Mondiali: giorno 11. Nel nostro ticker trovate le ultime notizie sul grande evento.
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L'Argentina dimostra tutta la sua classe e la sua voglia di vincere e spazza via la Polonia, che però si qualifica come seconda
Nella bolgia dello Stadium 974 Messi e compagni hanno battuto 2-0 la Polonia, che si qualifica come 2a grazie alla migliore differenza reti rispetto al Messico.
Gli uomini di Scaloni hanno schiacciato gli avversari nella propria metà campo su tutto l'arco del confronto, scontrandosi contro un sontuoso Szczesny, che al 39' ha parato un rigore a Messi. L'estremo difensore polacco nulla ha potuto poi sul colpo da biliardo di Mac Allister al 46', né sul tiro di Alvarez da dentro l'area al 67'.
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Il Messico vince contro l'Arabia Saudita, ma non basta
Vittoriosa 2-1 sull'Arabia Saudita, la selezione di Tata Martino ha infatti chiuso il torneo a pari punti con la Polonia, ma è stata eliminata per la peggior differenza reti. E' la prima volta dal 1970 che i nordamericani non riescono a superare la fase a gironi. I sauditi dal canto loro salutano il Qatar dopo un torneo iniziato con l'exploit contro l'Argentina ma chiuso in calando. Tutte le reti sono arrivate nella ripresa, firmate da Martin e Chavez per El Tri e da Al-Dossari per i sauditi.
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Classifica dei marcatori (in grassetto coloro che sono ancora in gioco)
- 3 reti: Valencia (Ecuador-1 rigore); Mbappé (Francia); Rashford (Inghilterra); Gakpo (Olanda).
- 2 reti: Salem Al-Dawsari (Arabia Saudita); Messi (Argentina-1); Richarlison (Brasile); Cho Gue-Sung (Corea del Sud); Kramaric (Croazia); Giroud (Francia); Kudus (Ghana); Saka (Inghilterra); Taremi (Iran-1); Bruno Fernandes (Portogallo); Ferran Torres (1) e Morata (Spagna).
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Una Francia forse poco motivata lascia sperare la Tunisia per due minuti
Non è bastata la prima storica vittoria sulla Francia, sconfitta per 1-0, alla Tunisia per accedere finalmente agli ottavi di un Mondiale. Come nei cinque altri precedenti, il cammino della compagine nordafricana si è infatti fermato al primo turno a Qatar 2022, in un Gruppo D chiuso al terzo posto.
Con la qualificazione agli ottavi già in tasca, Deschamps ha cambiato nove undicesimi della sua formazione titolare, mettendo in campo una squadra parecchio rinunciataria. E allora la maggiore iniziativa tunisina si è concretizzata al 58' con la rete di Khazri. Rete che per due minuti, fino al 60esimo - fino al gol di Leckie sull'altro campo per l'Australia - aveva messo i tunisini in seconda posizione del gruppo D.
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Danimarca, ombra di sè stessa: ad avanzare è l'Australia
Nel 3o turno del Gruppo D i Socceroos si sono imposti per 1-0 sulla Danimarca, assicurandosi così il secondo posto in classifica con 6 punti, , gli stessi della Francia che ha però una miglior differenza reti.
Souttar e compagni hanno controllato senza troppi problemi una selezione danese ancora una volta deludente, eliminata dopo aver ottenuto un solo punto. A decidere la sfida è stato al 60' Leckie, abile in contropiede a sbarazzarsi di Maehle e trovare il pertugio buono per battere Schmeichel.
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Shaqir e Okafor, c'è meno ottimismo
Shaqiri e Okafor sono rimasti in campo a calciare fino alla fine dell'allenamento di mercoledì, ma in seno al clan rossocrociato sembra esserci un po' meno fiducia per il loro recupero.
«Quando aumenta l'intensità del lavoro si vede che manca ancora qualcosa», ha spiegato Pier Tami, «prima di tutto vediamo come reagiscono al lavoro svolto in questa seduta, e poi c'è ancora un giorno che ci fa ben sperare». Nel caso non ce la facessero o Yakin decidesse di tenerli per l'ultima mezz'ora, difficilmente sarà riproposto Rieder. Spazio più probabilmente a uno tra Aebischer ed Edimilson Fernandes.
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Le dichiarazioni esplosive di Kuzmanovic
In un'intervista rilasciata a «20 Minuten», Zdravko Kuzmanovic, ex giocatore del Basilea e nazionale serbo, ha parlato dell'atteso duello di venerdì sera tra Serbia e Svizzera.
«Ve lo dico sinceramente: gli svizzeri devono essere pronti a tutto. Se a un certo punto la Serbia non dovesse più avere nulla da perdere, non so cosa potrebbe succedere... Nel 2018, il cento per cento delle provocazioni sono arrivate prima di tutto dalla Svizzera».
Kuzmanovic si riferisce all'esultanza di Granit Xhaka e Xherdan Shaqiri con il segno dell'aquila. Kuzmanovic stesso si vendicherebbe sugli svizzeri: «I gesti dell'aquila bicipite sono stati una vergogna, semplicemente scandalosi. Bisogna separare le questioni sportive da quelle politiche, e i ragazzi non l'hanno fatto. Se fossi ancora un giocatore della Serbia a questo Mondiale, non ci penserei due volte a stendere Xhaka o Shaqiri».
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Svizzera-Serbia, Tami: «Siamo concentrati su noi stessi»
Venerdì sera la Svizzera si giocherà l'accesso agli ottavi di finale dei Mondiali contro la Serbia, una sfida anche ad alta tensione politica.
«Siamo dove avevamo preventivato di essere e ci arriviamo nei migliori dei modi, con quasi due risultati su tre a nostro favore se il Brasile fa il suo dovere», ha dichiarato Pier Tami.
Contro i balcanici nel 2018 il gesto dell'aquila albanese di Xhaka e Shaqiri aveva scatenato un putiferio mediatico. «I giocatori sono stati indottrinati e devono concentrarsi esclusivamente sulla partita, c'è molto in palio», le parole del 61enne ticinese.
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Antony si lamenta dell'aria condizionata negli stadi
L'ala brasiliana del Manchester United ha attribuito i lievi malori che hanno colpito la squadra brasiliana all'aria condizionata degli stadi del Qatar.
«Mi sono sentito male per qualche giorno», ha detto l'attaccante dei Red Devils a ESPN. «Era come un raffreddore, con un po' mal di gola. Era sicuramente a causa dell'aria condizionata».
Gli stadi del Qatar sono raffreddati, compresa la zona del campo, a causa delle temperature esterne relativamente elevate. Anche la superstar brasiliana Neymar, attualmente infortunata, sembrerebbe soffrire di una leggera febbre.
«Non sono l'unico, anche altri giocatori avevano tosse e mal di gola», ha riferito il 22enne Antony. Nonostante ciò, finora, l'attaccante ha potuto scendere in campo in entrambe le partite della Seleção.
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Joe Biden si congratula con i giocatori della Nazionale statunitense
Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha reagito con gioia alla vittoria per 1-0 della Nazionale americana sull'Iran e al consequente passaggio agli ottavi di finale.
A margine di un discorso sulla sua politica economica in Michigan il presidente Biden ha festeggiato la propria Nazionale di calcio con un doppio grido «USA, USA», e la mano stretta a pugno. Il presidente ha poi raccontato di una conversazione avuta con la squadra precedentemente nella giornata, concludendo: «Ce l'hanno fatta! Dio, amali».
Poco prima era salito sul podio, dicendo: «Stati Uniti uno, Iran zero. La partita è finita!».