Alcuni numeri che mostrano quanto gli attaccanti stranieri di National League siano prolifici, ma anche come gli scorer svizzeri siano di altissimo livello.
Arcobello, Kubalik, Hofmann, Wingels sono stati i grandi protagonisti della classifica dei topscorer della scorsa stagione. Tre di loro - Kubalik continua a splendere in NHL grazie ai 32 punti finora confezionati con la maglia dei Blackhawks - figurano ancora tra i grandi protagonisti di questa Regular Season.
Dalle parti di Lugano ci si lamenta(va) della poca prolificità degli attaccanti stranieri, anche a Friborgo certo non si può contare troppo sui punti messi a segno dagli stranieri. Sorridono invece Berna, Ambrì, Langnau, Rapperswil e Ginevra, i quali migliori cecchini sono stranieri che promettevano proprio questo.
Ma quanto sono bravi gli svizzeri di NL nell'arte del gol e dell'assist e quanto invece risultano fondamentali i soldi spesi per dei giocatori che arrivano da oltre i confini della Confederazione?
Numero di punti (gol + assist)
Cominciamo con il dire che tra i primi 20 miglior cacciatori di punti della stagione vi sono 5 svizzeri: Hofmann, Suter, Mottet, Moser e Martschini.
Zugo, e Friborgo piazzano solo confederati e nessuno straniero nella lista dei primi 20: Hofmann, Martschini (Zugo), Mottet (Friborgo), mentre lo Zurigo gioca la carta svizzera con Pius Suter e quella straniera con Garrett Roe. Il Berna, oltre allo splendido Arcobello, 44 punti, (primo per numero di punti e di assist) ha nello svizzero Moser il secondo miglior scorer della formazione della capitale.
Il vizio del gol
Gli svizzeri sono più rappresentati nella classifica delle reti segnate.I primi due sono addirittura dei prodotti dell'hockey nazionale: Pius Suter e Gregory Hofmann. Oltre a loro nei primi venti ne troviamo altri sei (nell'ordine di classifica): Mottet (9), Bodenmann (11), Bertaggia (14), Moser e Künzle (13), Bertschy (12).
L'ultimo passaggio
Mettere il disco in rete è la dote dei grandi realizzatori, dei cecchini, ma gli stessi hanno quasi sempre bisogno di un passaggio illuminante, di un disco messo lì al posto e al momento giusto, di qualcuno che intuisce forse anche prima di loro stessi da quale posizione il disco potrebbe essere insaccato più facilmente; insomma gli snipers hanno bisogno di grandi assist man. Nel corso di questa stagione di Regular Season sono 7 gli svizzeri che entrano nella top 20 di questa speciale classifica. Il primo è addirittura un difensore, Dominik Egli del Rapperswil che si piazza in settima posizione. Poi ci sono Corvi (Davos), Martschini e Hofmann (Zugo), il bianconero Suri, l'inossidabile Ambühl (Davos) e Frick, difensore del Losanna.
Un po' di numeri che stanno a dimostrare quanto gli svizzeri che sanno andare a punti ci sono, e sono pure d'eccellenza.
Non sempre i molti soldi spesi per uno straniero debbono per forza ritornare in punti segnati, anche perché non bisogna dimenticare che chi non timbra il punto farà quel lavoro sporco e necessario per far sì che i realizzatori possano trovarsi nella condizione migliore per segnare.
Tiri a più non posso
Imprescindibile dal gol è il tiro. I tanti tiri creano innumerevoli occasioni, fiaccano i portieri e mettono in allarme le retroguardie avversarie.
Pure in questo esercizio gli svizzeri se la cavano egregiamente, messi a confronto con i colleghi stranieri. Oltre ai soliti Suter e Hofmann (terzo e quarto rispettivamente), e il sempre presente Martschini (12°) s'intrufolando in questa classifica anche Fazzini (7°), Hollenstein dello Zurigo (14°), Untersander del Berna (15°), il friborghese Mottet (19°) e l'attaccante dell'Ambrì Müller.
Più ghiaccio per gli stranieri
Tutto questo quando gli svizzeri ricevono un po' meno ghiaccio dei colleghi stranieri.
Solo cinque svizzeri entrano nella top 20 di chi riceve più tempo da trascorrere sul ghiaccio a partita: Blum, Untersander (Berna), Geering (Zurigo) e Diaz (Zugo) sono difensori, mentre l'unico attaccante svizzero di questa classifica è Simon Moser del Berna, che si piazza in ventesima posizione.
Leggendo questi numeri si può essere tentati di dire che il rapporto tra punti realizzati e tempo trascorso sul ghiaccio, non sempre giustifica il - probabile - maggiore investimento finanziario per assoldare uno straniero.
Non vogliamo qui dimenticare il lavoro di preparazione, di rottura e di difesa che molti attaccanti stranieri prestano nelle loro relative squadre. Sarebbe riduttivo giudicare un giocatore solo dal numero di punti realizzati, certo.
Ma alla luce di questi pochi dati si può asserire che la Svizzera produce degli attaccanti di ottima qualità e a conferma di questo è anche il fatto che sono sette i giocatori rossocrociati che giocano in NHL.