Le giocatrici delle due Coree si sono incontrate"Noi siamo uno!"
bfi
25.1.2018
Una dozzina di giocatrici di hockey nordcoreane hanno attraversato questa mattina il confine fortemente presidiato tra le due Coree.
Nel punto in cui giovedì scorso, una quarantina di attivisti sudcoreani avevano protestato contro il regime di Pyongyang. Le giocatrici nordcoreane si sono poi spostate al villaggio olimpico dove ad aspettarle v’erano le loro presto compagne di squadra della nazionale sudcoreana. La delegazione del Sud, e il coach canadese Sarah Murray hanno accolto le ragazze con dei bouquet di fiori.
“Vi do il più sincero benvenuto”, ha salutato per primo il capo del villaggio olimpico Lee Jae-kun.
Park Chol Ho, coach della selezione della Corea del Nord ha espresso così i suoi sentimenti in merito allo storico momento: “Sono molto contento di aggregarmi al team della Corea del Sud. Se uniremo le nostre forze sono convinto riusciremo a raggiungere dei buoni risultati … anche se non abbiamo molto tempo a disposizione”.
Tutte le atlete hanno poi gridato “Noi siamo uno!”, prima di procedere alle foto di rito.
Le ragazze delle due selezioni si alleneranno comunque separatamente per i prossimi giorni, così da dare il tempo al coach Murray di conoscere le nordcoreane. La canadese ha già fatto sapere che il gioco duro delle ragazze del Nord servirà molto bene nella quarta linea, un quintetto al quale si richiede un gioco basato sulla fisicità. Murray, aveva già avuto modo di vedere le ragazze nordcoreane nel corso di un incontro giocato a Gangneung l’anno scorso, durante il quale era stata maggiormente colpita da due ragazze che hanno raggiunto oggi il villaggio olimpico: le attaccanti Jong Su Hyon e Kim Hyang Mi.
Il team delle due Coree giocherà il primo incontro olimpico contro la nazionale svizzera, il 10 febbraio. In seguito, sarà la volta di Svezia (12 febbraio) e Giappone (14 febbraio).
Molti coreani anziani, delle due parti, ricordano il lungo periodo coloniale dell’Impero del Sol Levante in Corea. I giapponesi governarono la penisola coreana per 35 anni, fino al 1945. Tre anni prima, nel 1942, il Paese venne diviso in due nazioni indipendenti, dando inizio ad uno sviluppo politico, sociale ed economico disuguale.