Agli Australian Open il tennista renano ha dovuto abbandonare i sogni di gloria in semifinale. Al termine della partita persa in tre set contro il serbo Novak Djokovic Roger Federer ha parlato dei retroscena del primo appuntamento stagionale del Grande Slam e del futuro.
Dal momento in cui Roger Federer aveva trasformato il Match Point nella sfida dei quarti contro lo statunitense Tennys Sandgren, l'eccitazione dei fan per la qualificazione ad un'altra semifinale di un torneo del Grande Slam si era mischiato alla paura... quella di vedere l'eroe basilese costretto al ritiro a causa degli acciacchi fisici.
«Io ho sempre creduto di riuscire a giocare la semifinale - ha però rivelato il 38enne nella conferenza stampa seguita alla sconfitta contro Djokovic - la sera stessa della vittoria contro Sandgren ho passato un check medico, e sapevo di non aver a che fare con problemi di grave entità. Mi sono preso un giorno di pausa completa, ho cercato di concentrare tutte le mie forze nel ricaricare il mio fisico perché volevo farmi trovare pronto. Non volevo perdere questa opportunità. Non sarei entrato in campo oggi se non avessi pensato di poter vincere».
Anche se non gravi i guai fisici non hanno tuttavia permesso all’asso del tennis rossocrociato di poter dare il massimo… «Una volta iniziata la partita mi sono presto reso conto di non poter dare tutto quello che avrei voluto - ha poi ammesso Fedi - in effetti avevo soprattutto paura di ferirmi in modo grave e di dover poi pagare dazio nel proseguimento della stagione. Ho giocato con il freno a mano tirato. Il mio stile di gioco era molto più prudente rispetto al mio solito, di conseguenza non è stato facile trovare i punti di riferimento. Non potevo giocare il mio tennis».
«Ciò che fa più male è sapere di non essermi potuto esprimere liberamente
»
Roger Federer
«Vivere questa situazione è stato terribile. Sapevo di avere il 3 per cento di possibilità di spuntarla, ero cosciente della complessità della mia missione. Dovevo prendere dei rischi enormi per provare a destabilizzare Novak. All’inizio sembrava funzionare. Avanti 5-2 nel primo set, ho creduto che forse non sarebbe stato poi così impossibile… improvvisamente però ho perso il filo ed ho accusato subito il colpo. Da quel momento in poi il match si è fatto ancor più in salita».
«Non so se l’anno prossimo ci sarò ancora», ha poi risposto Roger alla domanda di un giornalista che chiedeva lumi sui suoi piani per gli Australian Open dell’anno prossimo.
«Mi ritrovo nella stessa situazione dell’anno scorso - ha poi precisato speranzoso - alla mia età non si può prevedere il futuro a lungo termine. Però sono fiducioso. Sono soddisfatto del mio gioco e mi sento in eccellente forma a livello generale. Non ho ancora programmato di andare in pensione, ma vediamo come proseguirà la stagione...».
E le ambizioni? «Credo fermamente di poter ancora vincere titoli importanti. Penso di avere ancora il livello per vincere un torneo del Grande Slam. In questo momento mi sento bene e sono sereno», ha poi concluso sorridendo il renano, che nonostante tutto a 38 anni rimane uno dei giocatori più forti, forse il più spettacolare, di tutto il circuito.