Era il 7 maggio 1951, quando il Comitato Olimpico Internazionale riconobbe quale membro il neo-nato Comitato Olimpico Sovietico.
Il 7 maggio 1951, il Comitato Olimpico Internazionale riconobbe il neo costituito Comitato Olimpico Sovietico nel corso della sua sessione a Vienna, e invitò l' allora Unione Sovietica a partecipare alle prossime Olimpiadi estive del 1952, che si sarebbero svolte a Helsinki, in Finlandia.
Iniziò così la Guerra Fredda a colpi di falcate, salti, pugni, volteggi e reti.
La nascita di una super potenza olimpica
Il Comitato Olimpico Sovietico fu fondato il 21 aprile 1951, riunendo 96 rappresentanti delle associazioni sportive di tutta l'Unione Sovietica. Sotto lo stesso organo - diretto con pugno di ferro dal politburo - confluirono i migliori allenatori, scienziati, insegnanti e atleti che al termine della propria esistenza - nel 1988 - avrebbero conquistato 1'204 medaglie olimpiche, tra le quali 473 furono d'oro.
Il ruolo del Comitato Olimpico Internazionale
Dopo che l'Unione Sovietica e un certo numero di altri paesi socialisti furono accettati quali membri olimpici, si scatenò un acceso dibattito sulla possibilità di una cooperazione pacifica dei regimi politici contendenti. Nacque la speranza che il Comitato Olimpico Internazionale avrebbe avuto abbastanza potere per agire da mediatore, accogliendo squadre di paesi socialisti e capitalisti.
In effetti, dagli anni '50, il Comitato Olimpico Internazionale si impegnò nel gestire i conflitti e le dispute di carattere politico con la Cina, la Corea e la Repubblica Democratica Tedesca (Germania Est).
Helsinki 1952
I Giochi del 1952 furono così i primi nella storia a unire e proporre delle sfide tra le squadre dei due sistemi politici antagonisti. Questo confronto, che durerà per 40 anni, coinvolse tutti i principali paesi occidentali e orientali.
Il grande protagonista dei Giochi Olimpici estivi che si tennero a Helsinki (Finlandia) nel 1952 fu senza ombra di dubbio il corridore ceco Emil Zatopek. La 'Locomotiva ceca', come fu soprannominato Zatopek, riuscì nell'impresa - tutt'ora unica nella storia delle Olimpiadi - di trionfare sui 5'000 e 10'000 metri, oltre che vincere la regina delle corse, la maratona olimpica. Zatopek, che correva per l'indipendente Cecoslovacchia, era un figlio del comunismo, un prodotto del quale il blocco sovietico ne andava fiero.
Record e numeri di medaglie mai visti prima
I Giochi Olimpici di Helsinki si svolsero dunque all'insegna della grande competizione tra l'URSS e gli Stati Uniti: lo sport era diventato un'altra arma nella Guerra Fredda. La conquista delle medaglie non era il solo obiettivo dei due antagonisti, in quanto le vittorie, e di conseguenza il trionfo sull'avversario, diventò una questione di prestigio politico per i due paesi.
Gli atleti americani e sovietici dovettero sopportare molte pressioni da parte delle proprie autorità.
Da un punto di vista meramente sportivo l'accanita competizione tra le due superpotenze portò a un'impennata del numero di record mondiali stabiliti alle Olimpiadi di Helsinki. In totale, ai Giochi di Helsinki furono stabiliti 66 nuovi record, di cui 18 furono dei record mondiali.
Il 10 giugno 1952, prima che la squadra americana partisse per Helsinki, il "New York Times" lanciò un appello alla squadra olimpica americana, incoraggiandola a dare una lezione ai sovietici. L'articolo diceva che era auspicabile battere tutte le 71 squadre partecipanti, ma che era l'Unione Sovietica a dover essere totalmente sconfitta.
494 contro 494
La neonata federazione olimpica sovietica fece subito vedere tutto il suo valore, le sue qualità e il desiderio di non piegarsi davanti al potere degli avversari a stelle e strisce.
Nell'atletica leggera, i sovietici arrivarono al secondo posto in classifica generale, il che fu una vera e propria impresa di forza, considerando la supremazia statunitense.
Dal canto loro, le donne sovietiche si piazzarono al primo posto in pista.
Le imprese sensazionali arrivarono dalla ginnastica: sia gli uomini che le donne sovietiche fecero incetta di medaglie, e indipendentemente dalla pressione e dai pregiudizi dei giudici, l'intera squadra di ginnastica mostrò delle perle di meraviglia.
Su tutti spiccò Il ginnasta Viktor Chukarin. il 31enne nato in Ucraina conquistò ben 4 medaglie d'oro e 2 d'argento.
Al termine dei Giochi, nella classifica a squadre non ufficiale, l'Unione Sovietica e gli Stati Uniti fecero segnare lo stesso numero di punti:- 494.
La squadra americana si accaparrò però 40 medaglie d'oro 19 d'argento e 17 di bronzo, mentre l'Unione Sovietica vinse 'solo' 22 ori, 30 argenti e 19 bronzi.
La fine della Guerra Fredda
Le sfide olimpiche tra i due schieramenti ideologici rappresentati maggiormente da URSS e USA continuarono fino alle Olimpiadi del 1988, in quanto l'Unione Sovietica cessò ufficialmente di esistere nel 1991. L'edizione del 1980, che si tenne a Mosca, fu boicottata dagli Stati Uniti per rappresaglia nei confronti dell'invasione sovietica in Afghanistan, mentre nel1984, a Los Angeles, fu il blocco sovietico, a disertare le Olimpiadi.