
«Continuo a sentire storie di bambini indiani che vogliono dedicarsi all'atletica e di genitori che sono più aperti a permettere ai loro figli di praticare sport», ha detto il 26enne in un'intervista all'Associated Press. «È questo che credo sia il vero lascito della mia medaglia, ed è qualcosa di cui sono incredibilmente felice e orgoglioso».
Da quando è diventato il primo oro olimpico indiano nell'atletica leggera l'anno scorso, Chopra è apparso sulla copertina di Vogue India e il suo nome è diventato uno dei più ricercati su Internet tra gli atleti di un Paese in cui il cricket la fa da padrone.
Ma il suo amore per giavellotto non è stato un puro caso. Come molti bambini, da piccolo Chopra ha sempre amato lanciare. Tirava fuori dall'acqua il bestiame della famiglia lanciando pietre vicino a loro, non importa quanto fosse lontano. Amava lanciare i bastoni il più lontano possibile mentre camminava nella fattoria dove da generazioni, la sua famiglia coltiva grano e riso.
Il primo lancio fu di 30 metri. Dopo un paio di settimane di allenamento e alcune dritte il giavellotto volò oltre i 45 metri. Stasera Chopra dovrà arrivare almeno a 87 metri di lunghezza, per sperare di battere il grande rivale ceco e rimanere in testa della classifica di Diamond League.