Storia della Coppa del Mondo Dieci curiosità e stranezze che forse non conoscete

bfi

19.11.2022

Un bomber "sconosciuto".
Un bomber "sconosciuto".
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La Coppa del Mondo di calcio edizione 2022 è oramai alle porte. Per non dimenticare le edizioni passate vi proponiamo 10 curiosità che ne hanno fatto la storia. Bizzarrie, prodezze, unicità e momenti leggendari.

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19.11.2022

1. Mondiali giocati in una sola città (1930)

Dai Mondiali del 1930
Dai Mondiali del 1930
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Parte del fascino della Coppa del Mondo di calcio consiste anche nel vedere i festeggiamenti febbrili dei tifosi nelle nazioni ospitanti, nel godersi le scene di euforia quando gli amanti del calcio stranieri e quelli nazionali si mescolano nelle pittoresche piazze delle città, nelle diverse località.

Ma non è sempre stato così, anzi, una sola volta le cose non sono andate in questo modo. La Coppa del Mondo del 1930 infatti si svolse interamente a Montevideo, la capitale dell'Uruguay. Le 18 partite del torneo furono disputate in tre stadi della città, uno dei quali aveva una capienza di ben 90'000 posti, mentre gli altri due avevano una capienza complessiva di 30'000 posti.

2. Quando a Meazza si abbassarono i pantaloncini (1938)

Giuseppe Meazza (destra) riceve la Coppa Rimet, vinta dall'Italia nei Mondiali del 1938.
Giuseppe Meazza (destra) riceve la Coppa Rimet, vinta dall'Italia nei Mondiali del 1938.
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Dalla prima curiosità a una delle più strane ... a cavallo tra realtà e leggenda. Parliamo della rete che garantì all'Italia, vincitrice finale, di arrivare in finale a spese del Brasile, nel 1938.

Con la sua squadra in vantaggio per 1-0, Giuseppe Meazza si avvicinò per calciare un rigore allo scoccare dell'ora di gioco, quando si sentì scivolare i pantaloncini alle caviglie durante la rincorsa. Imperterrito, il capitano dell'Italia continuò al sua corsa, riaggiustandosi i pantaloncini, per poi mettere la palla in rete mentre il portiere stava ancora ridendo... o almeno così dice la leggenda. La semifinale finì 2-1 per gli Azzurri, che in finale si imponessero per 4-2 sull'Ungheria.

3. Una Nazionale con un sola apparizione ai Mondiali (1938)

La formazione delle Indie Orientali Olandesi alla sua prima e ultima apparizione ai Mondiali di calcio (1938).
La formazione delle Indie Orientali Olandesi alla sua prima e ultima apparizione ai Mondiali di calcio (1938).
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Questo è un dato eccezionale, non vi sono dubbi. Mentre alcune nazioni hanno partecipato a una sola edizione della Coppa del Mondo, ve n'è solo una che può vantare di aver giocato una sola partita: si tratta dell'Indonesia che, nel 1938, giocava con il nome di Indie Orientali Olandesi.

Allora, il Mondiale iniziava con gli ottavi di finale a eliminazione diretta, e le malcapitate Indie Orientali Olandesi affrontarono la fortissima Ungheria, che passò facilmente ai quarti di finale grazie alla vittoria di 6-0.

I forti magiari - la generazione precedente alla leggendaria Nazionale di Puskas, Kocsis e Czibor - persero poi la finale (4-2) contro l'Italia.

4. 200mila persone in un solo stadio (1950), poi, il silenzio

Uno spaccato del Maracanã di Rio, durante la finale del 1950 tra Brasile e Uruguay. La storia racconta che erano quasi in 200mila i tifosi della Seleçao che al termine dell'incontro sprofondarono in quello che è ricordato come il momento più buio della storia del calcio brasiliano, il più doloroso.
Uno spaccato del Maracanã di Rio, durante la finale del 1950 tra Brasile e Uruguay. La storia racconta che erano quasi in 200mila i tifosi della Seleçao che al termine dell'incontro sprofondarono in quello che è ricordato come il momento più buio della storia del calcio brasiliano, il più doloroso.
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Mentre milioni o, negli ultimi anni, miliardi di persone si sintonizzano sulle proprie televisioni, pc o telefonini per guardarsi le partite dei Mondiali, una volta, si trattava di un privilegio per pochi.

Ebbene, nel 1950, ben 173'850 persone (si ritiene che la cifra reale si avvicini a 200'000) hanno avuto questo privilegio, presentandosi al Maracanã per assistere alla sconfitta dei padroni di casa del Brasile contro l'Uruguay per 2-1, nella finale della Coppa del Mondo. Si tratta a oggi della partita con più persone allo stadio, di sempre. Per contro, la partita con il minor numero di spettatori nella storia della Coppa del Mondo si è svolta nel 1930, quando appena 300 persone si sono presentate per assistere alla partita tra Romania e Perù.

Come non aggiungere, che la sconfitta del Brasile nella finale del Maracanã diventò lutto nazionale e tragedia, che sconvolse l'intero paese sudamericano, causando - si dice - decine di suicidi nel solo Stato di Rio.

5. La Nazionale ospitante che ha fatto peggio (Spagna 1982)

Niente da fare per la sua Spagna nei Mondiali giocati in casa nel 1982. Il re Juan Carlos (destra), consegna la Coppa del Mondo al capitano dell'Italia Dino Zoff. 
Niente da fare per la sua Spagna nei Mondiali giocati in casa nel 1982. Il re Juan Carlos (destra), consegna la Coppa del Mondo al capitano dell'Italia Dino Zoff. 
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La Spagna ha ospitato la Coppa del Mondo per la prima e unica volta, fino a oggi, nel 1982. Le Furie Rosse di oggi, prima di allora avevano raggiunto il quarto posto nel 1950, la migliore prestazione prima del Mondiale in casa. Attorno alla Nazionale di Santillana e Camacho l'eccitazione e le aspettative erano enormi. Beh, questo è presto svanito: la Spagna mise in campo la peggiore prestazione complessiva da parte di una nazione ospitante nella storia della Coppa del Mondo, vincendo solo una (2-1 contro la Jugoslavia) delle sue cinque partite, uscendo dal gruppo nella seconda fase a gironi.

6. Oleg Salenko, una sola fiammata per la storia (1994)

Oleg Salenko. Nonostante l'eccezionale performance ai Mondiali del 1994, il calciatore disputerà in carriera solo 8 partite con la maglia della Russia, totalizzando 6 reti. 
Oleg Salenko. Nonostante l'eccezionale performance ai Mondiali del 1994, il calciatore disputerà in carriera solo 8 partite con la maglia della Russia, totalizzando 6 reti. 
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Sebbene il francese Fontaine possa vantare 13 reti segnate in una sola edizione della Coppa del Mondo (1958), non potrà mai dire di aver segnato cinque gol in una singola partita dei Mondiali. Infatti, solo Oleg Salenko può farlo. Il russo aggiunse una doppietta nel secondo tempo alla sua tripletta nel primo durante la partita della fase a gironi con il Camerun nel 1994, una partita che la Russia vinse con il risultato finale di 6-1.

7. Nessuno ha segnato tanto quanto lo 'sconosciuto' Carlos Ruiz

Carlos Ruiz segna una dei suoi 39 gol per il Guatemala alla ricerca della qualificazione per la fase finale dei Mondiali ... che mai arriverà.
Carlos Ruiz segna una dei suoi 39 gol per il Guatemala alla ricerca della qualificazione per la fase finale dei Mondiali ... che mai arriverà.
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Se credevate che il festival di reti di Salenko fosse un po' strano, aspettate questo.

Il Guatemala non ha mai partecipato ad una fase finale di Coppa del Mondo, ma può vantare il più prolifico marcatore di sempre nelle fasi di qualificazione ai Mondiali. Si tratta di Carlos Ruiz, che ha giocato 47 partite di qualificazione nel corso della sua carriera internazionale realizzando la fenomenale cifra di 39 gol: 11 in più di Lionel Messi, che vanta 13 presenze in più di Ruiz nelle qualificazioni alla Coppa del Mondo, tanto per intenderci.

8. Quei 24 anni di differenza tra compagni di squadra (1994)

Il camerunense Roger Milla (destra) in azione durante i Mondiali di Italia '90.
Il camerunense Roger Milla (destra) in azione durante i Mondiali di Italia '90.
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Il grande e leggendario calciatore camerunense Roger Milla era un 24enne giocatore affermato quando è nato Rigobert Song.

Eppure, ai Mondiali di calcio del 1994 negli Stati Uniti, i due furono schierati l'uno accanto all'altro in occasione della sconfitta del Camerun (0-3) nella fase a gironi contro il Brasile. Si tratta ad oggi della più grande differenza di età tra due colleghi in campo durante una partita di Coppa del Mondo.

9. Sukur e il gol-lampo che ammutolì Daegu (2002)

Hakan Sukur (destra) dopo aver colpito la Corea del Sud a soli 11 secondi dal fischio d'inizio. Il calciatore turco giocava in Italia, con la maglia dell'Inter. 
Hakan Sukur (destra) dopo aver colpito la Corea del Sud a soli 11 secondi dal fischio d'inizio. Il calciatore turco giocava in Italia, con la maglia dell'Inter. 
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Sebbene la Corea del Sud abbia stupito arrivando fino alla semifinale del Mondiale 2002 organizzato in casa, nello stesso anno è stata vittima del gol più veloce mai segnato nella storia della Coppa del Mondo.

La Turchia, avversaria dei padroni di casa nello spareggio per il terzo posto, iniziò la sfida nel miglior modo possibile. Bastarono 11 secondi al capitano turco Hakan Sukur per portare in vantaggio la sua Nazionale. Nello stesso match lo scatenato Sukur confezionò inoltre gli assist per altri due gol turchi che permisero alla sua squadra di vincere la sfida per 3-2.

10. Nessun altro sa pareggiare tanto come l'Inghilterra

Solo nel 1966 i tifosi dell'Inghilterra poterono gioire fino in fondo: loro, inventori del gioco più popolare del pianeta. 
Solo nel 1966 i tifosi dell'Inghilterra poterono gioire fino in fondo: loro, inventori del gioco più popolare del pianeta. 
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Viste le prestazioni perennemente deludenti, o quasi, della Nazionale dei Tre Leoni nei tornei più importanti nel corso degli anni, potrebbe non essere una sorpresa sapere che ai Mondiali nessun'altra Nazionale ha pareggiato più partite dell'Inghilterra.

Campioni del Mondo nel 1966, spesso tra le favorite - anche in Qatar tra l'altro - i Leoni inglesi hanno raccolto ben 21 pareggi nelle loro 15 partecipazioni ai Mondiali.

A onor del vero, anche l'Italia ha pareggiato lo stesso numero di sfide Mondiali, ma nonostante ciò gli Azzurri hanno alzato al cielo quattro volte il trofeo più ambito.