Il grande bilancio di Qatar 2022 Yakin: «I primi due gol subiti non dipendono dal sistema di gioco»

Redazione blue Sport

7.12.2022

Murat Yakin guarda già agli Europei.
Murat Yakin guarda già agli Europei.
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Il Mondiale della Svizzera si è concluso brutalmente martedì sera dopo la scoppola subita contro il Portogallo. Oggi è già tempo di bilanci. Ecco cosa hanno raccontato il selezionatore Murat Yakin e il direttore della squadre nazionali Pierluigi Tami nell'ultima conferenza stampa di Qatar 2022.

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Pierluigi Tami, direttore delle squadre Nazionali

Pierluigi Tami.
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  • «Un avversario più forte di noi»

    «Prima del torneo avevamo un grande obiettivo. Un obiettivo ambizioso. Non lo abbiamo centrato, perché ieri abbiamo avuto un avversario che ha giocato meglio di noi. Tuttavia non dobbiamo gettare tutto al vento. Sei punti nella fase a gironi è uno dei migliori bilanci degli ultimi anni. Ciò è positivo, ma purtroppo, ancora una volta, nel momento decisivo non siamo stati al livello di un ottavo di finale. I motivi sono molti. Dovremo fare un'analisi precisa e sarà fatta. Ma ieri, subito dopo la partita, ho capito che il nostro livello fisico non era a livello di nostri avversari», così ha tirato il bilancio di questi Mondiali Pierluigi Tami nell'ultima conferenza stampa della Nazionale Svizzera in Qatar.

  • «Eravamo sicuri di potercela fare»

    «Congratulazioni al Portogallo - ha poi specificato Tami - bisogna dare anche il merito ai nostri avversari. La delusione è comunque grande, perché ho visto una squadra che era sicura di potercela fare, volevano farlo, ma purtroppo alla fine non è stato possibile».

  • L'aria condizionata non è stato un grande problema...

    Tami ha parlato anche dei problemi con l'aria condizionata, probabilmente uno dei motivi per cui diversi giocatori della Nati si sono ammalati. «Abbiamo fatto attenzione sin da principio. Non si è comunque rivelato un grosso problema, ma in chiave futura dobbiamo analizzare come migliorare anche in questo settore».

  • Tami sostiene l'allenatore

    «È un anno e tre mesi che Murat ha in mano la squadra. In passato la federazione ha optato per dare continuità. Yakin ha portato la qualifica diretta ai Mondiali, cosa per nulla scontata. Volevamo salvarci nella Nations League e rimanere nel gruppo A e ce l'abbiamo fatta. I giocatori hanno reagito da squadra vera. Io mi aspetto che la squadra, anche dopo questa sconfitta, riuscirà a rialzarsi. Bisogna analizzare tutti gli elementi, ma non possiamo buttar via questo mondiale. Avevamo delle aspettative. Oggi siamo la 15esima nazionale del ranking FIFA. Abbiamo confermato il nostro status, di essere nelle migliori 16, e abbiamo visto che nelle migliori 8 non c'è ancora spazio per noi.

  • «Il calo dopo la Serbia? Non è niente di nervoso...»

    «Il calo di energia col Portogallo dopo il match contro la Serbia non è stata una questione nervosa. Quando si deve giocare una terza partita decisiva, quella da dentro o fuori, si spengono moltissime energie. Non dipende dal fatto che fosse la Serbia o meno», ha tenuto a specificare il direttore delle squadre nazionali.

  • «Il Portogallo ha potuto fa riposare i propri giocatori»

    «Nella terza partita il Portogallo ha potuto far riposare i migliori giocatori - ha poi proseguito Pier Tami - noi invece con la Serbia abbiamo dovuto giocare a mille fino alla fine. Si vedeva che ieri sera a noi mancava la brillantezza fisica. Peccato, se c'è un rammarico, è quello di non aver segnato un gol in più nella fase a gironi, così da poter affrontare la Corea del Sud, una squadre nelle nostre stesse condizioni».

  • Le statistiche...

    «Xhaka è il giocatore della Svizzera che ieri sera ha corso di più, Shaqiri e Fernandes vengono dopo di lui. Dunque non si può dire che questi giocatori si sono risparmiati, anzi», ha concluso Tami.

Murat Yakin, allenatore della Nazionale

Murat Yakin.
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  • «Mi prendo la responsabilità...»

    «Non mi prendo le responsabilità solo quando le cose vanno bene, ma anche quando vanno male. Dopo aver discusso con i leader della squadra prima della partita, abbiamo deciso di cambiare la tattica. Avevamo un piano preciso, purtroppo non è funzionato. Nonostante ciò i primi due gol subiti non sono stati frutto del sistema di gioco», ha iniziato la conferenza stampa il commissario tecnico Murat Yakin.

  • Il bilancio...

    «Penso che abbiamo portato gioia alla nazione. Ieri non era la nostra giornata», ha analizzato Yakin. «Ma ora dobbiamo guardare avanti, bisogna pensare agli Europei, di cui le qualificazioni inizieranno presto. È importante portare con sé gli aspetti positivi. È la stessa cosa che ho detto anche ai giocatori».

  • Sulla mancata convocazione degli esterni Lotomba e Mbabu...

    Jordan Lotomba e Kevin Mbabu non sono stati convocati alla Coppa del Mondo in Qatar per motivi disciplinari? «È interessante sentir parlare di giocatori che non sono qui» ha risposto Yakin, leggermente seccato. «C'è stato un provvedimento disciplinare, ma si è trattato solamente di una mancata selezione, questo dopo che durante il ritiro della Nations League a Ginevra Lotomba e Mbabu avevano giocato a carte davanti al pubblico nell'atrio dopo l'orario permesso. Quest'azione non ha avuto alcun effetto sulla mancata nomina per la Coppa del Mondo».

  • Yakin ha fatto degli errori?

    «Quando si perdono le partite, si commettono degli errori. Questo fa parte del calcio - ha risposto lo stesso Yakin - bisogna ammettere che ieri il Portogallo è stato molto più bravo di noi. Il passaggio al turno successivo bisogna guadagnarselo».

  • Yakin avrebbe giocato a quattro in difesa se Silvan Widmer non fosse stato malato?

    «Con i se e con i ma non si va mai lontano», così ha respinto la domanda Murat Yakin. «Anche nella preparazione avevamo provato a giocare con una difesa a tre», ha commentato, ribattendo poi ancora una volta quanto le prime reti subite col Portogallo non dipendevano dal sistema di gioco adottato dalla Svizzera.

  • Cosa ha imparato il ct da questi Mondiali?

    «La squadra sta accettando i cambiamenti tattici, quindi vedo uno sviluppo positivo. Anche sul piano della corsa siamo solitamente apposto, tranne ieri. Non si possono vincere le partite in questo modo, come ci ha dimostrato la partita con il Portogallo. In generale però sono soddisfatto dello sviluppo della squadra.

  • Yakin parla di Shaqiri e Xhaka

    «Shaqiri è stato ancora una volta molto importante, è stato convincente nei momenti decisivi», ha detto Yakin. Le cinque settimane di pausa dalle competizioni prima della Coppa del Mondo non si sono fatte sentire. Il tecnico della Nazionale ha parole positive anche per Granit Xhaka: «Ha svolto il suo ruolo di leader a centrocampo e ha fatto un buon lavoro sia in fase difensiva che offensiva. Nel complesso, sono molto soddisfatto di entrambi».